18- Nyx

70 6 2
                                    

Sono passati tre mesi.

Tre fottutissimi mesi in cui Aiden non mi rivolge la parola nemmeno per dirmi un insulso ciao.

Mi ignora completamente come se non esistessi.

Se deve dirmi qualcosa riguardante al lavoro manda quella sgualdrina della sua segretaria che mi sorride come per prendermi per il culo.

Ma va bene così, se non vuole parlarmi chi sono io per obbligarlo.

Però ciò non toglie che gli rovinerò tutte le sue giornate nel peggiore dei modi.

Aiden odia tane cose, ma ce n'è una in particolare che odia da matti, non può proprio vederla, gli dà fastidio anche un piccolo particolare se è di quel colore: IL ROSA.

Nessuno lo indossa al lavoro, nessuno si permette neanche di mettersi una pinzetta rosa perché si sa che al capo non piacerebbe.

È come se fosse una regola non scritta.

Peccato che a me non interessi minimamente cosa piace a quello stronzo ed è per questo che oggi sono tutta in tiro e soprattutto vestita di rosa, dalla testa ai piedi letteralmente.

E quindi da brava ragazza quale sono, ho indossato un abito rosa con una giacca rosa abbinata e scarpe rosa. Ho persino messo un fiocco rosa nei miei capelli.

Sarà impossibile per lui non notarmi.

Guardo l'orario e mi rendo conto che sono in largo anticipo quando esco di casa.

Arrivo in ufficio con una busta enorme, c'è solo il guardiano all'entrata che mi accoglie e che spalanca gli occhi appena nota il mio outfit.

Sorrido vittoriosa per la sua reazione, non oso immaginare quella del mio caro e dolce Aiden Mount.

Entro in ascensore e vado dritta nel mio ufficio, iniziando a decorarlo a piacimento.

Quando finisco mi guardo intorno, tutto intorno a me è rosa, dalle cartelline piene di documenti alle tende, ai cuscini e a tutto il resto.

Non so nemmeno perché io abbia comprato dei cuscini rosa visto l'assenza di un divanetto, ma poco importa.

Poi per non far mancare proprio nulla ho preso anche dei palloncini rosa, fiori rosa e persino una tazza rosa posizionata sul mio tavolo.

Un sorriso a trentadue denti mi riempie il volto, il fatto che lui non venga nel mio ufficio non significa che non ci passi davanti e la porta oggi sarà completamente spalancata per permettergli di vedere tutto l'impegno che ho messo nella mia ... mm come potrei chiamarla? Vendetta? Si dai potrebbe starci.

Inizio a lavorare seppur con largo anticipo, quando scattano le 8:15 inizio a sentire i miei colleghi arrivare.

Non ho un buon rapporto con tutti visto il mio carattere, ma poco importa.

Li sento sussurrare cose tipo "Ma è pazza", "Il capo oggi sarà incazzato nero" e altre cose a cui do poco conto mentre sorrido come un ebete.

Poco dopo vedo entrare Ben nel mio ufficio con un sorriso divertito.

<Posso sapere cosa ti passa in quella testolina?> chiede cercando di sembrare serio.

<Oh niente, oggi mi sembrava una bella giornata per ridecorare l'ufficio> sorrido soddisfatta.

<Non c'entra niente il fatto che il capo odia questo colore vero?> mi guarda sospettoso, come se sapesse già la risposta

<Nono, nemmeno lo sapevo> cerco di fingermi dispiaciuta, ma non riesco a smettere di sorridere.

Heart's isolationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora