15 - Eddie

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Ieri sera è stata diffusa la notizia che anche Jason Carver è indagato per la morte di Chrissy. La squadra di Hopper, a quanto pare, ha trovato sotto una tavola del parquet nella stanza di lei il suo diario segreto, da cui sarebbe emerso che era preoccupata per i comportamenti imprevedibili del ragazzo. Nessuno meglio di lei sapeva che sotto la patina da prototipo modello di liceale americano – appassionato di sport, fedele alla patria, destinato a un futuro luminoso – c'è una personalità manipolatrice, violenta. Come lo sa chiunque abbia avuto il piacere di averci a che fare, anche se i suoi compari hanno sempre abbassato la testa di fronte al suo atteggiamento da stronzo.

«Perché diamine non lo arrestano?» sbraito la mattina dopo mentre fumo una sigaretta prima di entrare a scuola. La notizia è ovviamente sulla bocca di tutti, anche se il diretto interessato non c'è, visto che è ancora in sospensione per avermi quasi mandato all'altro mondo.

«Perché nel diario non c'è scritto nero su bianco che Chrissy abbia mai subito violenze fisiche da parte sua. E non ci sono le sue impronte digitali sul luogo del delitto. Senza contare che ha un alibi di ferro» mi spiega Dustin con pazienza.

«È stato lui, non può esserci altra spiegazione. Devo leggere il diario.»

«In effetti, al momento è l'unico punto di partenza valido che abbiamo per capirci qualcosa.»

«Dubito che Hopper ci lascerebbe dare una sbirciatina, se glielo chiedessimo.»

«Lui no. Ma conosco qualcuno che può darci una mano» ribatte con un sorrisetto compiaciuto.

A ricreazione intercettiamo Undici, di ritorno a scuola dopo il viaggio con Max. In quanto figlia adottiva di Hopper, lei è l'unica che può accedere all'ufficio del padre senza destare sospetti, e ovviamente accetta di darci una mano. Noto che Dustin la tratta con un rispetto che raramente gli ho visto addosso.

Della storia di Undici, personalmente, non so un granché: quando è arrivata a Hawkins si vociferava che fosse stata strappata ai genitori biologici e portata in un laboratorio di esperimenti finanziato dal governo americano, per testare medicinali capaci di potenziare le abilità umane, anche se questa storia non è mai stata né confermata né smentita da Hopper. Lei, a quanto mi ha accennato Dustin, non ricorda granché della vita di prima. Sopravvivere a un inferno del genere la rende sicuramente degna di essere considerata un'eroina da tutti i suoi amici. Mike compreso, anche se non stanno più insieme sono ancora in ottimi rapporti.

Quel pomeriggio sgattaioliamo via da scuola. Undici entra in centrale con la scusa di cercare Hopper, anche se a quell'ora è certa che sia in giro a pattugliare, e si introduce nel suo ufficio mentre io e Dustin aspettiamo fuori. Il diario è stato piazzato tra i materiali sensibili delle indagini, quindi non è sicuro che riesca a metterci le mani sopra. Restiamo impazienti dietro a un albero, imponendoci di non dare nell'occhio con il nostro nervosismo.

Dieci infiniti minuti dopo, Undici è di ritorno. Ha usato lo smartphone per fare screenshot di ogni pagina, che poi manda al mio cellulare. Lei e Dustin tornano al liceo per incontrare Mike e Will, io decido di tornare a casa per leggere. Prometto a Dustin che lo aggiornerò non appena avrò finito.

«Per caso hai visto Steve, di recente?» mi domanda prima di separarci.

Tento di non dare a vedere la sorpresa. «Non vedo perché avrei dovuto. È successo qualcosa?»

Dissimulare l'interesse mi è difficile, Steve non si fa vivo da giorni. Ho provato a contattarlo per messaggio e chiamata, ma non mi ha mai risposto.

Dustin si stringe nelle spalle. «No, però ultimamente si comporta in modo strano. Mi chiedevo se magari tu...»

These Cynical Eyes // SteddieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora