Nuove realtà

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-"Cosa mi cucini?"

Hermione guarda il compagno di scuola con fare divertito, lui di rimando, osserva la sua reazione appoggiato con nonchalant sul comodo letto con la trapunta azzurra, formando il suo ghigno divertito. Viene però preso in contropiede dalla Grifondoro, che portando le mani ai fianchi lo sorprende con una risposta che lo fa preoccupare.

-"Ti farò assaggiare una cosa meravigliosa, ma...tu mi aiuterai!"

-"COSA?" Chiede spalancando gli occhi.

-"Forza, andiamo in cucina e, Malfoy, mettiti qualcosa di comodo."

Guardandola sorpreso fa come dice senza dire nulla, va nella stanza che gli è stata data e controlla nel proprio baule cosa può esserci di "comodo". Tutto per lui è comodo, ed elegante, perciò non saprebbe proprio cosa indossare. Rovista tra i propri indumenti, ma oltre a camicie, pantaloni dal taglio perfetto e qualche maglione dalla lana pregiata non ha nulla, tranne due pigiami. Sta pensando di mettersi addosso il pigiama in seta grigio che Hermione entra senza bussare.

-"Ma quanto ci metti?" Chiede impaziente.

-"Non ti hanno insegnato a bussare?"

-"Oh si che me lo hanno insegnato, ma se non bussi tu alla mia camera perché dovrei farlo io?"

-"E se fossi stato nudo?"

La provocazione è riuscita in pieno. Malfoy sorride soddisfatto nel notare le guance arrossate della sua coinquilina temporanea. Anche il modo in cui ha spalancato gli occhi alla sua affermazione gli ha fatto capire il turbamento che ha provato all'idea di averlo potuto trovare poco presentabile.

-"Beh, mi è andata bene allora."

-"Questa volta si." Sorride provocandola ulteriormente.

Sta per voltarsi e così da lasciarlo nuovamente solo che nota gli abiti stesi sopra il letto.

-"Non li hai ancora sistemati?" Chiede indicandoli.

-"In realtà non so cosa intendi per comodo." Risponde chiarendole la situazione.

Hermione guarda la pila di vestiti, poi esce e ritorna un minuto dopo con degli indumenti.

-"Questi vanno bene." Muove appena la bacchetta trasfigurando i vestiti smessi di suo padre in una tuta da ginnastica nera, passandola poi al ragazzo che la guarda accigliato.

-"Che roba è?"

-"Tu indossala." Dice uscendo chiudendosi la porta alle spalle.

Pochi minuti dopo Draco fa il suo ingresso nella cucina dei Granger. Si guarda attorno ammirando i mobili moderni dal design elegante. L'isola centrale è ricoperta da ingredienti e da teglie utilizzati da una Grifondoro piuttosto felice a giudicare dalla sua espressione appena alza la testa.

-"Cosa stai facendo?"

-"Oggi Malfoy, mi aiuterai a fare il mio piatto preferito. E quando lo assaggerai non potrai esimerti dal dirmi quanto sia meraviglioso, prelibato, e perfetto."

Malfoy ride divertito, non ha mai visto la mezzosangue così contenta, ma incuriosito le si avvicina facendo attenzione a ciò che è posato nel ripiano.

-"E sarebbe?" Chiede vedendo la farina che ricopre le mani della ragazza.

-"PIZZA!" Risponde quest'ultima sprizzando gioia da ogni poro. –"Dai, aiutami!"

-"Io non faccio proprio nulla!" Esclama alzando di mezzo tono la voce.

-"Dimenticavo che il grande Draco Malfoy, principe dei Serpeverde, non si abbassa a fare certi lavori, da...elfi domestici? Giusto?"

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