Agosto 2016

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Venerdì 5

"Mmm...è buono vero amore?"
Fuori sta sorgendo il sole e nonostante sia uno spettacolo bellissimo, il più bello in assoluto è tra le mie braccia. Seduta sul divanetto, con l'alba a farci da sfondo, guardo Danny e continuo a parlargli. La sua attenzione è totale.
Seppur impegnato a divorare il suo latte, i suoi occhi sono fissi nei miei, non importa nemmeno se sono occupata a fare qualcos'altro, lui è sempre lì a fissarmi.
Lui e i suoi occhioni azzurri.
Mmm...in realtà non proprio azzurri, mia madre dice che potrebbero cambiare ancora e tanto anche, ma io sono convinta che siano come quelli di MonEl, grigi...ma tendenti all'azzurro e al blu, a seconda della luce. Ho cercato di chiedergli che colore li avesse la donna che ha partorito Danny, ma dice di non ricordarlo. Non so se credergli.
E proprio a causa di questa mancanza di informazioni di ben metà del suo patrimonio genetico che ho deciso, una volta tornati a casa di fargli fare la mappatura del DNA...ci sono troppe cose che non sappiamo. Per fortuna non è invasivo, solo un po' di saliva.
"E faremo anche il primo vaccino, vero amore? Scommetto che sarai bravissimo...si, come sei bravo nel finire tutto il tuo latte."
Mia madre dice che non c'è niente di cui preoccuparsi, che è perfettamente in salute, ma non voglio dover fare le cose di fretta se, Dio non voglia, dovesse stare poco bene.
Fatto il ruttino, lo metto sulle mie cosce e continuo a giocare con lui...decido di fargli una foto e mandarla ai miei genitori e alle ragazze.
"Ridi? Cosa ridi piccolo delinquente che non sei altro? Sai che ti devo fare la foto e ridi?"
Gli accarezzo ripetutamente la faccia con la mano aperta, dall'alto verso il basso, accompagnando il gesto con dei suoni e continua a ridere di cuore.
È così bello...sarà anche lui un dongiovanni come suo padre, ne sono sicura.
"Chissà se papà dorme ancora, tu che dici patato? Dov'è papà?"
Solleva un po' la testa e si gira da un lato...lo vedo muovere gli occhi in giro ma poi torna a guardare me.
"Hai ragione, papà non c'è...è ancora a letto. Andiamo da lui? Mmm...mamma ha fame però, credo proprio che sia il turno della mamma di mangiare. Cucini con me?"
Me lo spupazzo ancora un po' e lo metto nella sua sdraietta con i giochini sopra a tenerlo impegnato...anche se spesso lo trovo concentrato nel seguire i miei movimenti.
A volte penso abbia una sorta di sindrome dell'abbandono.
Mia madre dice che è normale sia legato a me, tutti i bambini sono legati a doppio filo con la mamma, ma lui...non lo so, sembra abbia paura di perdermi. E non posso fare a meno di pensare che abbia sofferto il distacco da...lei.
Tanti anni di chiacchiere con zia Carol hanno lasciato il segno, adesso sono io a psicanalizzare gli altri. Rido tra me e me mentre faccio sfrigolare il bacon.
Mmm...che buono. Oggi ho proprio voglia di una colazione calorica...e anche MonEl ne avrebbe bisogno visto che si sta distruggendo con questo viaggio.
Ha così tanta fretta di arrivare a Miami che è venuto a letto alle due del mattino pur di arrivare qui in Georgia e rispettare il programma visto che stasera saremo a Miami.
L'appuntamento per vedere la casa è lunedì, quindi non capisco questa fretta.
Mentre cuocio gli ultimi pancakes, sento vibrare il telefono.
"Ciao mamma..."
'Ciao tesoro, come va?'
"Bene, siamo ancora allo yacht club, sto preparando la colazione. Tu?"
'Finisco il turno tra mezz'ora...grazie al cielo è stata una notte calma. Come mai sveglia così presto?'
"Danny aveva fame, abbiamo visto l'alba insieme."
'Romantico.'
"Moltissimo."
Ridiamo entrambe e mi racconta come per mio padre non sia stata una notte altrettanto tranquilla a causa di un incidente grave con vari interventi da eseguire e di come Alex sia preda di nausee fortissime, tanto da essere costretta a mettersi in malattia perché non riesce a lavorare.
"Oh mi dispiace, dopo la chiamo."
'Si, ma probabilmente sarà una conversazione breve, deve sempre correre per il bagno.'
"Ma non si può fare niente?"
'No tesoro, speriamo che con la conclusione del primo trimestre la situazione cambi.'
"Può non cambiare?"
'Ci sono donne che hanno nausee per nove mesi.'
"Oh mio Dio..."
'Già.'
"Mi sa che qualcuno resterà figlio unico. Vero patato? La vuoi vedere la nonna? Si..."
Spengo i fuochi e mentre mia madre mi dice di non dire stupidaggini visto che vuole tanti nipotini, porto il telefono da Danny e concludiamo la videochiamata in tre.

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