23 - Nyx

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Mi sveglio su un letto d'ospedale e la cosa già mi piace ben poco, il dolore alla caviglia è sempre più forte e quando abbasso lo sguardo mi sembra più una palla da bowling che altro; il gonfiore mi preoccupa un po' ma mai come il colorito viola che mi fa venire più ansia del dovuto.

Giro la testa ancora stordita, un po' per il mal di testa atroce, un po' per le luci fortissime che mi sparano dritte negli occhi, noto subito Aiden seduto di fianco a me, con lo sguardo tanto incazzato quanto preoccupato.

Sento tutti i muscoli tesi e doloranti e la testa sembra girare neanche fossi sulle montagne russe, il tutto accompagnato da brividi di freddo che mi fanno venire tanta voglia di essere nel mio letto, la gola asciutta non mi permette di parlare subito, quindi cerco di attirare l'attenzione schiarendomela.

Aiden si gira di scatto verso di me e il suo sguardo si riempie di pietà, non sto mica morendo anche se mi sembra di essere sul punto di perdere nuovamente i sensi.

<Mi dispiace Nyx> la confusione nel mio sguardo lo stimola a continuare la frase <Ti amputeranno il piede>

La stanza cala nuovamente nel silenzio, mentre cerco di formulare nella mia mente la frase che ho o almeno credo di aver sentito.

<Cosa scusa?> spero di aver sentito male, in fondo la mia testa non funziona tanto bene con tutti i dolori che provo al momento.

<Ti devono tagliare il piede, mi dispiace davvero tanto> si porta le mani ai capelli strattonandoli e per poco il mondo non mi cade addosso, preferivo essere mangiata da un orso che ritrovarmi senza piede per un sasso, che pensandoci bene era più un masso vista la grandezza e i danni che ha causato.

<Stai scherzando spero> la mia voce è roca visto lo sforzo fatto, mentre i miei occhi si riempiono di lacrime, prima che un dottore entri nella stanzetta in cui mi trovo, mi guarda tutto sorridente e mi chiedo che cazzo ha da ridersi visto che mi dovrà tagliare un piede; cosa ne sarà della mia vita adesso?

Non potrò più andare a fare le passeggiate che prima tanto odiavo, ma che adesso mi pento di non aver fatto più volte, non potrò neanche lavorare visto che il mio lavoro per quanto sia davanti a una scrivania, comporta che io mi muovi da una parte all'altra per poter portare i documenti negli altri uffici per richiedere la loro approvazione, ma anche solo per poter fotocopiare i fogli che mi servono.

È come se una voragine si fosse aperta sotto di me e io ci stessi sprofondando dentro lentamente, guardo il dottore nell'attesa che dica qualcosa, magari che mi dica che l'amputazione non è necessaria e che ci siano altre possibilità, ma lui continua a controllare la mia cartella adesso con uno sguardo preoccupato e senza il sorriso di prima.

<Signorina Jordan, non è messa bene, proprio per niente> dio mio, ma dove ha lasciato la professionalità questo, un po' di tatto cazzo, una lacrima scende lungo la mia guancia e tutte le brutte cose che ho fatto nella mia vita mi passano davanti come un cortometraggio.

Probabilmente me lo merito, ma credevo di aver scontato le mie cattiverie molto tempo fa, ancor prima che le facessi.

Ho sempre avuto una vita di merda, con persone di merda che mi hanno solo fatto stare di merda, io non me lo merito tutto questo.

<Perché piange signorina, capisco che non potrà camminare per un bel po', però non si muore per una distorsione seppur la sua è di terzo grado quindi abbastanza grave> lo guardo accigliata, cercando di metabolizzare le sue parole; distorsione? Chi cazzo amputa una gamba per una distorsione, vorrei farglielo presente, ma mi interrompe continuando la sua diagnosi.

<Dovrà portare un tutore che le terrà la caviglia immobilizzata per almeno 10 giorni, poi vedremo se sarà il caso di toglierlo o meno, sono fiducioso che il suo corpo essendo giovane non abbia bisogno di più tempo per guarire, ma per sicurezza le ho già prenotato un altro controllo per vedere se sarà necessario prolungare la tenuta del tutore> quindi non mi devono tagliare nessuna parte del corpo, mi giro verso Aiden che mi guarda con sfida, brutto pezzo di merda, spera che mi ci vogliano più giorni per riprendermi perché la prima cosa che farò sarà tirarti un calcio nei coglioni con il piede che sarebbe dovuto sparire dal mio corpo.

Heart's isolationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora