10-Aiden

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Quel coglione di Chris deve sempre mettersi a combinare guai.

Gli ho chiaramente detto di stare lontano da Nyx, ma, a quanto pare, non sono stato abbastanza chiaro.

Ogni volta che mi manda una loro foto fanno chiaramente vedere dove sono, eppure quando arrivo io loro sono già scappati.

Conoscendo Nyx tornerà a casa a dormire quindi smetto di giocare al loro gioco del cazzo e mi piazzo sotto casa sua aspettando che si stanchino di rompermi i coglioni.

Passa un'ora, ma di loro ancora nulla, poi diventano due ore e le foto continuano ad arrivare senza sosta come se avessero deciso di visitare tutta la città.

Il fatto che abbia smesso di cercarli non significa che non gli darò una lezione appena arriveranno.

Chris deve capire qual è il suo posto e Nyx deve smetterla di fidarsi delle persone solo perché sono esteticamente decenti.

Passa un'altra mezz'ora, ma non arrivano altre foto.

Vedo la macchina di Chris in lontananza che diventa più grande via via che si avvicina.

Rallenta parcheggiando a pochi centimetri da me.

Con tutta la calma del mondo aspetto che scenda co suo sorrisino vincente, ma non gli permetto di aprire bocca, sferrandogli un pugno dritto in faccia.

Nyx urla spaventata, neanche lo avessi tirato a lei.

La guardo di sbieco e si ammutolisce, ancor prima di parlare.

<Caro Chris> sospiro incazzato mentre vedo il sangue sgorgare dal suo naso.

<Ma sei impazzito?> mi urla contro, avvicinandosi così tanto da sporcarmi la maglietta bianca.

<Non sono passate neanche ventiquattro ore da quando ti ho detto di starle lontano e te cosa fai? – lo fulmino con lo sguardo – la sera stessa in cui ti ho avvertito la porti a cena fuori e a spasso per la città>

<Non sono un cane, nessuno mi ha portato a spasso> Nyx interviene con quella lingua lunga che strapperei a morsi.

<Tu stai zitta> ribadisco con un tono secco sperando che recepisca il messaggio, ma, a quanto pare, mi sbagliavo.

<Senti stronzo patentato, zitta lo dici alle tue puttanelle>

<Stronzo patentato?> ripeto alzando un sopracciglio.

<Si, perché sei così stronzo che ti hanno dato persino la patente degli stronzi, si chiama la pateronzo- fa una piccola pausa alzando poi la voce di qualche tono – LA PATENTE DELLO STRONZO> la faccia le diventa tutta rossa ed è visibilmente incazzata, ma il fatto che è alta un metro e una nocciolina schiacciata la fa sembrare solo una bambina che fa i capricci.

Trattengo le risate sia per la battuta sulla patente sia per la sua mini-figura arrabbiata, non riuscendo però a trattenere un piccolo ghigno che la fa solo incazzare di più.

Mi arriva un calcio all'altezza del polpaccio seguito da un "Ben ti sta stronzo", ma se crede di averla vinta così si sbaglia di grosso.

Con un movimento fluido mi piego e me la carico in spalla.

<Io e te finiremo la nostra discussione in un secondo momento> trucido Chris con il naso ancora gocciolante, prima di girarmi e incamminarmi con il piccolo demonio in spalla.

Continua a dimenarsi, scalciando e colpendomi la schiena con dei pugnetti che non farebbero male neanche a una mosca.

Le tiro una pacca sul culo abbastanza forte da farla calmare, ma non troppo da ferirla.

Heart's isolationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora