Sento la stretta di Dustin e mio zio, che mi tengono per mano, mentre attraversiamo la navata e prendiamo posto su una delle panche in fondo alla chiesa. Tento di non concentrarmi sulle teste che si girano per guardarmi, gli sguardi riescono a malapena a celare la paura, la rabbia, il disprezzo.
Hopper ha creduto alla mia versione dei fatti, anche se ha faticato a nascondere l'esasperazione quando gli ho spiegato perché sono scappato, adesso sono un indagato con obbligo di restare a Hawkins fino alla fine delle indagini, ma non più il sospettato primario. La mancanza di mie impronte digitali sul collo di Chrissy ha giocato a mio favore, anche se per ora non ci sono altre piste: la polizia non ha la più pallida idea di chi può averla uccisa, e soprattutto del perché.
Impossibile prevedere se e quando ci saranno altre vittime.
Per gli abitanti di Hawkins, però, è evidente che il colpevole rimanga comunque io.
I genitori di Chrissy storcono la bocca non appena si accorgono di me, trattengono a malapena la tentazione di cacciarmi fuori dalla chiesa. A frenarli è lo sguardo ammonitore del reverendo, che forse gli ricorda che tutti, anche quelli come me, sono benaccetti nella casa del Signore, o magari che non sono ancora stato incriminato. Carver fa per venirmi addosso, ma Lucas e altri due compari lo fermano, anche se mi accorgo che mio zio era già pronto a piazzarsi di fronte a me e proteggermi, come se fossi un ragazzino vulnerabile.
Probabilmente è così.
La gang di Dustin è seduta giusto un paio di file davanti a noi, dal lato opposto alla navata. Steve mi lancia un'occhiata fugace, in cui tenta di trasmettermi solidarietà, ma abbassa immediatamente lo sguardo e lo punta altrove.
Non so neanche io perché ieri lo abbia provocato a quel modo. All'inizio mi sembrava semplicemente assurdo che un ragazzo come me s'imbarazzasse tanto a vedermi mezzo nudo, come se neanche lui avesse mai fatto una doccia o avesse pisciato. L'assurdità della situazione e l'adrenalina per l'imboscata di Carver e compagni hanno fatto cadere ogni mio freno inibitorio, senza contare che c'era qualcosa di ridicolo e disarmante nella sua pudicizia.
Se ripenso alla scena, ricordo ancora la sensazione di aver superato un confine, di aver varcato una soglia proibita.
Da quando ho memoria, non mi sono mai interrogato sui miei gusti. Sono sempre stato troppo impegnato a suonare, giocare a D&D e proteggermi dalla cattiveria altrui per chiedermi cosa provassi davvero di fronte a una ragazza o un ragazzo. C'è stata attrazione per delle compagne di scuola, però non ho mai tentato di entrare nelle loro mutande; ho sempre ammirato lo stile e il carisma di certi miei amici, ma per loro non ho mai sentito niente che rasentasse l'interesse fisico.
Né ho mai sentito qualcosa del genere per Steve Harrington, almeno fino a poco tempo fa.
Se adesso lo guardo, mi attraversa di nuovo l'adrenalina.
Chissà se arrossirebbe, se lo baciassi.
Chissà se mi respingerebbe.
Scuoto la testa e provo a concentrarmi sulla funzione che comincia. Mi basta ricordare che la salma di Chrissy è a pochi passi da noi per essere invaso dalla nausea e vergognarmi.
Il reverendo blatera qualche parola che dovrebbe confortarci sul fatto che Chrissy è in Paradiso, ci invita ad avere fiducia in Dio e nella sua infinita capacità di prendersi cura di noi. Poi c'è una lunga successione di amici a darle l'estremo saluto: di discorso in discorso io provo un bisogno sempre più travolgente di ingurgitare alcol per dimenticare. Il colpo di grazia arriva quando i genitori in lacrime impugnano il microfono e ricordano la figlia da bambina, le sue prime volte.
«Chiunque ti abbia fatto questo, piccola, pagherà. Te lo prometto» proferisce il padre.
Il suo sguardo arpiona il mio senza la minima ombra di esitazione, io trattengo l'impulso di correre fuori. Non appena iniziano gli inni, però, abbandono la stretta di Dustin e di zio e mi precipito fuori dalla chiesa, mi rifugio nel bosco a pochi passi. Raggiungo un albero e appoggio una mano sulla corteccia, mi piego.
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These Cynical Eyes // Steddie
Fanfiction«Puoi fare di me ciò che preferisci e io ti ringrazierei.» «Ma non siamo soli...» «Io qui non vedo nessun altro a parte noi.» *** - Steddie - Byler - Slowburn - 2022 - No soprannaturale *** Eddie Munson e Steve Harrington non sono migliori amici. No...