La giornata sembrava essere iniziata davvero bene, la metro di solito piena zeppa per mia fortuna era mezza vuota, di Aiden nessuna traccia e nessuna persona ha provato a parlarmi di prima mattina, un rientro al lavoro senza intoppi, oserei dire perfetta.
Poi però guardo l'orologio e mi rendo conto che sono le sei e mezza del mattino porca puttana e io sono già davanti all'ufficio nonostante inizi a lavorare alle otto e mezza, tornare a casa non avrebbe senso e di stare in giro non ho proprio voglia; quindi, ringrazio la sicurezza che non so per quale motivo sia già in ufficio ed entro.
Prendo l'ascensore e arrivo al mio piano, passo per la saletta comune dove c'è la macchina del caffè e inizio a prepararmi la mia tazzona con 60% latte e il restante caffè il tutto senza zucchero, amaro come la mia vita.
Non pensi di essere troppo drammatica mia cara Nyx.
Ci mancavi solo te oggi, mia NON cara Xyn.
Metti un po' di zucchero in quel caffè così ti addolcisci un po' stronza.
Oddio quanto vorrei avverti davanti a me di persona per poterti schiaffeggiare.
Basta che ti guardi allo specchio e ti meni da sola, alla fin fine siamo la stessa persona con sfumature diverse.
Sbatto la testa contro il tavolo nella speranza di mandare via questa caga cazzo che occupa la mia testa e mi porto la mano alla fronte per colpa del dolore, l'unica cosa positiva è che si è zittita.
Quando apro gli occhi però trovo Aiden, con i capelli spettinati gli occhi ancora socchiusi e l'aria stanca.
Quasi quasi era meglio avere Xyn a rompermi le palle, penso subito, ma non ci vuole molto a cambiare idea perché Aiden non mi saluta neanche, si limita a prepararsi il suo caffè in assoluto silenzio per poi sedersi al tavolo di fronte a me.
Non mi guarda neanche, qualcuno ricordi allo stronzo che quella incazzata sono io.
Lo guardo un attimo, sperando che non lo noti, e lo esamino: la camicia di solito perfettamente stirata è tutta stropicciata, come se non se la fosse tolta per dormire, e anche i pantaloni hanno delle pieghe che normalmente non hanno, le borse sotto gli occhi mi fanno capire che è davvero stanco, ma la cosa che noto di più sono le vene sulla mano con cui tiene tazza di caffè che sono più in rilievo quando l'avvicina alla bocca e dio mio questo sì che è hot da vedere.
Scuoto la testa sperando che non abbia notato la mia espressione e cerco di nascondere le guance arrossate, ma il bastardo ha visto tutto anche perché mi guarda con un sorrisino che lascia poco all'immaginazione, ma rimane zitto.
Cosa vuole fare giocare al gioco del silenzio con me? Crede davvero che sarò io la prima a cedere?
Decido di fare una cosa che non faccio mai, dopo aver lavato la tazza, mi giro verso di lui e sorrido prima di imboccare la porta per andare nel mio ufficio. Tiè strunz.
La sua faccia è stata impagabile, ha spalancato gli occhi sorpreso e per poco non si strozzava anche con il caffè.
Aiden Mount non hai ancora capito che il fascino delle Jordan può ucciderti.
Esco dal bagno ancora col sorriso stampato in faccia, ma vengo sbattuta al muro da un colosso di muscoli.
<Non sei più arrabbiata?>
Oh, cucciolo di stronzo, ti è bastato solo un sorriso per farti tornare a rivolgermi la parola!?
Vorrei tanto scoppiargli a ridere in faccia, ma mi trattengo altrimenti se per un sorriso rimane sconvolto per una risata gli prende un infarto.
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Heart's isolation
RomanceNyx Jordan è un'impiegata della Mount Corporation, una delle imprese migliori di New York, è una ragazza come tante la cui infanzia e un passato doloroso hanno segnato la vita facendole perdere interesse negli uomini e nelle relazioni. Tutto cambia...