Non ricordo una domenica così merdosa dai tempi in cui nei weekend mio padre mi insegnava a mettere in moto auto rubate e una volta ci beccò il proprietario di un camper. In quel caso la ciliegina sulla torta fu la mazza da baseball con cui ci inseguì, stavolta invece è passare il pomeriggio alla centrale di polizia per un nuovo interrogatorio e trovarmi davanti al grugno di Jason Carver. L'ho visto uscire dall'ufficio di Hopper, quindi immagino che sia stato convocato prima di me.
Possibile che nessun altro noti la somiglianza tra Carver e Ken? E non parlo solo dell'aspetto fisico, ma anche del fatto che entrambi non hanno in dotazione un cervello.
Hopper mi domanda del diario di Chrissy, fingo di non saperne niente, soprattutto quando arriva al dettaglio delle pagine mancanti. Tenta di capire se, per un qualche motivo, siano in mano mia, e in questo caso posso dire onestamente che non ho idea di dove trovarle. Suppongo che Barbie Carver sia stata convocato per lo stesso motivo e che abbia fornito la stessa risposta. Non avendo la benché minima fiducia in lui, mi toccherà controllare di persona che non le abbia fatte sparire per nascondere qualcosa di compromettente.
«Prima di congedarti, Eddie, c'è un'ultima domanda che vorrei farti» mi distrae Hopper dai miei pensieri. «Chrissy scriveva di avere un nuovo amico, qualcuno di cui si fidava e che la stava aiutando a superare un momento difficile. Pensi stesse parlando di te?»
Stringo le mani a pugno. Scuoto la testa.
«Hai idea di chi possa essere?»
«Avevamo cominciato a parlare da poco, la conoscevo appena.»
Hopper annuisce. «Se ti viene in mente qualche ipotesi o senti qualcosa a scuola, riferiscimelo immediatamente. È una possibile pista.»
Aggrotto le sopracciglia. «Pensi che questa persona possa averla uccisa?»
Appoggia i gomiti sulla scrivania e incrocia le dita. «Oppure potrebbe condurci al vero colpevole. Non bisogna sottovalutare nessuna possibilità.»
Anche se continuo a essere convinto che la risposta alle nostre ricerche sia Carver, aggiungo alla lista dei prossimi obiettivi capire chi sia questa figura sconosciuta.
«Puoi andare» mi congeda. «Immagino che ci vedremo domani.»
Mi serve qualche istante per capire di cosa stia parlando, poi finalmente le mie sinapsi si mettono in moto e ricordo che c'è la festa per il compleanno di Will. Sono tutto fuorché in vena di andare, ma non posso deluderlo. Gli ultimi anni sono stati un tormento per lui, tra il padre menefreghista, l'incidente stradale per cui è finito in coma e gli atti di bullismo che ha affrontato quando ha fatto coming out, ha bisogno di sentire il supporto di chi lo ama. Per fortuna ha Hopper a fargli da padre e Jonathan come fratello. Per fortuna ha Mike ad avergli restituito fiducia.
Dovrò chiedere a Dustin di darmi una mano a mettere in piedi un costume decente, visto che la festa è in maschera. Mi viene da vomitare.
Sono talmente di cattivo umore che a casa spengo il cellulare e impugno Vecna per esercitarmi su Master of Puppets. Ho bisogno di musica spaccatimpani per non pensare alle indagini, al caos che regna sovrano dentro e fuori di me.
Al modo in cui Steve mi ha respinto.
Lotto contro i miei peggiori istinti, si adoperano parecchio per convincermi che l'unico motivo per cui prova interesse nei miei confronti è l'attrazione fisica. So che non è così, altrimenti non si sarebbe tanto arrabbiato all'idea di sapermi in pericolo, ma allo stesso tempo si fa strada il timore che tra me e Steve quello che rischia di più di ferirsi sono io. Per lui è così facile tenermi lontano. Un minuto prima sento il suo cuore battere sul mio in un ritmo perfetto, come se fossero stati generati dallo stesso diapason; quello dopo sembra premere un interruttore e nel suo sguardo vedo solo distanza, fastidio.
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These Cynical Eyes // Steddie
Fanfiction«Puoi fare di me ciò che preferisci e io ti ringrazierei.» «Ma non siamo soli...» «Io qui non vedo nessun altro a parte noi.» *** - Steddie - Byler - Slowburn - 2022 - No soprannaturale *** Eddie Munson e Steve Harrington non sono migliori amici. No...