8 Ottobre 2022

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8. Forget the maps... Follow the instinct
(Dimentica la mappa... Segui l'istinto)

Ship: Sterek

***



Stiles non aveva la più pallida idea di dove fosse finito: era in mezzo al nulla, senza connessione, in una foresta sconosciuto, da solo e incapace di leggere quella mappa. E, ancora una volta, è tutta colpa di Scott. Si erano ritrovati a lavorare nella stessa città, lontano da Beacon Hills ma in un posto non troppo movimentato: potevano dire che quel luogo un po' la ricordava ma non vi era la costante presenza di sovrannaturale. Scott aveva aperto il suo studio da veterinario mentre Stiles era diventato il nuovo sceriffo del paese. Tutto era molto tranquillo al punto che spesso Stiles dava una mano nei compiti più disparati. Come quella volta che si è offerto di andare a verificare una segnalazione arrivata riguardo uno strano animale. Probabilmente non è nulla considerato che la chiamata è arrivata da Albert, l'alcolizzato del paese. Scott gli ha dato comunque del tranquillante e Stiles si è perso cercando il luogo dell'avvistamento. Sospira per l'ennesima volta accartocciando la cartina e buttandola sul sedile del passeggero: è bloccato su quella strada e non può proseguire ne fare manovra per girarsi e tornare indietro. Scende dalla macchina, infila lo zaino sulle spalle e si mette a camminare a caso sperando di trovare un posto dove il telefono prenda. Sta camminando da un po' quando con la coda dell'occhio vede un'ombra. Si gira e raggiunge l'albero per non trovarci nulla dietro: beve un po' d'acqua dando la colpa al caldo. Poco dopo gli sembra di nuovo di vedere qualcosa, ripete i movimenti della volta prima ma niente. La terza volta Stiles ne è più che certo, ci è stato attento. Decide di fare finta di nulla, scivola dietro un masso di rocce e si ferma ad aspettare. Trattiene il fiato quando gli passa in fianco un enorme lupo nero. "Porca vacca" esclama facendosi sentire.

L'animale si volta verso di lui facendo brillare gli occhi di rosso. "PORCA VACCA" urla di nuovo.

Stiles è sul punto di scappare ma si accorge che il lupo non sembra intenzionato ad aggredirlo, anzi: il ragazzo lo osserva meglio e nota che ha qualcosa che non va alla zampa. Istintivamente allunga la mano verso di lui. "Posso vederla?" chiede.

Il lupo esita un momento per poi appoggiare la zampa sul palmo teso di Stiles. "Sembra ci sia qualcosa di conficcato, tipo una scheggia o un sasso. Posso provare ad estrartelo?" domanda sicuro di essere compreso.

Non riceve alcuna risposta ma l'animale non si sposta quindi Stiles si toglie lo zaino dalle spalle ed estrae il kit del pronto soccorso. Il lupo segue ogni suo movimento con attenzione e aspetta pazientemente che Stiles lo aiuti: il ragazzo gli pulisce la zampa per poi prendere una pinzetta e, con quanta più delicatezza possibile, estrargli quella che ha tutta l'aria di essere una grossa scheggia di legno. È sul punto di disinfettargli la ferita quando succede: il corpo del lupo comincia a mutare prendendo sembianze umane troppo simili a quelle di Derek. Simile e decisamente nudo. Stiles pensa potrebbe venirgli una sincope mentre non riesce a staccare gli occhi dal corpo dell'altro. "Der?" sussurra a stento.

"Sono di nuovo umano" dice guardandosi le mani.

"E nudo."

Derek ridacchia. "Dall'odore che emani non si direbbe ti dispiaccia."

Stiles si sente sul punto di andare a fuoco. "Compari dopo anni in cui non ti sei più fatto sentire, ti presenti ancora bellissimo e nudo e pretendi che resti indifferente?"

"Noto che nonostante tu sia cresciuto non hai ancora attivato il filtro bocca-cervello."

"Mi trovi cresciuto?"

Derek sbuffa una risata. "Sì. E anche molto bene."

Stiles arrossisce. "Davvero?"

"Sì, davvero."

"Quindi accetti un mio invito a cena? Devi spiegarmi perché eri un lupo e, soprattutto, perché sei qua. Ti è successo qualcosa? Sei nei guai, vero?"

Derek alza gli occhi al cielo. "Sono venuto qua per te. Ho avuto una piccola discussione con una strega che mi ha conficcato quella cosa nella zampa impedendomi di tornare da te. E sì, accetto il tuo invito."

Stiles è stordito da quel fiume di parole: crede di non aver mai sentito Derek parlare così tanto e nemmeno sorridere così spesso. Sembra così diverso e... sereno. "Perché?"

"Sono tornato ad essere un Alpha e ho necessità di formare un branco partendo dal mio compagno."

"E io sono..."

"Lo sei sempre stato."

"Oh, okay, okay. Allora sai cosa faremo? Ora ti vestirai, non perché non mi dispiaccia ma perché altrimenti mi distraggo, mi aiuti a ritrovare la macchina e a girarmi e vieni con me che ho bisogno di qualcosa di forte che non siano i tuoi muscoli per immagazzinare tutte queste informazioni."

"E se non avessi vestiti con me?"

"Ho qualcosa in macchina. Ma non garantisco di arrivarci alla macchina senza toccarti. O guardarti. O leccarti. O fare tutte queste cose assieme."

Derek ride. "Correrò il rischio. Andiamo, ragazzino?"

Stiles guarda la schiena e il sedere nudo di Derek, si lecca le labbra prima di alzarsi in piedi e seguire il mannaro.

Neon Signes - Writober 2022Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora