16. Senza Fiducia.

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Nonostante tutto Mia cercava di rimanere in una situazione stabile, di controllo, ma aveva la costante sensazione che tutto era peggiorato grazie a quella telefonata. Più passavano i giorni, più si sentiva stanca e stressata e aveva una forte ansia. Ansia che potesse succedere qualcosa al bambino. Non ne aveva parlato con Gianni, ma era intenzionata a farlo. Non poteva affrontare tutto da sola.

Mentre lui era sotto la doccia, Mia provò a sentire Gaia, sua sorella. Dopo l'ultima telefonata era poco più tranquilla, sua sorella l'aveva capita e appoggiata, così come il marito. Ma entrambi si erano subiti l'ira dei genitori.

Però nessuno sapeva che Gianni era con Mia. Nessuno ne aveva anche solo la minima idea. Credevano che Mia fosse ancora a Roma e che il ragazzo fosse sparso. Ma sarebbero riusciti a superare anche quel dettaglio.

«Mia»

«Pronto Gaia?»

«Sorellina... Stai bene? Per fortuna chiami più spesso, mi mancava il suono della tua voce, lo devo ammettere»

«Gaia com'è la situazione lì?»

«Tu non puoi capire cos'è successo Mia, credimi che non lo puoi nemmeno immaginare»

«Cosa?»

«Mattia e Federico sono arrivati alle mani. Mio marito è andato da lui per minacciarlo di stare alla larga da te e dalla nostra famiglia, ma Mattia lo ha provocato e lui ha reagito. La stessa identica situazione di Gianni con Daniel. Prova a indovinare cos'è successo poi»

«Dio, non l'avrà mica denunciato?»

«Si, Mia, ma per fortuna siamo riusciti ad uscirne presto. Mamma e papà non potevano credere ai loro occhi, ma Mattia per loro resta comunque una brava persona. Di certo non si allontanano per una incomprensione con loro cognato. Pensano che tutto si possa risolvere, ma Mia, come si può spiegare che Mattia è spiegato?»

«Incomprensione è il termine che hanno usato loro non è vero?» Gaia annuì e Mia intravide Gianni uscire dalla porta del bagno. Le loro pupille erano incollate l'uno con l'altra, non riuscivano a staccarsi o anche solo a riprendere la respirazione regolare.

«È quello il termine, ma Mia... Federico aveva intenzione di chiamare Giannj, voleva dirgli della gravidanza e di tutto quello che è successo» Fu in quel momento che Mia si riprese.

«No, Gianni non dovrà saperlo. Non so che fine abbia fatto ne tantomeno se è interessato a saperlo. Gaia sono scappata per non sentire più parlare di lui, e così andrò avanti»

«Ma Mia»

«Niente ma, Gaia, ti prego. Rimani serena, va tutto bene, ma Gianni non dovrà sapere nulla. Se poi Federico vuole dirgli quello che è successo può farlo, ma riguardo alla gravidanza deve tacere» La conversazione si chiuse dopo poco. Mia si sentì più strana di prima, ma dovette negarlo a se stessa. Se starebbe peggiorato avrebbe aperto bocca, sperando che non fosse la fine. Ma perché aspettare la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso? Gianni chiese a Mia cosa intendesse dire con se Federico vuole dirgli quello che è successo può farlò e Mia gli spiegò che Federico l'avrebbe chiamato poi, ma di mantenere la calma. Nel momento in cui cercò di aprire bocca per spiegare quel suo malessere, chiamò Sara.

Gianni le fece l'occhiolino e si sollevò. L'asciugamano che copriva la parte bassa scivolò e Mia si perse ad osservare il suo ragazzo in tutta la sua nudità. Era persa nel suo mondo, non si era nemmeno accorta di aver accettato la chiamata.

«Mia ci sei?»

«Sara scusami, è successo qualcosa davanti a me e ho perso anche quel poco di lucidità che mi è rimasta» Si sentì la risata di Gianni e Mia moriva dalla voglia di avvicinarsi a lui.

𝐼𝑙 𝑀𝑖𝑜 𝑅𝑖𝑓𝑙𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑁𝑒𝑖 𝑇𝑢𝑜𝑖 𝑂𝑐𝑐ℎ𝑖.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora