Epilogo.

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«Non ti rivedrò mai più?»
«Certo che mi rivedrai. Gli addii
non sono mai per sempre».
- Charlie, anche i cani vanno in paradiso.

 - Charlie, anche i cani vanno in paradiso

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𖥸

Le lettere non sono il mio forte. A quanto pare in questo sei più bravo tu, considerando quante me ne hai scritte nel corso degli anni, ma ho pensato che scrivere su carta quello che fa male è un po' come sanguinare e perdere il sangue velenoso che hai in circolo dopo un morso. Ecco, credo sia una metafora adeguata.
Tu mi hai morso.
Mi hai infettato con quel tuo bisogno di fare sempre il professore, quasi come se fossi rimasta quella bambina paffuta e rosea che hai incontrato la prima volta. Con quella tua voglia di cucinare per me e poi distrarmi per farmi mangiare, tanto che adesso mangiare è diventato il triplo più difficile perché non ci sei tu con me. Con quel tuo bisogno di avermi sempre vicino per combattere la tua solitudine, tanto che adesso ne ho bisogno anch'io.
Di te intendo, non della compagnia.
Ecco quello che mi hai fatto: mi hai reso uguale a te e poi te ne sei andato, senza lasciarmi un biglietto d'istruzioni su come fare ad andare avanti quando si è te.
Forse quando si è te non si va avanti, come dice Ychai si sopravvive finché il cuore batte. Forse non c'è un modo, forse devo solo crescere, perché tu hai detto che piccole sono le persone che non imparano dai propri errori. Allora forse hai ragione a trattarmi ancora come se fossi quella bambina paffuta e rosea, perché sono piccola e faccio sempre gli stessi sbagli.
Ma, sempre come hai detto tu, i nostri sbagli sono stati così belli che ne farei mille ogni giorno. Perciò, Cayman, cosa devo fare?
A quale parte di te devo dare ascolto?
Da quale parte di te devo imparare?
Non so neanche perché te lo sto chiedendo. Mi hai lasciata da sola, anche se a volte ti sento, lo sai? Con quel formicolio alla nuca o l'arrivo del tuo odore all'improvviso. E lo so che alle mie spalle ci sei, ma è a fianco che ti vorrei. Al mio fianco.
Probabilmente pensi che sia andata avanti, è quello che vedono i tuoi occhi. Probabilmente pensi che ho dimenticato, dopo tutti questi mesi, o che ho creduto al fatto di aver sognato tutto quello che abbiamo passato, ma non è così. Io ti cerco ancora e sono sicura che un giorno riuscirò a trovarti nel nostro sogno proibito.
Devo solo capire come.
E dove sia, questo sogno proibito.
Solo che tu non lo sai. E non lo saprai.
Perché questa lettera non arriverà mai al suo destinatario. Tu non la leggerai mai.

Cercami nei sogni. Lì sarà più facile incontrarsi, perché sei anche il mio di sogno proibito.

Con amore,
Melody.

E poi la bruciai.

AnankeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora