CAPITOLO XLVII

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La storia sta avendo un incredibile successo e non so come ringraziarvi, grazie a tutte voi che dopo tutta la sofferenza e le bestemmie che vi ho fatto patire siete rimaste, questo capitolo è per tutte voi, vi ano.


Louis's pov

Harry se ne è andato.

Lui non mi ha fatto sapere, ha preso le sue cose ed è partito.

Senza di me.

Lontano da me.

Per me.

Mi mordo l'unghia del pollice mentre vedo l'aeroporto fissarmi e Niall piangere tra le braccia di una vecchietta.

Mi avvicino a lui dopo aver urlato.

"LO SHOW È FINITO, FATEVI TUTTI I FOTTUTI CAZZI VOSTRI."

Vedo Niall accigliarsi e indietreggiare di qualche passo.

"Niall mi dispiace così tanto."

"Lou va da lui, me la caverò da solo, prometto."

Non me lo faccio ripetere due volte.

Sorrido guardandolo e gli lascio un dolce bacio tra i capelli.

Corro poi con la mia valigia a fare il biglietto per Parigi ma purtroppo il prossimo volo è fra due giorni ed Harry non so nemmeno dove andrà ad alloggiare.

Mi mordo il labbro con forza e bestemmio cercando una soluzione.

"Ehi ragazzino."

Mi giro e vedo un'anziana farmi una specie di cenno con la mano.

Mi avvicino a passo svelto da lei pensando che magari si fosse male o qualcosa del genere.

"Mi dica."

"Non ho fatto a meno di sentire la vostra litigata, non so se è il tuo ragazzo ma sono sicura che vi amate così tanto, sai quasi 50 anni fa mi successe la stessa cosa, me ne andai dall'uomo che amo tutt'ora, ma lui venne da me milioni di volte, mi cercò e mi riprese con lui, siamo sposati adesso, sposati e felici insieme, perciò tieni, ho un biglietto per Parigi, io ormai non posso correre a prendere l'aereo che partirà tra un'oretta nemmeno, ma tu se corri sì, corri e riprenditi ciò che è tuo."

Sorrido a trentadue denti e la stringo a me lasciandole 100 dollari per ringraziarla e per ripagarle il biglietto che forse ha pagato di più o forse no.

Preso dall'adrenalina corro letteralmente all'aereo diretto a Parigi ed entro per un soffio dentro.

All'inizio mi fecero qualche storia per il fatto che sopra il biglietto non c'era il mio nome.

Ma sono Louis Tomlinson, chi non mi conosce?

Con un po' di soldi diciamo che andò tutto liscio ed ora sono su questo fottutissimo aereo.

"Siamo pronti per il decollo, allacciatevi le cinture."

Così faccio e aspetto fino a che la luce lampeggiante si spegne per dare la possibilità di slegarsi dal posto.

Mi alzo velocemente e cerco Harry per tutto l'aereo.

Lo vedo verso gli ultimi posti mentre legge un libro con una mano sulla pancia.

Mi incammino da lui e sorrido il più possibile.

"Haz."

Sorpreso mi guarda e si mette una mano davanti alla bocca per non iniziare ad urlare.

"Cosa cazzo ci fai qui?"

"Ti amo così tanto Harry."

"Vattene, lasciami in pace dannazione."

"Torna con me, ti prego."

"Louis dov'è Niall?"

"Harry cazzo, ti amo ok? Amo te e solo te. Ho sempre fottutamente amato te. Non me ne sono capacitato per mesi, andavo a letto con tutti perché dio mi hai visto? Cosa ti ho dato? Sofferenza e basta. Soffri perennemente per una testa di cazzo come me. Ho provato a dimenticarti dannazione, giuro ci ho provato così tanto, ma mi sei entrato nel cuore e non so più come cazzo farti uscire perché sei una parte fondamentale. Sto male senza di te Harry, sto davvero male. Ti amo da sempre ma non ho mai avuto il coraggio di dirtelo. Avevo paura che mi avresti lasciato, te ne saresti andato da me e dannazione ti ho perso così tante volte che ho così paura che tu non mi perdonerai mai. Ma guardami, sono qui bimbo, sono qui per te, per voi, voglio crescere con te quel fottutissimo e bellissimo bambino, voglio vederti giocare con lui, o lei, vederti ridere, vederti col pancione, lo voglio così tanto."

"Louis io ti amo, ma tu sei tu, e io non posso più permetterti di distruggermi."

"Dio, faccio tutto quello che vuoi, mi butterei pure da un fottuto ponte per te. Non sarei qui se non me ne fregasse un cazzo. Sarei sull'aereo per Miami non trovi?"

"Tu hai lasciato Niall lì, dannazione vedi? Sei sempre lo solito stronzo."

Ha ragione, faccio schifo.

Sorrido amareggiato capendo che ormai non ho più un cazzo da fare.

Ma per fortuna mi ricordo dell'anello nel mio zaino.

Il famoso anello che dovevo dare ad Harry quando tornammo da New York.

Frugo nella piccola tasca fino a che trovo la scatolina.

Mi inginocchio davanti ad Harry e cerco di trattenere le lacrime.

"Harry Edward Styles, non volevo fosse in un aereo la proposta ma ti sto perdendo e non posso proprio permetterlo, vuoi sposarmi?"

Apro la scatola facendogli vedere l'anello con dentro incise la nostre iniziali e la data di quando ci siamo conosciuti.

Dì di sì Harry, ti prego.



Note Autrice: Voglio più scleri possibili nei commenti, vi ano.

Sorry dad.[LS]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora