Capitolo 15

855 60 44
                                    

Althea pov's
Soddisfazione. Non avevo mai provato questo sentimento con l'utilizzo dei miei poteri, anzi, nel novanta percento dei casi mi sentivo tremendamente in colpa per essere entrata, anche accidentalmente, nella mente di qualcuno.

Stavolta, ho chiesto il permesso, ma ho controllato completamente un altro corpo, avevo il corpo di Li in mano, mi sarebbe bastato stringere un po' di più per creare un disastro, eppure non mi sento in colpa, non sento di aver fatto una cosa sbagliata.

Faccio cessare lo scorrere dell'acqua e strizzo i capelli per togliere il fluido in eccesso, guardo il mio corpo nudo e sorrido notando i muscoli che si stanno definendo e sviluppando.

<<Tu..tu sei...>> inizia Li una volta che esco dalla doccia, ho approfittato degli allenamenti extra di questo pomeriggio per i perdenti della sfida.

<<Attento a quello che dici.>> gli rispondo mentre mi avvolgo nell'asciugamano, non sono psicologicamente pronta a stringere di nuovo le fasciature intorno al seno, penso mentre mi avvolgo nell'asciugamano.

<<Hai idea di quello che hai rischiato oggi? Ancora ti si vedono le fiamme d'ombra.>> sento le ombre fredde uscirmi dalla pelle, quelle lingue di ombra fumosa mi hanno sempre infastidita, da piccola lo definivo il mio piccolo effetto collaterale.

<<È quasi notte Li, nessuno le vedrà.>> si volta per qualche secondo, fa schioccare la lingua sul palato, per poi tornare a guardare fuori.

<<Oggi abbiamo rischiato troppo. Vincere così, non ci porterà da nessuna parte, se ti fanno fuori non sarai utile al gruppo né ad Alec.>> stringo il seno nelle fasciature, mi vesto sotto al suo sguardo, ho infilato la parte superiore della divisa, ormai non c'è più pericolo che gli altri mi scoprano.

<<Preferivi spogliarti o farmi spogliare davanti agli altri? Ti vorrei far notare che ci sarebbero due cosucce che avrebbero visto.>> indico all'altezza del petto, ho schermato il perimetro delle docce, così che nessuno fuori possa sentirci.

<<Sicuramente sarebbero piaciute a tutti...cioè, quasi..- gli lancio l'asciugamano bagnato che lui prende al volo, sorride per qualche secondo, per poi tornare serio all'istante -Al, sul serio.>> annuisco.

<<Non li utilizzerò di nuovo, ma oggi, essere quello che sono si è dimostrato utile. Ora, manteniamo un profilo basso, come sempre e riprendiamo le nostre vite.>> lego di nuovo i capelli, infilo gli anfibi ed esco fuori insieme a lui. Facendo ben attenzione a non scivolare sui gradini di pietra lucida.

La divisa blu scuro è calda e larga, riesce a nascondere quelle curve per cui venivo presa in giro da bambina.

<<Per la questione rossa...come fai?>> mi chiede ed io sospiro, se ne è preoccupato con molta calma.

<<Prendo delle erbe per evitarla, sarà solo per questo periodo.>> annuisce, sapendo che rimproverarmi in questo momento è completamente inutile.

<<Questi sono cani...fiuterebbero una femmina in calore lontano chilometri.>> trattengo una risata per il modo in cui si riferisce agli altri maschi del gruppo. Mi fa sorridere il pensiero che lui non si renda davvero conto che fisicamente è come loro. Scuote appena la testa e mi guarda non capendo l'ondata di divertimento che mi ha smosso il viso.

<<Ho disperatamente bisogno di dormire.- dico stiracchiandomi -Credo che stasera andrò dritto nel mio sacco a pelo.>>

<<Come? Non vuoi vedere lo striptease di stasera.>> improvvisa un movimento sexy ed io alzo un sopracciglio in risposta.

<<Come se non li avessimo già visti nudi almeno una decina di volte. Oleg praticamente gira nudo dal primo giorno, quella punizione era indirizzata a me.>> trattiene una risata, nel pomeriggio ci siamo allenati e prima che finissero il loro allenamento ci siamo fatti una doccia. Dan per primo, poi Li ed io. Il nostro gigante buono ci ha lasciato soli, così siamo potuti tornare al nostro originale e perfetto equilibrio.

La guardia del reDove le storie prendono vita. Scoprilo ora