5 Ottobre 2022

242 14 3
                                    

5. Sinners (peccatori)

Ship: Blahmood

***



Riccardo si tappa la bocca per non urlare, le spinte di Alessandro sempre più violente dentro di lui. È un peccatore, un fottuto peccatore e lo sa, ma proprio non riesce a farne a meno: ama Alessandro, il modo in cui lo fa sentire, il modo in cui lo guarda, lo bacia e lo tocca. Ma non può averlo come vuole, non possono essere ciò che potrebbero essere perché lui è un fottuto codardo e ha troppa paura di perdere tutto quello che si è guadagnato in quei mesi. Anche le persone che seguono la sua carriera concordono con quel pensiero e Riccardo non vuole rinunciare alla sua attuale vita. Si accontenta di quei momenti che riescono a ritagliarsi anche se fa male come ogni primo affondo di Alessandro durante i loro amplessi. E si sente una merda ma non riesce a farne a meno.



Alessandro si spinge dentro il corpo di Riccardo senza la minima delicatezza: vuole che senta ogni suo centimetro e che continui a sentirli anche nei giorni seguenti. Sa che non dovrebbe fare così, che il ragazzo è stato chiaro e che è stato lui ad accettare quelle condizioni. Ma non riesce a fare pace con se stesso. Nonostante lui sia libero si sente ugualmente un traditore, un peccatore: certo non manca di rispetto a nessuno se non a se stesso. Si era ripromesso centinaia di volte che non si sarebbe più messo con qualcuno che non riusciva ad accettare chi fosse per poi finire ad innamorarsi di un ragazzino molto più giovane di lui, con una carriera appena avviata e spaventato a morte da quello che ha scoperto essere. E Ale lo capisce, lo capisce davvero. Ma si sta distruggendo e non va bene. Eppure non riesce a dirgli di no, lo desidera ogni volta che lo vede. Si accontenta di quei momenti che riescono a ritagliarsi anche se fa male come ogni primo suo affondo durante i loro amplessi. E si sente una merda ma non riesce a farne a meno.



Riccardo viene sporcando lo specchio davanti a lui, Alessandro lo segue subito dopo appoggiando la fronte sulla spalla di Riccardo prendendo fiato. Si stacca con delicatezza dal corpo caldo, gli lascia un bacio sulla pelle sudata e gli passa la maglia. Riccardo ringrazia sottovoce, gli occhi bassi. Alessandro conosce perfettamente ogni pensiero che in quel momento gli sta attraversando la mente perché sono uguali ai suoi. Sarebbe tutto più semplice se riuscisse ad alleggerirlo, se riuscisse a dirgli che è finita, che è inutile andare avanti a farsi male così. Ma non ci riesce. Lo prende per la vita e lo bacia con passione, come se non avessero appena fatto l'amore ma dovessero ancora cominciare. Riccardo ricambia docile, aggrappandosi disperatamente alle sue spalle. "Dobbiamo andare" gli dice accarezzandogli i capelli.

"Vorrei poter stare qui per sempre."

"In un bagno?" sdrammatizza Alessandro.

"Andrebbe bene se fossimo solo io e te."

È quello il problema, lo è sempre stato e probabilmente lo sarà sempre. Alessandro si sforza di sorridere. "Domani finirai il tour e avremo un po' più di tempo libero. Magari riusciremo a ritagliarci qualche giorno solo per noi. Magari a Parigi."

"Magari..."

Alessandro capisce che non ci saranno giorni per loro ma va bene così, deve andargli bene così se non vuole perderlo. Manda giù il nodo alla gola e caccia indietro le lacrime che minacciano di scendere. "Allora ci sentiamo" dice mettendo la mano sulla maniglia.

Riccardo si lancia verso di lui e lo bacia di nuovo in modo così disperato e così suo da riuscire a far dimenticare ad Alessandro ogni cosa, anche il suo dolore. "Dobbiamo ancora festeggiare come si deve il tuo compleanno, vecchietto."

"Hai in mente qualcosa?"

"Forse. Vedi di tenere il telefono a portata di mano" dice prima di uscire dal bagno.

Alessandro aspetta qualche secondo prima di seguirlo. Entrano nella stanza piena di gente a poca distanza uno dall'altro. Amanti. Traditori. Felici?

Neon Signes - Writober 2022Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora