In questi giorni avevo una certa ansia che non sapevo spiegare, era come se mi fossi dimenticata di qualcosa, ma non ricordavo cosa, finché non sono arrivata in ufficio.
Il gala o party aziendale, qualsiasi cosa sia non è stato fatto in mia assenza.
Avevo organizzato tutto nei minimi dettagli ed ero persino via quando doveva svolgersi, ma il caro Aiden ha deciso di rimandarlo, senza dare alcuna spiegazione.
Ed eccomi qui nel suo ufficio, con lo sguardo più arrabbiato che io possa rivolgergli, in piedi davanti a lui.
<Smettila di guardarmi così, sono il tuo capo>
<Evita di ricordarmi, gli spiacevoli avvenimenti della mia vita> Perché averlo come capo non è altro che una spiacevole situazione. Maledetto il giorno in cui ho iniziato a lavorare per questa azienda e che sia maledetto anche il giorno in cui lui è diventato il capo.
Continuo a fulminarlo con lo sguardo, fregandomene che è uno dei "piani alti" e in risposta ottengo solo uno sguardo annoiato, come se fossi io il problema e non lui.
<Perché hai rimandato la festa aziendale?> chiedo più che scocciata, ma lo stronzo continua a leggere il plico di fogli che ha davanti a sé senza calcolarmi di striscio.
E vorrei precisare che sono qui perché lui mi ha chiamata, sennò col cazzo che sarei venuta.
Aspetto qualche minuto, ma la risposta continua a non arrivare.
Se solo non fosse illegale lo prenderei da quella testa di cazzo che si ritrova e gli riempirei i denti di ginocchiate.
No, forse non lo farei, rovinerei l'unica cosa piacevole che ha, quella faccia tanto bella quanto stronza.
<Attenta che fra un po' sbavi> ero così immersa nel mio mondo pieno di insulti per lui che non mi ero neanche accorta di essermi incantata a guardarlo.
<Ti piacerebbe>sbotto dirigendomi verso la porta.
<Non ho mai detto che puoi andartene>
<Beh signor. "Io sono il capo quindi fai quello che dico io"- mimo le virgolette con le mani- c'è gente che ha del lavoro da svolgere e che non ha nessuna intenzione di fare straordinari, dunque o mi dice gentilmente che cosa vuole o sarò costretta ad andarmene senza saperlo> Non che sia curiosa, alla fine dei conti, sarà solo un'altra stronzata che mi farà salire il sangue al cervello.
<Sarai la mia accompagnatrice domani sera>
Lo guardo sbigottita prima di scoppiargli a ridere in faccia.
<Carino che lo trovi divertente, ma non sto scherzando>
<Aspetta un attimo, cosa ti fa credere che mi interessi se sei serio o meno?> alzo un sopracciglio in segno di sfida, ma ottengo solo un ghigno bastardo come risposta.
<Non verrò con te Aiden, trovati qualcun'altra tipo la tua dolce segretaria che ti sbatti sulla scrivania in cui dovresti lavorare>
Mi porto la mano alla bocca rendendomi conto di ciò che ho detto.
Sembra quasi che sia gelosa, ma non è così.
<Sei gelosa per caso?> si alza e mi viene incontro, ti pareva che questo non si facesse strane idee.
<Di cosa dovrei essere gelosa? Del fatto che probabilmente gli hai passato tutte le malattie sessualmente trasmissibili che ti sei preso a furia di scoparti anche gli alberi?>
Si blocca sui suoi passi, prima che la sua faccia diventi una maschera di rabbia.
Wow Nyx tu sì che sai come farti ammazzare da qualcuno.
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Heart's isolation
عاطفيةNyx Jordan è un'impiegata della Mount Corporation, una delle imprese migliori di New York, è una ragazza come tante la cui infanzia e un passato doloroso hanno segnato la vita facendole perdere interesse negli uomini e nelle relazioni. Tutto cambia...