Althea pov's
Rabbia. La collera non è mai stata nella mia natura, ho sempre odiato serbare rancore verso qualcuno. Mi sembra stupido, infantile e innaturale. Eppure, in questo momento, uno dei miei desideri più profondi è quello di stringere le mani intorno al collo di Kane. Anzi, vorrei trasformarmi nel mio animale, inseguirlo fino a farlo arrampicare su un albero, ed infine fargli male, tanto male.Sono sdraiata sulla branda di Li e lui mi spalma l'unguento sopra ai lividi. Sento le sue mani che spingono appena sulla pelle, mi sposto continuamente, sembro un'anguilla sotto le sue dita.
<<A breve ci rinuncio, la smetti di muoverti? Sembri una coniglietta impaurita.- gli colpisco la mano-coniglietto...scusa.>> sospiro e mi metto a sedere.
<<Dobbiamo fare attenzione.>> annuisce appena e passa le mani su un asciugamano per ripulirle dall'unguento.
<<Al ma sei sicuro? Cioè...puoi ancora tirarti indietro.>> dice mentre mi rimetto il maglione sopra alla maglietta a maniche corte, facendo attenzione a non staccare la medicazione fatta sul sopracciglio.
<<Così che vado direttamente all'esecuzione capitale? Sai che mi taglierebbero la testa?>> gli ricordo, ormai questo discorso lo so a memoria, lo avremmo fatto almeno un centinaio di volte solo da quando siamo qui.
<<Sì, ne ho sentito parlare..>> guardo la punta dei miei anfibi.
<<Se è morto davvero sarò io stessa a dirlo, ma devo almeno provarci...io sento che è vivo.>> lui mi guarda, mi sorride sapendo quanto sia importante per me crederlo, eppure c'è qualcosa di più sotto a quello sguardo, qualcosa che non mi è mai appartenuto, la compassione. Cerco di passarci sopra, di evitarlo, eppure, nonostante i miei sforzi, quel sentimento mi brucia sulla pelle.
<<Ammesso che lo sia cosa ti inventerai poi? Lascerai per quale motivo?>> mi mordo il labbro, l'indecisione è palpabile, anche perché è una cosa a cui non ho ancora pensato.
<<Ci sto ancora riflettendo..>> gli rispondo con tranquillità.
<<Ci dovevi pensare prima di entrare, non ora...Al, sei la persona più importante della mia vita, ma non posso proteggerti anche da te...se venissi ferito? Cosa dovrei inventarmi?>> sospiro appena.
<<Perché mi stai dicendo ora tutte queste cose? Perché non hai tentato di dissuadermi prima?>> gli dico sinceramente confusa, lui sgrana gli occhi.
<<Io ci ho provato a dissuaderti...all'inizio pensavo che avresti lasciato perdere da sola...che il re ti avrebbe scartato, chi se lo aspettava che tu così piccolino e mingherlino avresti superato tutte le prove.>> asserisce indicandomi con entrambe le mani.
<<Grazie...tu sai sempre come incoraggiarmi.>> Li si viene a sedere vicino a me, porta una mano tra le mie spalle.
<<Scusa...mi preoccupo per te...non riuscirei a vivere senza di te.>> Dan entra bruscamente nella tenda di Li, ci guarda mortificato di aver interrotto il momento, immaginando un finale decisamente diverso per quella che invece era una discussione in piena regola.
<<Scusate..>> asserisce, realmente dispiaciuto.
<<Tranquillo Dan, dicci.>>
<<Il generale Osav ci vuole a rapporto prima di cena, sto chiamando tutti.>>
<<Grazie Dan, arriviamo subito.- il ragazzo ci rivolge un altro saluto e si dirige a chiamare gli altri-Andiamo, vediamo cosa vuole Osav ora, non gli è bastato vederti sanguinante a terra.>> mi alzo dalla branda e raggiungo il mio amico, qualunque sia la prova sarò in grado di affrontarla. Arrivati al centro dell'accampamento seguiamo le solite istruzioni, dobbiamo rimanere dritti, in piedi ed in silenzio, uno di fianco all'altro. I miei compagni sono tranquilli, dopo tre mesi di addestramento insieme abbiamo semplicemente imparato ad ignorarci, del resto è inutile seminare le male lingue se la persona che hai davanti non è intenzionata a raccoglierle. Inoltre, dopo la terza settimana eravamo talmente stanchi che anche prendersi in giro era diventato un privilegio destinato a pochi eletti, quelli che avevano più fiato.
<<Signori..-Caleb è in piedi di fronte a noi, è arrivato nel tempo di un battito di ciglia, ci sono dieci gradi e lui si ostina a presentarsi alle lezioni senza maglietta, non che la visuale mi dispiaccia-oggi verrete sottoposti al secondo test dell'addestramento.- aveva parlato di questi test il primo giorno, quando il nostro entusiasmo era alle stelle ed il suo sotto terra, in quel momento niente ci sembrava impossibile ed avevamo dipinti dei sorrisi sui nostri visi, quasi come se volessimo sfidarlo. Ora, con dieci gradi, il cielo grigio e la nebbiolina che si sta alzando i ruoli si sono ribaltati. Lui è decisamente più contento di quanto non fosse il primo giorno, del resto se ci elimina tutti oggi potrà tornare alla sua vita. -Siete rimasti in nove, come ben sapete da questo addestramento ne usciranno solo cinque che andranno a costituire la seconda guardia reale...oggi in tre lasceranno l'accampamento, se qualcuno è già intenzionato ad andarsene può farlo.- il suo sguardo corre sui nostri corpi immobili, posso asserire con certezza che nemmeno Kane abbia respirato in questo frangente sotto gli occhi inquisitori di Caleb. Il generale si sofferma per una manciata di secondi a guardarmi e la mia trachea si chiude in un nodo rendendomi impossibile qualunque tipo di movimento polmonare, nemmeno uno spasmo mi è concesso. Poi quegli occhi si allontanano dalla mia figura, spostandosi sugli altri. E' compiaciuto credo, non so se dal fatto che nessuno di noi si sia mosso per dimostrare di tenere alla missione o perché siamo terrorizzati e non abbiamo il coraggio nemmeno di respirare senza il suo consenso.-Bene...-si volta, dandoci le spalle e quando torna a guardarci ha in mano due pesi, sono piccoli, peseranno forse due o tre chili l'uno -La prova è molto semplice, dovrete salire là sopra, arrivare in cima e rimanere attaccati al palo per più di trenta secondi- indica il palo dietro di sé, lo stesso a cui era legato Dan- il primo a riuscirci avrà l'immunità e potrà scegliere altri due compagni a cui concederla, per gli altri seguiranno dei combattimenti corpo a corpo. Chi vuole iniziare?-Kane si fa avanti spavaldo, con le spalle dritte si avvicina al palo, sta per darsi lo slancio per salire ma Osav lo ferma-Aspetta dovrai portare questi con te in cima, dopo che ti sarai dato lo slancio non potrai toccare terra fino alla fine della prova.>> alza due pesi da due chili l'uno.
Questi vanno legati intorno ai polsi e si muoveranno a pendolo per tutta la durata della prova, ostacolando il movimento. Kane non si fa scoraggiare, lega i pesi ai polsi ed inizia la scalata.
<<Se riesco a salire farò il tuo nome.- mi dice Li ed io annuisco semplicemente, conscia che se perderà lui finirò ai combattimenti -Non provarci nemmeno, risparmia le energie per i combattimenti chiaro?>> annuisco. Kane cade dopo poco, dall'altezza di meno di un metro, a lui si succedono Main, Tolin, Gio, mentre io guardo e cerco di capire se sia davvero una cosa fattibile oppure no. Dopo Gio prova Dan, per lui quattro chili non sono nulla, riesce a tirare su Li e me insieme. Infatti, è quello che arriva più in alto, a circa due metri e mezzo. Scivola anche lui e prende il suo posto Li. Osservo ogni movimento, Osav è abbastanza sadico ma non ci darebbe mai qualcosa di impossibile da affrontare. I pesi sono un ostacolo in più, oltre al tuo peso corporeo devi portarti su altri quattro chili.
La figura snella di Li sale, con qualche difficoltà, ma a due metri e mezzo anche le sue mani smettono di fare presa, cade anche lui con un sonoro tonfo sui sacchi che sono stati messi a terra per evitare di farci male. Deve esserci un modo, per forza.
<<Davvero deludente...mi aspettavo molto di più da parte tua..>> conclude Osav mentre Li si rialza. Il mio amico lascia i pesi a terra e qui la soluzione si palesa davanti ai miei occhi.
<<Provo io.>> dico di getto, tutti si voltano verso di me e trattengono una risata, compreso l'aiutante di Osav, Clark, un ragazzo di venticinque anni, la fotocopia di Caleb.
<<Tu? Ne sei sicuro?>> mi chiede Clark ed io annuisco. Se ho ragione andrà alla grande, altrimenti finirò con il sedere per terra, non è una grande novità.
STAI LEGGENDO
La guardia del re
Fantasy-Sei sicuro di quello che fai?- mi chiede con riluttanza, mi ha afferrato il braccio per evitare che io possa proseguire nella manovra. -Ti fidi di me?- si morde il labbro carnoso e mi guarda ancora titubante. -Sei il mio uomo migliore.- mi lascia i...