CAPITOLO XVII

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Louis's pov

Non so come.

Non so cos'era successo.

Giuro non so nemmeno come ci eravamo arrivati.

Stavamo a quel fottutissimo zoo. E si mi rodeva il culo perché se fosse successo qualche mese prima col cazzo che ci saremmo andati.

Ero incazzato ma non con Harry, con me stesso.

Non l'ho nemmeno punito per il pasto saltato del giorno prima e stavo cambiando troppo.

Magari per il mio ragazzo sarebbe stato meglio ma io non potevo permettermelo, non dovevo assolutamente permettermelo.

Più di una volta mi hanno messo i piedi in testa. Mi hanno spezzato in due, sono tornati quando non sapevano da chi andare e mi hanno rispezzato.

Mi sono fidanzato con lo stesso ragazzo 3 volte diverse, la prima volta avevo solo 18 anni, poi tornò dopo qualche mese ed avevo quasi 19 anni, e infine a 19 anni compiuti.

Peraltro l'ultima volta ho anche lasciato un altro per rimettermi da lui.

La prima volta mi ha lasciato per una stupidissima bionda rifatta dappertutto.

La seconda volta per una cazzo di vecchia, avrà avuto almeno 45 anni gesù.

E la terza è stata la peggiore, ha detto che voleva provare una cosa diversa, è diventato il dominatore di un ragazzino più piccolo di lui di 4 anni.

Come io e Harry lo so ma lui ora è maggiorenne.

Nick si chiamava, se ci penso ancora mi viene da piangere. Mi ha lasciato per un ragazzino.

Lo odio. Ma l'ho amato da morire.

Harry's pov

Louis era nei suoi pensieri da un paio di minuti mentre mano a mano che scorreva il tempo mi stringeva di più la mano fino a che dovetti allontanarmi da lui per il dolore della stretta.

"Scusa Harry."

"Niente."

Gli sorrisi e mi avvicinai alla gabbia delle tigri, erano così affascinanti eppure così pericolose.

"Voglio tornare a casa."

"Ma siamo appena arrivati Lou."

Lo guardai e mi spaventò il suo sguardo.

Lui stava per piangere. Giuro che le lacrime erano lì, che cazzo stava succedendo? Non penso lui abbia mai pianto davanti a me da sobrio.

"L-Lou?"

"Ho detto che voglio tornare a casa."

Si girò e si avviò verso la macchina mettendosi le mani nelle tasche dei jeans.

"Ehi amore."

Gli toccai la spalla piano per cercare di fermarlo.

"Non mi toccare cristo!"

Si girò velocemente e mi tolse con rabbia il braccio con uno strattone forte.

"Louis dannazione calmati."

"Rimani al tuo fottuto zoo di merda e vaffanculo."

"Lou? Mi stai abbandonando qui?"

"Vorrei, ma non ce la faccio,sbrigati e sali in macchina."

Silenziosamente e decisamente sconcertato entrai in macchina senza nemmeno guardarlo.

"Mi dispiace Harry."

"Stai zitto, non ho voglia di litigare okay?"

"Okay."

E così fu il viaggio in macchino.

Non mise nemmeno la radio.

C'era un estenuante silenzio.

Avrei visto così tanti animali, sarei stato
così felice.

Solo e solamente il silenzio.

Sarebbe potuta essere una giornata così bella.

Solo il rumore dei clacson all'esterno della sua automobile.

Solo il forte rumore del silenzio.

Una lacrima scese dal mio occhio sinistro.

Mi aveva fatto male al braccio, lui era finalmente cambiato, si era aperto, era più dolce con me.

Era tornato tutte come prima? Come quando non mi amava.

Ha trovato un altro? Ha voglia di lasciarmi?

Iniziarono a scendermi lacrime veloci e calde sulle mie guance e girai la testa alla mia destra per vedere il panorama dietro il finestrino ma soprattuto per non farmi vedere da Louis.

Mi mise una mano sul ginocchio, lui mi aveva visto.

Non mi mossi, non respirai nemmeno.

Dopo qualche minuto presi la sua mano nella mia e iniziai a singhiozzare ripetutamente.

Non mi lasciare Lou.

Io non ce la farei senza di te.

Ti prego.

Note Autrice: Ciao babyne, sono diminuite le visualizzazioni, continuerò appena si alzeranno un pochino, vi amo sempree

Sorry dad.[LS]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora