Althea pov's
La fatica. In questi anni sapevo di dover affrontare diverse sfide, a partire dall'iscrizione nella squadra di nuoto, per arrivare alla morte dei miei genitori, per mano di un assassino che ha sterminato la maggioranza del mio villaggio. Non parliamo poi della sparizione di mio fratello che è stata la ciliegina sulla torta di tutto questo casino. Ma mai mi sarei aspettata, mai, di ritrovarmi ad arrampicare come apri pista su una parete a strapiombo.
<<Vai Al.>> mi dice Li da sotto. La motivazione per cui sono stata mandata io? Semplice, sono la più bassa e la più leggera, se dovessi cadere mi hanno promesso di prendermi al volo. Voi ci credete? Io per niente.
Le mie mani cercano ogni appiglio possibile, nel frattempo devo infilare anche dei perni a cui agganciare la mia corda. Salgo e ad ogni piolo mi accerto che sia ben piantato prima di proseguire. Un passo alla volta, Althea, un passo alla volta. Nel frattempo mi chiedo cosa possa aver detto Sil a Caleb. Non pensavo si conoscessero, però vedere una faccia amica mi ha fatto bene, mi era persino tornato un barlume di buon umore...almeno fino a quando non ho scoperto che dovevo arrampicarmi.
Se ripenso a tutte le volte che mio padre ci ha letteralmente obbligati a seguirlo in queste avventure e a tutti gli sbuffi che ci tiravamo dietro Alec ed io, ora mi sembra di essere stata fin troppo poco attenta alle sue lezioni. Lì sapevo che qualunque cosa fosse successa lui sarebbe stato pronto a tirarmi su, o a prendermi al volo nel caso cadessi. Adesso, invece, so per certo che almeno uno dei miei compagni mi vorrebbe morta, Tolin si astiene dal commentare le mie azioni e probabilmente gli unici due che si impegnerebbero per salvarmi sarebbero Dan e Li. Dal momento che, dopo quella notte, Caleb mi parla a malapena, fatta eccezione per quel breve scambio mentale e Clark esegue ogni suo ordine.
Guardo su ancora una volta, aspettandomi di trovare altri lunghissimi e durissimi metri da scalare. Invece è finita, sono in cima. Fisso l'ultimo paletto, mi tiro su e fisso la seconda corda di sicurezza a cui si aggrapperà il prossimo per salire.
<<Al, Li inizia a salire, assicuratevi bene.>> guardo giù per un secondo e mi pento immediatamente della scelta, mi blocco e deglutisco a fatica. Controllando ancora il cavo.
<<Sì generale.>> mi fermo sul posto e lo vedo, Li mi segue senza il minimo sforzo, lo avverto di un paio di punti difficili, inizia la salita con molta più eleganza e sicurezza rispetto a me. Io tremavo ed ero terrorizzata all'idea di dover scalare dopo tanto tempo, lui no. Non ha paura, non trema, è deciso e sicuro. Una volta in cima gli batto il cinque, lo aiuto a sganciarsi e vediamo Caleb iniziare la salita.
A differenza di Li, però, quella del generale non è solo sicurezza, ma fierezza. Sa cosa fare, è stato addestrato per farlo ed in un tempo decisamente superiore al nostro. È veloce, lineare, non sbaglia un appiglio e questo mi fa capire perché lui è un Sirase e noi invece dei soldati semplici. Indossa la divisa ufficiale della congrega. Pantaloni e kimono neri, con delle rifiniture in rosso scarlatto, da piccola ero fermamente convinta che quel rosso fosse dato dal sangue delle persone che uccidono, invece è solo un colore, una delle tante simbologie di forza e compostezza presenti nel loro codice. Sotto a questo kimono c'è una maglia bianca, candida che mette in risalto i suoi muscoli, li stessi che mi sembra di sentire contrarsi per lo sforzo.
Distolgo lo sguardo dal suo abbigliamento e noto che si sta avvicinando ad una pietra levigata, alla quale prima avevo stupidamente affidato l'appiglio della mia mano. Se non fosse stato per i piedi ben saldi sulle sporgenze inferiori sarei caduta rovinosamente al suolo.
<<Generale quella pietra è..>> provo ad avvertirlo, lui alza la testa verso di me, visibilmente infastidito dalla mia intrusione nella sua concentrazione.
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La guardia del re
Fantasy-Sei sicuro di quello che fai?- mi chiede con riluttanza, mi ha afferrato il braccio per evitare che io possa proseguire nella manovra. -Ti fidi di me?- si morde il labbro carnoso e mi guarda ancora titubante. -Sei il mio uomo migliore.- mi lascia i...