3 Ottobre 2022

275 32 3
                                    

3. I can't explain and I won't even try

Ship: Sterek

***



Derek è dietro quel tavolo a braccia incrociate: ha gli occhi bassi ma sente chiaramente lo sguardo di Stiles su di sé mentre il suo collega continua a fargli domande su domande a cui non risponderà mai. "Molto bene. Se questa è la tua idea di collaborazione una notte in cella potrebbe farti cambiare idea. Stilinski, portalo tu!"

Derek sente Stiles sobbalzare e avvicinarglisi titubante. Ma Derek non si muove, non ha la minima intenzione di creargli problemi, che è anche il motivo per cui si è lasciato arrestare. L'unico motivo per cui si è lasciato arrestare. Ma non deve dare alcuna spiegazione, specialmente non a lui. Stiles però è pensieroso, totalmente diverso dal ragazzino logorroico che aveva abbandonato anni prima. Quel silenzio teso gli pesa sulle spalle più di quell'assurda situazione in cui si è cacciato. "Non avrei mai pensato di dirlo" dice spezzandolo.

Stiles sembra destarsi dai suoi pensieri. "Cosa?"

"Parla."

Stiles apre la porta della cella e lo fa entrare. Dovrebbe chiuderla ma non lo fa come se fosse consapevole che Derek non ha intenzione di fuggire. "Non riesco a capire perché sei qui."

"Perché mi avete arrestato?"

Stiles solleva l'angolo della bocca in quel mezzo sorriso che ha sempre infastidito Derek. "Non raccontarmi palle. Volevi farti arrestare o non ti avremmo mai preso. È per causa mia, vero?"

Colpito e affondato. Ma Derek continua a non voler dare spiegazioni nemmeno a se stesso. Ha solo seguito l'istinto. "Devi andartene" gli dice solamente.

Stiles lo ascolta se ne va.



È notte e tutto è silenzioso, troppo: i sensi di Derek sono all'erta, il suo lupo è pronto a scattare come se sapesse che qualcosa sta per succedere. E, infatti, succede tutto in un attimo: la sirena antincendio, il fumo, il buio, le urla e il panico. Per un momento a Derek sembra di rivivere i suoi peggiori incubi ma la serratura che scatta lo distoglie dai pericolosi ricordi in cui stava cadendo. "Forza, Sourwolf, da questa parte."

"Stiles?"

"Ti sembra questo il momento di cominciare a parlare? Taci e corri."

Derek segue Stiles e ben presto si trovano nei sotterranei della centrale. Stiles è evidentemente affaticato, probabilmente sull'orlo del collasso ma non sembra volersi fermare. Derek non sente rumori provenire da dietro di loro e si ferma prendendolo per un braccio. "Siamo al sicuro" gli dice.

"Non lo sarai fino a quando non sarai lontano da qua."

"Fuori ci sarà il caos. Non è meglio aspettare che se ne vadano tutti?"

Stiles alza gli occhi esasperati. "E cosa credi succederà quando la situazione si sarà calmata e si accorgeranno della tua scomparsa?"

"Cosa ti succederà quando si accorgeranno che sei stato tu a liberarmi?"

Stiles pianta gli occhi nei suoi con una sicurezza che Derek non gli ha mai visto prima. "Se scappi adesso e io torno da loro prima che tutto finisca non sospetteranno nulla. So come evitare le telecamere e prima di entrare nel corridoio mi sono assicurato che la luce fosse saltata."

"Perché?"

Stiles perde improvvisamente tutta la sua sicurezza. "Non lo so. Probabilmente perché sono idiota."

Derek sente la sua confusione e molto altro. Assorbe tutti quei sentimenti e, mentre il Derek di anni prima sarebbe fuggito, ora non può fare a meno di stringerlo tra le braccia. "Non sei idiota. Sei semplicemente tu."

Sente Stiles tirare su con il naso. "Mi stai facendo un complimento?"

"Forse?"

"Lo so che ti sei fatto arrestare per me, per evitare che scoprissero del nostro legame e che mi ritenessero una spia."

"E non avresti dovuto fare tutto questo. In qualche modo me la sarei cavata."

"Me la caverò anche io, tranquillo."

Derek gli accarezza una guancia. "Non riesco ad essere tranquillo quando si tratta di te."

"È per questo che te ne sei andato?"

Più o meno. La cosa è molto più complessa di così e Derek non crede di riuscire a spiegarla e nemmeno vuole provarci. "Non è stata colpa tua."

Stiles sorride appena. "Mi prometti che resterai al sicuro e non farai altre cazzate?"

"Riuscirai davvero a cavartela?"

"Non ti preoccupare. Tra qualche settimana dovrei ottenere un trasferimento e andarmene da qui."

"Posso venire con te?" gli domanda Derek anche se si rende immediatamente conto che sarebbe una cazzata enorme.

Eppure Stiles sembra solo stupito e... felice. Nonostante il buio lo vede arrossire. "Come posso trovarti per farti sapere dove mi trasferiranno?"

"Mi farò trovare io."

"Okay, mi fido."

E Derek è tutto quello che gli basta sapere. "È meglio se vado. Tu torna dai tuoi colleghi, okay?"

"O-okay" dice Stiles senza però dare l'impressione di volersi muovere.

È Derek ad avvicinarsi a lui, prendergli i fianchi e baciarlo piano. Sente Stiles trattenere il fiato per un momento prima di rispondere a quel bacio. Si staccano poco dopo. "E questo cos'era?" gli domanda Stiles.

"Volevi darmelo esattamente come lo volevi la notte che me ne sono andato da Beacon Hills. Esattamente come lo volevo io. Allora non ho avuto il coraggio di venirti incontro."

"Ora sì."

Derek sorride passandogli una mano tra i capelli. "Ci vediamo, ragazzino" gli dice prima di correre via.

Neon Signes - Writober 2022Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora