CAPITOLO LI

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Harry's pov

"Haz svegliati su."

Apro gli occhi piano e vedo Louis già vestito che mi scuote.

"Che dobbiamo fare?"

"Ti devo parlare."

Mi alzo dal letto e mi siedo sulle coperte.

"Ti ascolto."

"Senti Har, perché non torniamo a Londra mh? Ci sta tua mamma, la ginecologa, l'ospedale vicino, una casa più grande.."

"E Niall, Nick e tutti i tuoi ex!"

"Harry amo te lo sai."

Fino a ieri sera era incazzato nero con me ma okay.

"Perché non rimaniamo qui, ci prendiamo una casa più grande! Non sono i soldi il nostro problema Lou."

"E il mio lavoro? Pensi che possiamo stare entrambi senza lavoro con un figlio da crescere?"

"Possiamo trovarne uno qui."

"Perché non tornare a Londra?"

"Louis ho deciso questa città. Se vuoi andare, non ti fermo. Capisco sia complicato per te."

"Non voglio andarmene. Era solo una proposta. Chiamerò mio padre nel pomeriggio e cercherò una sede della nostra società almeno in Francia."

"Grazie."

"Ora però alzati, andiamo a fare un giro, siamo nella città dell'amore e ancora non siamo andati in giro, ne tantomeno alla torre Eiffel!"

Mi alzo un po' controvoglia e dopo un'ora siamo in macchina.

Sono le 11:30 del mattino e Parigi è pieno di anziani, bambini e coppie felici.

È quasi Natale e il clima di qui è abbastanza ferreo.

"Lou dovremmo comprare un albero di Natale, con tanto di palline e decorazioni per la casa."

"Haz ci verrà spedito quello di Londra a breve stai tranquillo."

"Compriamone uno nuovo, per favore!"

"Okay, nel pomeriggio andremo."

"Grazie."

Gli sorrido riconoscente e gli poso un leggero bacio sull'angolo delle labbra.

Mi prende per mano e dopo poco ci sediamo su una panchina.

Rimaniamo ore a parlare del più e del meno.

Scherziamo come le nostre prime uscite e tutti i dolori che mi ha fatto subire sembrano spariti.

Vedendo dei bambini giocare mi metto una mano sulla pancia d'istinto.

Louis mi bacia l'altra che era poggiata sulla sua coscia e poi mi accarezza la guancia felice.

"Sarà così bello essere papà."

"Sì Lou, lo sarà."

"Ti amo Harry."

"Ti amo anch'io. Ma ho freddo quindi direi di andare via."

"Hai ragione."

Ci alziamo e con passo spedito andiamo in macchina.

"Sono le 2, vogliamo mangiare qualcosa fuori e poi andare a comprare l'albero oppure andiamo più tardi."

"Andiamo a casa, mi vorrei cambiare, metto un maglione più pesante almeno."

Così facciamo.

Arrivati a casa preparo due panini veloci e subito dopo essere andato in camera da letto apro l'armadio per cercare il maglione lilla che però, purtroppo, non trovo.

Decido di rubarne uno grigio dall'armadio di Louis e scendo felice sentendo il suo profumo.

"Ehi il mio maglione!"

Ridacchio e infilo anche la giacca.

"Andiamo, mangiamo i panini in macchina, non vedo l'ora di comprare l'albero."

Sorride e si dirige verso la porta con il telefono, le chiavi di casa, le chiavi della macchina e la giacca in una sola mano.

Eppure ha le mani piccole!

"Prendo il pranzo, aspetta."

Vado in cucina correndo e scivolo sul pavimento che poco prima avevo lavato poiché
era caduto un po' di pomodoro dal panino.

Il mio ragazzo allarmato dal botto corre da me.

"Oddio Haz tutto bene?"

"Sì, mi fa male il ginocchio però."

"Vuoi andare all'ospedale?"

"Un po' di ghiaccio andrà bene grazie."

Mi alzo a fatica e prontamente Louis mi prende in braccio per portarmi sul divano.

"Aspettami qui, chiudo la macchina e prendo del ghiaccio."

Nel frattempo mi levo la giacca e i pantaloni.

Il mio ginocchio destro sembra un pochino più gonfio rispetto al sinistro, ma niente di tragico.

Dopo poco Louis mi porta la carne che avevo messo nel congelatore due giorni prima.

"Così si rovinerà!"

"La mangiamo per cena."

Me la poggia sul ginocchio e mi rannicchio imbronciato nel maglione del mio compagno come un bimbo dopo essersi fatto la bua.

"Ahia daddy, mi sono fatto la bua."

Ridacchia e mi bacia il naso.

"Ora passa bimbo."

Mi appisolo un po' mentre inizia a farmi i grattini sul polpaccio nudo.

Dopo poco sento una coperta calda coprirmi le gambe e faccio un po' di fusa quando sento una pressione di due labbra sulla fronte.

"Dormi un pochino Haz, ti amo piccolo."

"Ma l'albero?"

Farguglio e Louis ride di gusto.

"Lo prenderemo appena ti sveglierai!"

In poco riesco ad addormentarmi.

È questa la vita che voglio vivere.

Qui a Parigi.

Con il nostro bambino e Louis.

Come una famiglia. La mia bellissima famiglia.




Note Autrice: Non ve l'aspettavate questo capitolo eh! Mi avete detto che aggiorno poco perciò ecco a voi un capitolo fresco fresco,'vi ano.

Sorry dad.[LS]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora