Althea pov's
Tenacia. Possiamo fare tutto se siamo abbastanza convinti di riuscirci. Secondo qualcuno la nostra mente è capace di piegare la realtà a proprio piacimento, siamo noi che nei secoli abbiamo perso l'abilità di farlo.
Oggi alla fine dei due combattimenti, ho avuto la conferma di chi ci accompagnerà in quest'avventura. Oltre a Caleb, Clark, Dan e Li, si sono aggiunti al gruppo anche Tolin, un ragazzo dalla carnagione scura, silenzioso, e Kane, con mio grande dispiacere.
Il generale ha deciso di utilizzare con me il mutismo selettivo. Sono anche diventata trasparente a quanto pare, considerando che ha persino evitato di incrociare il mio sguardo, mentre Clark se la ride sotto i baffi per la situazione imbarazzante in cui si è andato a mettere il suo amico.
Sospiro, appena infastidita dal comportamento da ragazzino che sta usando con me il generale.
Il ricordo di stanotte mi ha scossa più del previsto. Sembrava di riviverlo, di sentire ancora sulla mia pelle quella stretta gelata.
Dopo i combattimenti ci hanno consegnato le divisi ufficiali, sono di un blu talmente scuro da sembrare nero, decisamente più cdi quelle dell'addestramento, il bordino di rifinitura è rosso come quello della divisa dei Sirase. Caleb non mi ha guardata quando mi ha consegnato la divisa, mentre io tenevo lo sguardo alto su di lui. Ho stretto la mano a Clark che ha continuato a sorridermi per tutto il tempo.
<<Tutto bene?- sobbalzo al suono della voce di Li -Scusa...sei pronto?>> annuisco e metto lo zaino in spalla. Ci aspettano almeno quattro settimane di cammino prima di arrivare alla foresta di Linton.
<<Ce l'abbiamo fatta.- si posiziona di fianco a me, gli afferro il polso prima di avvicinarci agli altri. Mi guarda confuso ed io mi mordo il labbro -Se non troveremo Alec, ne vivo ne morto...per me questa sarà comunque la fine...hai capito?>> lui sgrana gli occhi nocciola.
<<Al...ma che dici?>> mi afferra le spalle e mi scruta come se non fossi davvero io.
<<Andando avanti, non potrei nascondere comunque quello che sono...e non voglio finire nelle mani di un sovrano che mi tiene lì come soprammobile. Se mi vuoi davvero bene, non intrometterti. Chiaro?>> sta per ribattere, ma si avvicina Dan.
<<Ehilà...pronti?- passa lo sguardo da Li a me, un paio di volte. Li mi invia l'assenso attraverso il nostro canale -Che c'è? Avete discusso di nuovo? Sembrate cane e gatto a volte voi due.>> sorrido appena, ha usato le stesse identiche parole di mia madre. Addolcisco lo sguardo.
<<Niente di che...dovevamo finire di dirci un paio di cose...niente di grave. Andiamo, su giganti che mi ci vuole il doppio dei passi per starvi dietro.>> sorridenti raggiungiamo gli altri, mentre sento il peso di Li nell'anima.
'Dobbiamo parlare' mi sussurra contro i miei muri. 'Al, non mi chiudere fuori, dobbiamo parlare'. Sospiro appena, sentendo gli occhi di Caleb addosso.
'Non ora, stasera. Fa finta di niente, Osav ci osserva e non voglio dargli conferme. Se ieri mi ha sentita, è meglio evitare di fare ulteriori casini.' Torno a parlare con Dan. Il mio cavallo, insieme a quello di Tolin e quelli di Clark e Caleb portano il carro con le provviste. Questi primi due giorni procederemo in piano, poi ci divideremo, i cavalli con buona parte delle provviste continueranno con altri due Sirase in piano, mentre noi, per arrivare prima, proseguiremo su un percorso più impervio. Per poi ritrovarci alle gole di Fau, a metà tragitto.
Ora, una domanda sorge spontanea, perché prendere un percorso più impervio e dividerci, per poi aspettarci alle gole? Quando abbiamo posto il quesito a Clark, visto che Caleb a quanto pare ha le sue cose, ci ha risposto che siamo ancora tutti sotto addestramento, quindi devono vedere come ci comportiamo.
<<Quindi sei andato sulle montagne delle terre dell'Est?>> annuisco alla domanda di Tolin, ci siamo seduti intorno al falò per scaldarci.
<<Ma non sono piene di briganti?>> commenta Kane, Caleb ha teso l'orecchio per la nostra discussione.
<<Mio padre voleva che ci sapessimo orientare e difendere in tutte le situazioni. Ci ha portato in posti dove dovevamo dormire sugli alberi per evitare gli animali e i banditi.>> mi guardano sorpresi.
<<Un padre amorevole..>> commenta Kane, con estrema cattiveria. Li mi afferra un polso.
<<È grazie a lui se ora non mi lamento delle vesciche ai piedi, Kane.>> dieci minuti fa si è tolto gli scarponi sbuffando e lamentandosi delle ferite sui suoi piedi. Mi fulmina con lo sguardo, lo accetto, per nulla infastidita dalla cosa.
<<Non ho dovuto vincere nessuna prova d'immunità per essere qui...e non ho sacrificato nessuno dei miei amici per vincere una prova.>> Dan sta per intervenire, ben conscio dell'episodio a cui si riferisce.
<<Il mio gruppo adesso però è qui con me...il tuo è a casa. Sono consapevole di quello che so fare, come lo sono loro, come lo è Tolin...tu invece? Io so di poter contare su di loro...e non perché mi compro le amicizie come fai tu. Infine, vincere un'immunità significa saper usare il cervello, dote che se non erro è richiesta.>> Kane guarda Tolin furibondo.
<<Tu non dici niente?>> gli chiede incazzato nero.
<<Perché? Ha ragione.>> Clark se la ride sotto i baffi mentre Kane si infila nella sua tenda, bevo un sorso della mia acqua mentre incrocio lo sguardo di Caleb. La mascella scolpita è contratta, infastidito dalle mie parole. 'Non minare l'equilibrio del gruppo' un messaggio limpido e chiaro si posa come una carezza sui miei muri ed io lo guardo sorpresa. Sorride compiaciuto. 'Non solo tu sai entrare nella mente degli altri'.
Controllo ogni parte delle mie protezioni, sono tutte intatte, non c'è nemmeno il minimo segno di infrazione. Quindi, come ho fatto a sentirlo? Con Li è diverso, lui ed io ci conosciamo da anni e spesso lasciamo un canale aperto alla comunicazione.
L'unico pensiero che riesco a formulare è 'Sono nella merda' e più che un pensiero è una certezza.
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La guardia del re
Fantasy-Sei sicuro di quello che fai?- mi chiede con riluttanza, mi ha afferrato il braccio per evitare che io possa proseguire nella manovra. -Ti fidi di me?- si morde il labbro carnoso e mi guarda ancora titubante. -Sei il mio uomo migliore.- mi lascia i...