1. Scelte Inaspettate.

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Erano passati pochi mesi da quando tutto era cambiato: Mia aveva venduto il suo profumo a Daniel, rovinando il suo rapporto con Gianni. Ma non c'era gesto più grande per esprimere il suo forte amore nei confronti del ragazzo. L'unico problema era che Gianni non l'aveva compresa. Aveva piegato le ali ed era fuggito via. L'aveva lasciata, partendo verso l'Italia. Li, aveva scoperto nuovamente quel lato da fotografo che gli mancava più di ogni altra cosa. Era da molto che non scattava foto, quindi quale miglior occasione di ricominciare se non quella che gli si era prestata davanti? Soprattutto, rimanere da solo, credeva che gli avrebbe fatto bene.

Mentre Mia aveva pubblicato il suo libro con Mattia, nonostante la continua presenza di Erica che implorava il ritorno di Gianni. Mia ignorava ogni volta quelle parole, ma dentro di sé sentiva quella voglia immensa di spezzarle la testa e di riferirle quanto Gianni appartenesse a lei.

Erica però, godeva nel vedere Mia soffrire così. Aveva pensato più volte di raggiungere Gianni, ma si bloccava, poiché non sapeva dove si trovasse. Nessuno aveva idea di dov'era andato. C'era qualcosa però che Mia aveva tenuto nascosto a tutto e tutti, aveva preso la decisione di cavarsela da sola: aveva scoperto di aspettare un bambino.

Era successo una notte nel capanno, Mia e Gianni avevano discusso per via di un'altra ragazza. Gianni le aveva esplicitamente detto che quei comportamenti valevano a dire che Mia non si fidava di lui, ma lei, con determinazione, aveva dimostrato a Gianni quando si fidasse di lui, concedendole il suo corpo.

Lui non avrebbe voluto toccarla, non in quel momento. Non voleva che Mia per dimostrargli la sua fiducia, concedesse il suo corpo, ma quando Mia aveva parlato, raccontandogli del suo amore, e di quanto valesse per lei quel momento, lui aveva ceduto e avevano fatto l'amore. Mia portava dentro di sé quella "conseguenza" che tanto amava. Era incinta di tre mesi, e nonostante il ventre si notava di poco, nessuno aveva pensato che Gianni avesse messo incinta Mia. Avevano pensato tutti che Mia era ingrassata, considerando che in quel periodo, per colpa della gravidanza, mangiava molto di più.

Per questa ragione, aveva deciso di allontanarsi da New York e di dirigersi altrove. Quando era bambina, aveva letto storie su storie che spiegavano com'era la vita in Italia, più precisamente Roma, e Mia era curiosa di visitarla. Voleva portare avanti la gravidanza da sola. Sapeva che Gianni aveva il diritto di saperlo, ma lui aveva spento il telefono, chiudendo i rapporti con tutti.

Mia in un primo momento era crollata, ma non appena scoperto della gravidanza aveva ripreso forze senza mai arrendersi. C'era qualcosa di potente dentro di lei che le permetteva di vivere e di riprendersi.

«Mamma, papà... Devo parlarvi di una cosa. Ho intenzione di partire, raggiungere Roma. Questo perché ho bisogno di staccare la spina, il ricordo di Gianni mi opprime ed io sento il desiderio di viaggiare per cambiare aria»

«Perchè proprio Roma?» le chiese Marco, suo padre.

«Perchè voglio visitare il Colosseo, voglio visitare tutte le immensità di quel posto. Papà, non prendertela ti prego, ma seriamente devo andare via. Questi posti mi ricordano troppo lui, mi ricordano del nostro amore e dei nostri sbagli. Io ho bisogno di raggiungere un posto dove non c'è traccia di noi, dove io e Gianni siamo soltanto nel libro che ho scritto, nella storia d'amore che tutti conoscono»

«Ma hai mai pensato a quello che c'è dentro di te Mia? Se tu vai via, intorno a te non c'è nulla, ma dentro di te? Nel tuo cuore, c'è lui, e c'è tutto quello che avete vissuto. Perché fare il suo stesso errore? Lui è scappato via, ma perché farlo anche tu?»

«Perchè papà, è la scelta migliore, credimi. Ho bisogno di qualche tempo di spensieratezza, non so ancora quanto per l'esattezza»

«Mia, figlia mia, se credi che sia la scelta migliore, vai. Parti e riprenditi, ma per qualsiasi cosa noi siamo qui, questa è casa tua. E non ti azzardare a spegnere il telefono, va bene?» le sussurrò Angela, sua mamma.

Mia annuii e si sollevò dalla sedia per poter abbracciare forte i suoi genitori. Provava da sempre un bene immenso per loro e per lei era difficile lasciarli, ma era la scelta migliore che avesse potuto prendere.

Avvisò anche sua sorella Gaia e il marito Federico, fratello di Gianni, della scelta presa, di quello che aveva deciso di fare. Staccare la spina era come rimuovere la presa della corrente e rimanere in black out totale. Federico non avrebbe voluto questo per Mia, provava rabbia per Gianni e non voleva che Mia si comportasse allo stesso modo. Ma le parole di Gianni balzarono nuovamente nella mente di Mia.

"Che importanza hanno le ragioni per cui l'hai fatto?"
"Tu hai distrutto il nostro incantesimo"
"Noi, noi, noi. Noi non lo dire più Mia. Noi non esiste più"
"Tu sei come le altre"
"Tu o un'altra per me è uguale, meglio che te lo metti in testa, se fossi speciale non l'avresti fatto"

Le lacrime scendevano senza fermarsi. Era distrutta e Gaia lo noto. Abbracciò sua sorella con forza.

«Ricordo ancora le parole che ha usato. Sono come le altre, ma lui non diceva sul serio vero? Come può essere reale? Come posso essere come tutte le altre?»

«Mia, mio fratello per rabbia, è capace di poter dire qualsiasi cosa. Tu lo conosci»

«Lo conosco, è vero. Proprio perché lo conosco le sue parole mi feriscono. Ha persino rifiutato l'offerta di lavoro nei Balcani per starsene da solo. Ha chiuso i ponti con tutti Fede, con tutti. Io faccio parte del resto del mondo, non sono una speciale per lui»

Mia non poteva raccontare a Federico e Gaia della gravidanza. Non riusciva a parlarne con qualcuno, piuttosto preferiva mantenere il segreto. Sperò con tutta se stessa che sarebbe riuscita a cavarsela da sola.

Mia non aveva mai viaggiato per conto suo, non aveva mai sorvolato le sette valli di una fenice, ma era determinata a farlo. Nonostante tutto e tutti. Nonostante la delusione nel cuore e l'amarezza nell'anima. Era convinta della scelta che aveva preso e non poteva rimanere ferma.

Ferma come se nulla fosse successo, aveva una gravidanza da portare avanti e da nascondere, almeno per quel momento. Dopo aver lasciato le valige, prese il suo cellulare e con determinazione, scrisse un messaggio a Gianni, consapevole che mai lo avrebbe letto.

Sono diventata come te. Adesso prendo decisioni per conto mio, scappando dalla vita di tutti i giorni. Ma sono contenta di com'è andata, perché non mi pento di nulla. Tu stai bene? Spero di sì. Perché se stai bene tu, sto bene io. Ti amo, albatros.

Mia non aveva scritto della gravidanza, come poteva farlo? Quel suo "non mi pento di nulla" era riferito al bambino che portava dentro di sé. Si sedette sul sedile e si portò una mano sul ventre, sorridendo con le lacrime.

Dopo poco, l'aereo decollò, diretto verso Roma.

Il Mio Riflesso Nei Tuoi Occhi è ufficialmente diventata un romanzo, il mio primo romanzo, si può dire❤️

Continuerò a pubblicare i capitoli🦋

𝐼𝑙 𝑀𝑖𝑜 𝑅𝑖𝑓𝑙𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑁𝑒𝑖 𝑇𝑢𝑜𝑖 𝑂𝑐𝑐ℎ𝑖.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora