Era come se entrambi fossero vittima del loro stesso destino. Mia non si aspettava di trovarsi Gianni davanti, mentre Gianni non si aspettava di riuscire così bene nel suo scopo. Non avrebbe più lasciato la mano della sua donna, a costo di impazzire.
«Che c'è? Il gatto ti ha mangiato la lingua?» chiese, dopo aver notato silenzio da parte di lei. Non era sorpreso, se lo aspettava. Ma era consapevole che Mia era dura, aveva una forte rabbia dentro di sé e non gliela avrebbe lasciata passare come se niente fosse. Lui voleva recuperare e lei doveva permetterglielo.
«Sono rimasta senza parole, è vero, perché ormai non ho più parole dentro di me. Cosa stai facendo esattamente?»
«Secondo te? Mia, un attimo prima mi parli di destino, del fatto che ci vuole uniti. Un secondo dopo scappi e vuoi continuare la gravidanza da sola, dopo avermi detto di aspettare mio figlio. Io ho intenzione di non lasciarti da sola, che ti aspetti che faccia? Non posso mica farti proseguire il cammino per conto tuo»
«Gianni quel discorso riguardante il destino era per via dei sogni, voleva che a tutti i costi io e te ci incontrassimo per parlare. Va bene, abbiamo parlato, ma ora lasciami andare»
«Credi che sia così facile? Credi che basti una sola tua parola per farmi scappare via? Mia ti sei mai chiesta il perché io abbia rifiutato il viaggio nei Balcani e abbia voluto stare per i fatti miei?»
«Perchè non sei stato così coraggioso e forte. Fosse stato un altro mi avrebbe ascoltata, e invece tu sei fuggito via. Sei scappato perché la tua donna ti ha salvato dalla prigione, donando un pezzo di sé e un pezzo di te. Hai dato per scontato che io avessi rotto il nostro incantesimo, mi hai detto che ormai ero diventata come qualunque altra e hai messo fine alla nostra storia, senza pensare a niente e nessuno, se non a te. Credi che sia così facile per me passare del tempo con te solo perché sei tu a richiederlo? Preferisco rimanere da sola, piuttosto che averti al mio fianco. Io si, ho sbagliato Gianni, e me ne assumo le conseguenze. Ma ho sbagliato per te, perché ti amo. Ma purtroppo non hai saputo guardare oltre, hai semplicemente guardato quello che c'era da guardare e hai tratto le tue conclusioni, ignorando la vera motivazione di quel gesto. Non hai mai compreso perché se ho dato via il mio profumo, il nostro profumo, è stato perché ti ho amato più della mia stessa vita e non c'è stato gesto d'amore più grande da parte mia, ma tu sei così ceco dal non riuscire a vederlo nemmeno ora, perché credi che tutto si possa risolvere» Mia aveva finalmente parlato e detto tutto quello che sentiva dentro di sé, lasciando spiazzato Gianni. Lui si aspettava che Mia avesse sganciato una bomba, ma non enorme. Non aveva idea del peso che portava dentro, o di quello che sentiva.
Mia voleva lui accanto, ma allo stesso tempo era troppo arrabbiata per volerlo accettare. Gianni invece, dopo quello sfogo vuole soltanto rispettarla, ma come può lasciarla da sola dopo che l'ha già mollata una volta?
«Mia, ti ho già chiesto scusa. In questi mesi ho capito il tuo gesto, cosa ti ha spinto a farlo»
«Ma non sei mai tornato Gianni! Non hai mai riacceso il cellulare, non hai mai risposto ad una mia chiamata o ad un mio messaggio, dove ti imploravo di tornare e di perdonarmi. Sai quanti altri messaggi ti ho mandato? Ti scrivevo giorno dopo giorno, ti avvisavo su quello che sentivo, ti ho scritto della mia partenza verso Roma. Ti ho scritto tante altre cose ma tu sei stato troppo orgoglioso per accedenderlo. Ripeto, probabilmente ieri sono stata un controsenso, me ne rendo conto. Ma Gianni, io non ce la faccio a restarti vicino come se niente fosse. Ho sbagliato, sono convinta di questo, ma se dovessi tornare indietro nel tempo, sbaglierei ancora, perché non solo si chiama coraggio di affrontare le conseguenze e non avere paura, ma si chiama anche amore. Io ti ho dimostrato il mio amore, ma tu non l'hai visto»
«Vendere il nostro profumo era dimostrarmi il tuo amore? Quindi non hai pensato al fatto che mi avresti perso?»
«Ho pensato che per una volta avresti potuto capire, se fossi stata io a parlartene. Ma tu hai stravolto tutto. Si, io ho sbagliato ad aspettare, me ne rendo conto Gianni, e ti chiedo scusa per questo. Ma tu non dovevi dirmi tutte quelle cose, non avresti dovuto farlo»
Mia non aveva più contegno davanti a lui, era in lacrime e non aveva nessun timore a mostrarsi. Con lui si era aperta come con nessuno ed era questo il dolore più grande. La persona che ami di più in tutta la vita, che ti lascia come se non contassi nulla.
«Se non ti dispiace, ho un volo da prendere. Tu fai quello che vuoi, ma stammi alla larga» disse Mia, prima di voltarsi e raggiungere la sua destinazione. Gianni rimase a guardarla, ma non poteva rimanere lì immobile. Decise di seguirla e di assumersi le conseguenze. Doveva farsi perdonare e doveva riuscire a perdonare lei. Quel cammino venne interrotto dalla voce di Sofia, che richiamò Gianni. Mia si fermò di scatto, la sua gelosia prese il sopravvento in quel momento, ma rimase in disparte ad osservare.
«Che cosa vuoi?»
«Stai andando via per davvero?»
«Ti aspettavi che sarei rimasto qui per tutta la vita?»
«Gianni, il mio comportamento è stato sbagliato e scorretto, me ne sono resa conto, ma prova a metterti nei miei panni. Un tuo amico non sta bene e tu sei immobile che non puoi fare nulla»
«Mi pare di averti già detto che non ho bisogno di nessuno. Ho già la mia medicina, ed è lei» disse indicando col dito Mia, che abbassò lo sguardo. Aveva gli occhi lucidi e un sorriso stampato sul viso. Era forse quello l'inizio della loro storia d'amore? Quella fine che avevano avuto in precedenza sarebbe servita?
«Il tuo amore»
«Il mio amore. Ti ho già detto che nessuna sarà mai lei»
«Stai andando con lei?»
«Sto andando con lei. Sofia, basta con le domande ti supplico, sul serio smettila. Non siamo nulla. È stato un piacere averti conosciuta, ma finisce qui. Spero che tu sia sempre felice» concluse Gianni, per poi raggiungere la sua Mia. Le prese la mano.
«Visto cosa faccio per te?»
«Non te l'ho chiesto io» Gianni notò che sorrise, e quel sorriso venne ricambiato da lui.
«Allora, Mia, pronta per partire?»
«Pronta» E così i due innamorati si diressero verso l'aereo, pronti per andare a Los Angeles.
Una nuova esperienza che avrebbe cambiato la loro vita. Oppure tutto sarebbe rimasto uguale?
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𝐼𝑙 𝑀𝑖𝑜 𝑅𝑖𝑓𝑙𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑁𝑒𝑖 𝑇𝑢𝑜𝑖 𝑂𝑐𝑐ℎ𝑖.
FanfictionDue anime che nonostante mesi di separazione, non hanno mai smesso di volersi e di cercarsi. Una coincidenza che potrebbe rovinare, ma allo stesso tempo sistemare le loro vite. Un amore che ha lottato contro la distanza e contro il tempo.