Una Strana Coppia

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Quella mattina Hermione si stiracchia sbadigliando nel suo letto a baldacchino, non è per niente riposata, quella notte non ha fatto altro che pensare alla conversazione avuta con Malfoy la sera prima nella Stanza delle Necessità. Guarda la sveglia, può rimanere ancora qualche minuto stesa a letto visto che il sonno l'ha abbandonata prima del dovuto, ha veramente dato un bacio a Malfoy? E lui l'ha abbracciata per la seconda volta! Che cavolo sta succedendo? Non che non sia contenta del cambio di atteggiamento, almeno non si insultano più come una volta, ma non può non essere sorpresa da questo cambio così repentino.

Pensando che sia dovuto solo allo stato post-guerra e a quel qualcosa che gli accomuna riguardanti le scelte prese per la protezione delle proprie famiglie, la Grifondoro si alza dal letto per avvicinarsi alla finestra come di sua abitudine, quella nebbiolina impenetrabile e uggiosa non la fa certo saltare di gioia, lei ama il sole, l'aria calda e quel profumo di fiori che le mettono felicità ed energia positiva. Con passi lenti e strascicati si dirige in bagno per una doccia calda e per prepararsi, venti minuti dopo è pronta, arrivata in Sala Comune trova Ginny ad aspettarla, nota all'istante il piede che si muove velocemente nel pavimento, segno che la rossa è impaziente per qualcosa.

-"Buongiorno Ginny."

-"Buongiorno splendore! Allora come è andata ieri sera?"

-" A parte il rimprovero ai nostri prefetti che a quanto pare non sono in grado di essere abbastanza severi...tutto nella normalità." Dice cercando di sistemare i capelli con un incantesimo che li ripara dall'umidità facendoli rimanere morbidi e boccolosi.

-"Herm non fare la finta tonta, voglio un dettagliato racconto della riunione con Malfoy!"

-"E' andata bene, niente insulti, solo qualche battutina."

-"Ti conosco talmente bene che capisco quando cerchi di mentirmi, avanti, sputa il rospo!"

Hermione ride di fronte alla cocciutaggine dell'amica, effettivamente la conosce bene, anche troppo.

-"E va bene Gin, ma deve rimanere tra me e te che sia chiaro!"

-"Sarò più muta di un pesce!" Le risponde elettrizzata.

-" Parlando del ballo siamo arrivati ad un momento un po' delicato, e non mi aspettavo una piccola rivelazione di Malfoy, mi ha fatto capire che si sente in colpa per essere stato scelto dalla preside visto ciò che ha fatto."

-"Probabilmente mi sentirei anche io in difetto, ma tu cosa gli hai detto?"

-"Gli ho detto che se è stato scelto è perché la Mcgranitt crede in lui, e poi gli ho confessato che sappiamo la sua storia dal Ministro, perciò non è proprio così mal visto da tutti. Era sotto minaccia e per questo terrorizzato, io per prima ho messo in salvo i miei con metodi discutibili. Non posso giudicarlo."

-"No, non possiamo, certo avrebbe potuto parlare con Silente, ma ormai ciò che è fatto è fatto. Credo che chiunque agirebbe come ha fatto lui avendo tutti quei mangiamorte in casa." Risponde Ginny dopo averci riflettuto.

Hermione la guarda, facendole un cenno di assenso alle sue parole continuano a scendere le scale per andare a fare colazione.

-"Comunque...il fatto che non avete tentato di cruciarvi a vicenda è già una buona cosa!" Commenta facendo un sorriso malizioso.

-"Sono d'accordo."

-" Potresti fare un pensierino su Malfoy"

-"Ginevra Weasley! Ti ha dato di volta il cervello forse?"

-"Oh avanti Hermione, è un gran figo!

-" Sarà anche un bel ragazzo ma non ho alcuna intenzione di entrare nella sua lista di conquiste punto primo, punto secondo solo perché non ci siamo lanciati qualche schiantesimo non significa che mi piaccia, tra noi non potrà mai succedere nulla, siamo troppo diversi!" Protesta Hermione ormai stanca della missione segreta dell'amica, da quando ha lasciato Ron mesi prima non fa altro che spingerla tra le braccia di qualche ragazzo. Ma la piccola dei Weasley non ha alcuna intenzione di tacere e di demordere, rispondendo all'amica con tono deciso.

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