CAPITOLO XIII

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Louis's pov

Incontrai Zayn al nostro solito parcheggio dietro il supermercato.

Era pomeriggio, ma non c'era comunque gente.

"Ciao Lou."

"Ciao Zayn."

"Sei pronto?"

"Zayn l'ultima fottuta volta."

"Sì bro te l'ho promesso."

"Bene, dove dobbiamo andare?"

"A casa di Brad."

"Cosa vuole ancora Brad? Ci siamo stati la settimana scorsa."

"20 pasticche e 10 grammi, stasera ha una festa."

"Hai tutto?"

"Sì mettiti questo nelle mutande."

Mi diede alcune bustine contenti roba da fumare.

Dio ti prego fa che vada tutto bene.

L'ultima volta ci avevano quasi beccati e giuro che mi stava per venire un attacco di panico.

Chissà come sta Harry.. Chissà che pensa di me.

"Andiamo sbrigati."

Salimmo in macchina e dopo nemmeno 20 minuti arrivammo.

Brad ci diede 360 dollari e ci offrì anche una birra e di rimanere per la festa che sarebbe iniziata dopo poche ore che però prontamente rifiutammo.

Dopo essere usciti velocemente dalla sua grande villa, Zayn mi riaccompagnò a casa, mi diede i miei 180 dollari che mi spettavano e mi salutò velocemente.

Decisi di non suonare come era mio solito fare perché Harry aveva detto che durante il pomeriggio avrebbe dormito.

Entrai piano in casa e senza fare rumore.

Lo spettacolo che mi ritrovai davanti mi fece mancare il respiro.

Harry era lì. I capelli completamente spettinati, lui se li era sicuramente tirati come era suo solito fare quando aveva i suoi attacchi di panico, era bianco come il latte, gli occhi chiusi, serrati, le mani appoggiate sulle cosce e la testa buttata indietro.

Mi buttai prontamente su di lui, non era la prima volta ovviamente, ma dio chissà da quanto sta così, e se è morto?

Per prima cosa misi due dita sul suo collo e per fortuna sentii il suo battito ancora attivo.

Lo presi in braccio e lo misi sul divano, presi una pezza bagnata con acqua congelata e gliela posai sulla fronte.

Gli accarezzai piano i capelli e dopo una decina di minuti riaprì lentamente gli occhi.

"Har-Harry."

"Lou? Dove sono?"

"A casa amore."

"Che succede?"

"Io non lo so.. Tu hai avuto un attacco."

I suoi occhi diventarono in un attimo acquosi. No amore mio non piangere.

Si alzò di scattò e si allontanò da me.

"Tu. Sei stato tu. Sono tornate le voci per colpa tua."

Pensava davvero questo? Mi si spezzò il cuore ma decisi di non farmi vedere debole.

"Sono tornate? Che ti hanno detto?"

"Che nessuno mi vuole."

"Amore io ti voglio."

Mi avvicinai e gli accarezzai il braccio.

"NON MI TOCCARE."

Mi urlò contro, era molto raro che lo facesse, stava per avere un altro attacco vedevo la sua mano tremare.

"Harry, ehi tranquillo ok?"

"Louis tu mi tradisci? Mi vuoi uccidere?"

"Harry?"

"Aveva ragione."

"Chi? La tua vocina?"

"Lei mi aveva avvertito."

Lo vidi accasciarsi all'angolo delle due mura del salotto.

Merda merda merda.

Mi misi accanto a lui e lo strinsi forte.

"È tutto okay bimbo. Ci sono io. Dormi."

"Mi dispiace così tanto."

Iniziò ad avere una crisi di pianto, singhiozzava sulla mia maglietta e si mordeva forte il labbro tanto che gli uscì il sangue.

"Di cosa Harry?"

Glielo dissi con più dolcezza possibile e gli toccai il labbro per fargli capire che doveva smettere di morderselo così tanto.

"Sono pazzo."

"I pazzi sono i migliori."

Mi sorrise e si asciugò le lacrime.

"Io ti amo Lou."

"Anche io Harry, anch'io ti amo."

Gli sorrisi a mia volta e lo baciai lentamente, gustandomi quel bacio pieno di amore.

Ti amo così tanto Harry che mi fa male vederti così.

Amo quando ridi non quando piangi.

In realtà ti amo anche quando piangi.

Ma questo non devi saperlo, così che lo farai il meno possibile.

Presi una sigaretta dalla tasca dei miei skinny e l'accesi. Ammetto che non era il momento ma avevo bisogno di fumare.

Restammo abbracciati per un tempo infinito, non mi alzai nemmeno per andare a prendere il posacenere, ciccai a terra senza pensarci nemmeno, poi avrei pulito tutto.

Mi piace un pazzo? Oh no, assolutamente no.

Io sono completamente, infinitamente, fottutamente innamorato di un pazzo.

Note Autrice: Continuo a 50 voti e 10 commenti.

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