𖥸
𝓐mavo fare la spesa. So che è un'affermazione strana, ma quella semplice azione settimanale mi rendeva abbastanza tranquilla e la consideravo un piccolo "ricominciare". Come se acquistare i prodotti per l'intera settimana e avere il potere di decidere per me stessa, quindi se avessi voluto cambiando certe cose, in qualche modo potesse cambiare la mia vita.
Rendermi una persona nuova e diversa.
Ci ero andata da sola e non avevo detto nulla a Cayman, sia perché non mi fidavo più totalmente di lui, sentivo che c'era qualcosa che non andava, sia perché se l'avessi di nuovo trovato fuori di qui sarebbe stata la conferma ai miei sospetti.
«44 dollari e 70». La cassiera mi strappò via dai miei pensieri.
Glieli porsi, rigorosamente in contanti visto il medioevo ancora presente in quella città, e non mi stupii di sentirla sbuffare come se stesse zappando la terra. Ormai ero abituata all'acidità dei miei compaesani, per cui presi il resto, compresa la mia busta di plastica della spesa, e uscii senza salutarla o ringraziarla.
Mentre posavo il portafoglio e lo scontrino nel mio zainetto di pelle, vidi un paio di scarponi marroni avvicinarsi fin troppo a me, e mi irrigidii involontariamente. Sapevo non fosse Cayman, quello non era il suo stile. «Tu sei Melody, giusto?».
«Dipende che Melody cerchi e soprattutto chi la cerca».
Sorrise. «Melody Hunt, ti sta cercando Ychai».
«Sì, sono io. Ma che vuole?». Seppur non volendo, il mio pensiero corse subito a Cayman e sperai fosse tutto okay.
Mi fece segno di seguirlo nel retro del supermercato e questo mi insospettì: Ychai non avrebbe avuto motivo di nascondersi dagli occhi altrui. Fingendo di dovermi sistemare l'orlo dei jeans, tirai fuori dalla cavigliera di tessuto un coltellino svizzero che avevo iniziato ad indossare da quando Cayman aveva iniziato a darmi dei sospetti.
Mi rialzai con tutta calma, infilandolo nella manica della felpa e tenendolo con il pugno chiuso, fingendo di sentire freddo. Lui non si accorse di niente e continuò a camminare.
Una volta arrivati sul retro, dove c'erano solo dei pallet in legno senza merci sopra. «Io vado». Disse e si dileguò in pochi secondi.
Sospirai. «So che Ychai non verrà, possiamo smetterla di giocare, mh?».
«Che brava ragazzina, zuccherino». Dall'interno del magazzino del supermercato uscì lo stesso ragazzo che mi aveva aggredita in casa e ai miei lati, dai vicoli, arrivarono altri due ragazzi.
Quello che mi aveva aggredito si avvicinò. «Cosa vuoi da me?».
«Che torni da dove sei venuta. Questo non è il tuo posto».
In un impeto di rabbia, avvicinai il viso al suo. «E lo decidi tu?».
Sorrise. Un sorriso veramente inquietante. «Lo decide il diavolo. Questo non è il tuo posto e Rainhill lo sa, ma sta perdendo troppo tempo a rimandarti indietro».
«Tu conosci Cayman?». Mi drizzai.
Rise di me. «Chi non lo conosce, zuccherino?».

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Ananke
Paranormal🌸 𝐔𝐍 𝐑𝐎𝐌𝐀𝐍𝐓𝐀𝐒𝐘 𝐈𝐍𝐓𝐄𝐍𝐒𝐎 🌸 #𝟏 𝐕𝐎𝐋𝐔𝐌𝐄 𝐃𝐄𝐋𝐋𝐀 𝐒𝐄𝐑𝐈𝐄 𝐆𝐔𝐀𝐑𝐃𝐈𝐀𝐍 𝐃𝐄𝐌𝐎𝐍𝐒 𝐕𝐈𝐍𝐂𝐈𝐓𝐎𝐑𝐄 𝐃𝐄𝐈 𝐖𝐀𝐓𝐓𝐘𝐒𝟐𝟐 𝐍𝐄𝐋𝐋𝐀 𝐂𝐀𝐓𝐄𝐆𝐎𝐑𝐈𝐀 𝐏𝐀𝐑𝐀𝐍𝐎𝐑𝐌𝐀𝐋𝐄 • L'unica nota positiva di un trasferim...