Capitolo 38

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Caleb pov's

Disinteresse. Da ieri notte, tra Althea e Li si è alzato un muro fatto di disinteresse ed incomprensione. Li è vicino a Tolin e Kane, mentre Althea rimane di fianco a Dan. 

Il gigante buono della compagnia ha provato ad intavolare alcune conversazioni, ma Kane non è dell'umore giusto, Tolin è da sempre il più silenzioso tra noi e non ha intensione di partecipare, gli unici che gli prestavano sempre ascolto, ovvero Althea e Li, sono in conflitto tra loro, quindi non hanno voglia di intervenire.

L'unico che prende parte di tanto in tanto è Clark, il mio amico sembra essersi messo segretamente d'accordo con il gigante per risollevare un po' gli animi.

Poco prima del passo però tutti si fermano, compreso il gigante buono, che ammutolisce. Alzo il capo di scatto, per capire l'origine di questo improvviso silenzio, e rimango senza parole anch'io.
Il villaggio che attendevamo con tanta impazienza, è di fronte a noi, ed è tristemente deserto.
Althea si abbassa e tocca il terreno, le sue dita esaminano la terra per qualche secondo e quando si rialza, si volta verso di me.

<<Sale...i Ramiz sono passati di qui.>> prendo un respiro profondo, probabilmente stanno evitando lo scontro diretto. Sanno bene che distruggendo i villaggi non avremmo modo di rifornirci, quindi anche se si arrivasse ad uno scontro diretto saremmo deboli e facili da conquistare.

<<Guardate nelle case se trovate qualcosa o qualcuno, i Ramiz non sono famosi per fare prigionieri.- al mio comando tutti annuiscono e si dividono in due gruppi, Kane, Tolin e Li da un lato, mentre Dan e Althea dall'altro. Il gigante è estremamente contrariato dalla scelta di Li, ma Al gli afferra il polso e gli fa cenno di seguirla. -Non mangiate, ne bevete nulla.>> concludo e loro iniziano l'ispezione, mentre Clark ed io rimaniamo di fianco ai cavalli e scortiamo le poche provviste in fondo al villaggio.

<<È impressionante...Caleb, non c'è nemmeno un corpo a terra, com'è possibile?>> scuoto il capo.

<<Potrebbero averli bruciati, spesso lo fanno.>> lui sospira ed incita il cavallo di Althea ad andare avanti. Dan ed Althea sono entrati nella penultima casa, mentre l'altro gruppo ha praticamente finito il proprio lato.

Neve si ferma improvvisamente e non vuole andare avanti, Dan esce dalla casa alla velocità della luce, bianco in volto.

<<Ge-generale, credo che dovresti entrare.>> annuisco.

<<Dov'è Al?>>

<<Dentro, abbiamo trovato un ragazzo..>> supero il gigante e raggiungo l'abitazione, tutto si è fermato ad alcuni giorni fa, la tavola è apparecchiata, il camino spento e pieno di cenere, un libro è aperto sul pavimento e sulla parete infondo, vedo due figure, Althea è inginocchiata di fianco al ragazzo, insanguinato a terra.

Mi avvicino ancora e noto che le ombre di Althea sono uscite prepotentemente, l'hanno avvolta, sembrano proteggerla, il ragazzo è completamente sfregiato sul viso e coperto di ferite che si intravedono dalla camicia lacerata. Ha gli occhi chiusi, mentre Althea è in fase di trance, gli occhi sgranati e di un blu talmente accesso da essere innaturale.

Stringe la mano del ragazzo e dopo alcuni secondi torna in sé, alcune lacrime le solcano il viso, la mascella si indurisce.

<<Corri nell'abbraccio di Adax, conta le stelle e torna ad essere una di loro. Necta ti aspetta.- si bacia due dita e le poggia sulla fronte di lui. -Sono arrivati tre giorni fa, hanno ucciso tutti, lui è stato risparmiato perché pensavano che stessimo arrivando.>> asciuga le lacrime con la manica della giacca.

<<Al..>>

<<Seppelliamolo, almeno lui.>> annuisco e la aiuto a portarlo fuori, Li guarda la sua amica per la prima volta da quando siamo ripartiti stamattina, e sul suo volto c'è un'espressione di dolore.
Inutile dire che questa scoperta ha tolto anche quel briciolo di buon umore che Dan era riuscito ad attivare.


Al passo di Heng siamo molto più guardinghi del solito, Althea e Clark hanno l'arco pronto all'uso con una freccia già incoccata. Camminano una in cima e l'altro infondo al gruppo. Procediamo nel silenzio più totale, cosicché possano riconoscere immediatamente un rumore diverso.

Il passo di Heng è una parte delle vecchie mura di cinta, si passa al di sopra di essa e successivamente, dopo sei chilometri di cammino, si arriva ad una collinetta artificiale, che va scesa per arrivare al punto dove ci accamperemo stanotte, ad alcuni metri dal fiume Tong. Un tempo il terreno intorno alla muraglia era completamente libero, almeno si dice così, era impossibile avvicinarsi senza essere avvistati. Ora è pieno di alberi.

Mi avvicino ad Althea, siamo arrivati praticamente alla fine, il lastricato su cui stiamo camminando è sconnesso in più punti, mentre io devo fare attenzione a dove metto i piedi, lei procede tranquillamente, come se avesse percorso questo luogo qualche centinaio di volte.

'Siamo arrivati alla fine, puoi stare tranquilla ora.' vedo le sue spalle rilassarsi per un secondo, ma con la stessa velocità si sposta davanti a Li e Kane, lancia la freccia verso un albero e sentiamo un tonfo. Clark l'ha raggiunta mentre lei incocca un'altra freccia.

Nessuno osa dire niente, mentre loro scrutano verso gli alberi. Restiamo immobili per dei secondi che sembrano interminabili.

'Mai abbassare la guardia.' queste sono le uniche parole che mi sussurra, mentre il legame si increspa.

Althea e Clark ci fanno segno di proseguire e non ce lo facciamo ripetere, il sole sta iniziando a prepararsi per salutare il cielo e noi dobbiamo trovare un luogo sicuro, prima che faccia buio.

Superato l'ultimo tratto, proseguiamo con il gruppo e ci accampiamo ad un paio di chilometri dalla collina.


Intorno al fuoco c'è ancora quel silenzio che ci portiamo dietro dal villaggio, Althea non ha detto una parola, nemmeno mentalmente, nonostante l'abbia infastidita un bel po'. Alla fine, dopo il terzo tentativo di conversazione ha alzato un muro all'interno del legame e da lì il silenzio mi ha avvolto di nuovo.

Althea e Clark stanno preparando altre frecce, aiutati da Kane e Tolin, Li sta pulendo la sua spada, mentre Dan si tortura le dita delle mani, è irrequieto seduto sul materassino. Sospira e alla fine si alza in piedi.

<<Adesso basta.- esordisce -So che non è una gita di campeggio e nemmeno una cosa di piacere, ma una missione paramilitare. Oggi siamo scampati da morte certa, cioè...siamo scampati per l'ennesima volta da morte certa e probabilmente non sarà nemmeno l'ultima. Quel villaggio è stato raso al suolo per colpa nostra, e noi stiamo in silenzio per una discussione del cazzo? Che diamine è successo ieri notte Al?- lei alza la testa verso il ragazzo, che non aveva mai manifestato così i propri sentimenti -Tu e Li siete la coppia di amici più affiatata che io conosca, che cosa c'è?>>

<<Hai pensato che magari non vogliono affrontarla di fronte a noi questa cosa?>> chiede Tolin, tutti ci voltiamo verso di lui, probabilmente è la frase più lunga che abbia mai detto di fronte al gruppo da quando è qui. Dan respira profondamente e si rimette seduto con un tonfo.

<<Okay, allora facciamo così...ognuno di noi dirà un segreto che rimarrà qui, senza giudizi, senza prese in giro, senza ripercussioni...se c'è qualcosa che non ci sta bene, lo diciamo e ne discutiamo. Dobbiamo vivere insieme un altro mese, per tornare indietro, ed una settimana ancora per arrivare alla foresta. Sarà giusto conoscerci.>> incredibilmente tutti annuiscono, concordi con Dan, tutti tranne Althea, che è ancora scioccata dal comportamento dell'amico.


Spazio autrice:

Heylà,

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Belle.

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