3 - Nyx

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TW Capitolo con scene di masturbazione e di abuso


Aiden è seduto sul divano con gli occhi ancora socchiusi e il broncio perché invece di tornare subito a casa ho fatto qualche giro in più ad una velocità spropositata, mica è colpa mia se la vista gli è tornata prima del previsto, pensavo che non se ne sarebbe accorto.

<Nyx, posso farti una domanda?> esordisce dal nulla.

<Se ti dico di no la fai lo stesso, quindi dimmi>

<In questi pochi anni che ti conosco non ti ho mai vista portare un ragazzo a casa, perché?> questa domanda mi spiazza abbastanza, primo perché ha notato la cosa e secondo perché non siamo così "amici" da avere questo genere di conversazioni.

<Diciamo che gli uomini non sono una priorità per me, preferisco concentrarmi sul lavoro e in ogni caso nella mia vita non c'è spazio per le relazioni> decido di essere sincera, così da poter chiudere la conversazione, ma Aiden non sembra pensarla come me.

<In pratica non scopi da un paio di anni> Ma che cazzo!? Da dove le tira fuori queste frasi, non che possa dargli torto eh, però non portare ragazzi a casa non esclude il fatto che me li possa scopare fuori.

<Non capisco come le due cose siano collegate e perché dovrebbe interessarti la cosa?>

<È solo che a volte penso che tu sia arrogante perché repressa sessualmente, dunque se fosse questo il tuo problema potrei aiutarti> finalmente apre del tutto gli occhi e punta lo sguardo su di me in attesa di una risposta che non arriva. Il non fare sesso a me non pesa, non ho mai provato piacere durante l'atto, motivo per il quale sono più che soddisfatta del mio dildo rosa con dieci modalità di vibrazione nascosto nel cassetto, ma non mi sembra il caso di dirlo ad alta voce.

<Ascolta, ho una proposta per te, puoi accettare come rifiutare> lo guardo e la sua affermazione non promette niente di buono.

<Visto che non andiamo d'accordo, potremmo provare ad avvicinarci dandoci piacere a vicenda, non so se hai saputo, ma da oggi sono il tuo nuovo capo; quindi, odiarci non renderà le cose facili a nessuno dei due.> Non è vero, suo padre me lo avrebbe detto, mi avrebbe avvisata prima per darmi il tempo di prepararmi mentalmente, perché lo avrebbe fatto vero? Vedendo la mia espressione scioccata fa un sorrisetto, quello che fa sempre quando prende qualcuno in contro piede e la mia convinzione inizia a vacillare.

<Se prima pensavo che fosse un'idea di merda, adesso che so che sei il mio capo lo è ancora di più>

<Vieni a letto con me una volta e se non ti piace non ti romperò più, la smetterò di tormentarti e farò anche finta di non conoscerti al di fuori del lavoro> Questa proposta è già migliore, ma non capisco come siamo arrivati a questo punto, devo essermi persa un pezzo della mia stessa vita. Ricordo ancora quando un giorno, sono inciampata mentre facevo le scale e lui, pur di non toccarmi, si è spostato facendomi sbattere la testa contro il pavimento. Quindi dubito che dall'oggi al domani le cose possano essere cambiate così tanto da volermi portare a letto, luogo in cui il contatto fisico di certo non manca.

La cosa peggiore, però, è che, se non avessi tutti i traumi che ho probabilmente avrei accettato, perché ciò che mi blocca è la paura, paura di essere toccata di nuovo da un uomo, paura di lasciarmi andare.

Lo fisso un attimo in silenzio, la camicia nera che gli fascia perfettamente i muscoli delle braccia, le gambe lunghe, incrociate all'altezza dei piedi, strette nei pantaloni eleganti abbinati alla camicia e mi rendo conto che è proprio il mio tipo ideale, ha tutte le carte in regola per finire nel mio letto, ma non riesco a dirgli di sì.

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