Epilogo

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Seduto sullo sgabello nella propria cucina, Harry Potter è concentrato a trafficare con una bottiglia di vino di ottima annata. La camicia bianca riparata da un grande panno, sotto ordine di Ginny. Le macchie di vino sono complicate da lavare anche se in possesso di bacchetta magica.

Può sentire la discussione che si sta svolgendo al piano superiore, tra sua moglie e sua figlia Lily, a quanto pare la piccola di casa non ha alcuna intenzione di indossare l'abito nuovo che le è stato regalato a Natale da Molly e Arthur.

Una porta che sbatte, sua moglie che sbuffa. Passi pesanti che scendono le scale in legno.

Una testa con capelli scuri e spettinati fa capolinea alla porta.

-"Papà? Che stai facendo?"

-"Vieni Albus, dammi una mano. Tieni la bottiglia così."

Il figlio fa come gli è stato chiesto, tenendo la bottiglia leggermente inclinata, il tappo rivolto verso la parete opposta ad Harry.

-"Colovaria. Densaugeo!" Borbotta l'ex bambino sopravvissuto con un sorriso soddisfatto in volto.

Albus non stacca gli occhi dal padre. Anche se ha solamente undici anni, riconosce perfettamente quello sguardo.

-"Papà, stai architettando un nuovo scherzo. Non è vero?" Chiede, quasi timoroso di sentire la risposta.

Harry sposta gli occhi su di lui, allargando il suo sorriso dando così la conferma al suo secondogenito.

-"Lo zio Draco si divertirà moltissimo tesoro." Risponde arruffandogli i capelli.

Guarda nuovamente la bottiglia di vino e dopo aver fatto comparire un nastrino rosso la afferra e con un braccio intorno alle spalle esili di Albus si dirigono verso la porta principale, proprio finché Ginny sta scendendo con Lily e il primogenito, James.

Raccolgono i loro cappotti e dopo essersi assicurati che i bambini siano ben coperti escono di casa. La neve sta scendendo copiosamente da una settimana, imbiancando le strade e i giardini di ogni casa di gran parte dell'Inghilterra.

Godric's Hollow è completamente bianca, creando quell'effetto magico che solo il Natale può donare.

I bambini sono già saliti in auto, Ginny è dietro Harry ma anche se è impegnata nel mettere l'incantesimo di protezione alla casa non le sfugge la mossa di suo marito.

-"Che hai fatto?"

-"Chi? Chiede voltandosi a guardarla sfoderando un faccino innocente.

-"Cosa hai nascosto sotto il cappotto?"

-"Nulla!"

-"Harry Potter! Dimmi che non è ciò che penso!"

-"Non è ciò che pensi, amore." Risponde spostando gli occhi da una parte all'altra, se solo posasse gli occhi su sua moglie partirebbe a ridere come un pazzo, e lei lo sa visto come lo sta fissando.

-"Devi proprio farlo?" 

-"E' Capodanno, tesoro. Ormai è tradizione che Harry Potter faccia i suoi scherzi di fine anno. Non ho mai saltato un solo ultimo giorno di dicembre da quell'ultimo Capodanno passato ad Hogwarts, perché dovrei smettere proprio ora?" Le dice allargando le braccia. È per quel sorriso affascinante che si forma sul viso del marito che Ginny non riesce a proseguire nel suo intento di fargli cambiare idea. Ogni volta che progetta un qualche scherzo a discapito dei loro amici, il volto di Harry torna improvvisamente a sembrare più giovane, ricordandole quel ragazzino di cui si è innamorata molti anni prima.

-"Quindi, quella è per Malfoy?" Domanda indicando la bottiglia che non tiene più nascosta sotto la giacca pesante.

-"Esatto."

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