Ciao Mini Me!

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-"Ciao mini me!"

Draco Malfoy è immobile di fronte a quei due che continuano a guardare lui e la Granger come se quello che stesse accadendo fosse normalissimo. Hermione, che non si era nemmeno accorta di aver trattenuto il fiato lo rilascia, facendo riempire nuovamente d'aria i polmoni. Di fronte, due copie di loro un po' più cresciuti li guardano con espressioni differenti in volto. L'Hermione adulta li guarda con una dolcezza infinita ma con serietà e forse un pizzico di ilarità, capendo perfettamente cosa potrebbero pensare e provare in questo esatto momento. Il Draco adulto al contrario ha sfoderato il suo ghigno più divertito che mai nessuno gli aveva visto stampato in faccia.

-"Ma voi...siete noi!" Esclama la caposcuola ancora scioccata.

-"Si, solo con qualche anno in più." Le risponde la sé stessa adulta.

Minerva McGranitt non perde un solo movimento dei due ragazzi, preoccupata che possano avere un crollo psicologico o avere qualche scatto strano. Vedere i sé stessi del passato o futuro non è mai cosa da poco. Sa bene quanto possa essere scioccante e destabilizzante, lo sarebbe per chiunque ma loro due oltre a dover digerire il fatto di trovarsi a faccia a faccia con loro, devono anche convivere con il pericolo che incorre verso di loro. Oltre a tutto questo, la preside, grazie a delle chiacchiere fatte nei primi giorni in cui i ragazzi del futuro sono arrivati, sa benissimo che oltre a tutto ciò devono anche fare i conti con i nuovi sentimenti che stanno nascendo e provando, oscurando tutto ciò che fino a pochi mesi prima pensavano l'uno dell'altro.

-"Non capisco.." Sussurra Hermione continuando a fissare la sua versione più grande. In questi brevi istanti si è fatta un'attenta radiografia, contemplando ogni piccola parte del viso. Deve ammettere che vedersi così le piace, si vede più bella, sicura di sé e con un luccichio negli occhi che fatica a decifrare, chiedendosi mentalmente quante cose saprà una volta arrivata a quell'età, quante cose avrà vissuto, cosa sarà accaduto nel frattempo e soprattutto, dove saranno tutte le persone che lei ama.

Anche Draco, dietro di lei si sta ponendo domande simili, ma il suo primo pensiero è andato ai suoi genitori, seguito da una forte voglia di chiedere al suo futuro cosa ne è stato della sua famiglia. Lucius sarà ancora ad Azkaban o avrà avuto il bacio del Dissenatore? Narcissa? Sta bene? Vivrà tranquillamente il resto dei suoi anni?

La preside si alza dalla poltrona, portandosi di fronte ai due ragazzi che ancora cercano risposte, appoggiandosi all'angolo della grande scrivania. Incrocia le braccia al petto e con calma cerca le parole più adatte per iniziare a spiegare il tutto ai suoi studenti.

-"Il Signor Malfoy, e la Signorina Granger, ovvero la vostra versione del futuro, sono arrivati qualche mese fa, informandomi di un fatto poco piacevole accaduto nel loro anno. Qualcuno ha creato non poco trambusto e adesso minaccia di fare del male a voi due in modo che il destino prenda così una piega completamente diversa. Data la sua espressione, Signorina Granger, avrà già capito che non siete solamente voi in pericolo in questo momento ma anche la vostra versione adulta perché cambiando il più piccolo fatto oggi, il domani sarà diverso. Se vi dovesse accadere qualcosa le due persone che adesso avete di fronte spariranno, perché non sarebbero mai esistite. L'intera vita delle persone che conoscete sarà effettivamente diversa, quello che succede a voi oggi avrà una ripercussione nelle vite di tutti."

-"Chi?" Chiede Draco, ripresosi dal momento di shock.

-"Lo saprai a tempo debito, ora non puoi sapere di più." Risponde il Draco adulto.

-"Ci prendete per il culo? Venite qui, dicendo che noi e tutte le persone che ci stanno intorno sono in pericolo e non ci volete dire chi è il bastardo che vuole farci la pelle?!" 

Minerva sta per rispondere a tono, pronta a rimproverarlo per i toni utilizzati, ma il Malfoy grande la precede, bloccandola con un cenno della mano.

-"Si, non posso dirti di più perché so perfettamente come reagirei se venissi a conoscenza di quel nome. Non dimenticare che io sono te, so bene cosa farei e cosa potrei pensare perché ci sono già passato qualche mese fa. La voglia di uccidere con le mie stesse mani quel figlio di puttana è stata così forte che mi hanno trattenuto in tre, evitando di farmi correre fuori in cerca di lui. Perdonami se cerco di salvaguardare il me del passato che con il carattere da ragazzo farei fuoco e fiamme senza pensarci troppo su, mettendo così a repentaglio un lavoro che prosegue da mesi!"

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