28 Ottobre 2022

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28. Everything is connected
(Tutto è connesso)

Ship: Sterek

***

Dolore. Stiles si sveglia nel cuore della notte urlando di dolore. Sente come se ogni osso gli si fosse spezzato di colpo, il cuore gli batte talmente velocemente al punto da arrivare a pensare che gli esca dal petto. Urla con tutto il fiato che ha in gola: Noah spalanca la porta ed entra di corsa in camera sua trovandolo a contorcersi tra le lenzuola. "Figliolo, cosa ti sta succedendo?"

Stiles vorrebbe davvero spiegarglielo ma non ne ha la più pallida idea, il dolore talmente intenso da non riuscire nemmeno a parlare. "Fa-fa male."

"Cosa? Cosa ti fa male?"

"Tutto."

Noah toglie le coperte e ispeziona il corpo del figlio senza però trovare nulla. "Non sembra ci sia niente di anomalo. Che avete combinato tu e Scott?"

Un formicolio attraversa il corpo di Stiles e il dolore sembra calmarsi. "Io niente. Scott... non lo so."

Un dubbio assale Stiles che si allunga verso il cellulare e fa partire una chiamata. Nessuna risposta. Riprova e riprova fino a quando l'amico risponde. "Fratello non è un buon momento."

"Che cazzo hai fatto? Stai bene, vero?"

Scott deve aver intuito qualcosa dal tono di voce di Stiles perché comincia ad agitarsi. "Come fai a sapere che non sono a casa? Cosa ti è successo?"

"Io... stavo dormendo e mi sono svegliato di colpo quando ho avuto la sensazione che tutte le ossa mi si rompessero" spiega.

"Ora come stai?"

"Bene anche se ho addosso una sensazione strana."

"Da quando scopi con Derek?"

Un brivido decisamente diverso da quello di prima percorre il corpo di Stiles. "Come fai...?"

"Io lo ammazzo. Ma prima credo che debba venire da te a dirti una cosa."

"Scott?"

"Domani mattina è lì. Forse" dice Scott prima di riattaccare.

Stiles guarda confuso suo padre sperando anche che non abbia sentito l'ultima parte della conversazione. "Tu e Derek?"

Ovviamente Stiles e la sfiga sono una cosa sola! Stiles sospira abbassando lo sguardo. Si gratta il retro del collo. "Non so nemmeno io com'è successo. In realtà non so nemmeno come possiamo definirci sempre se possiamo definirci."

"Ti tratta bene?"

"Sì. Ho conosciuto una parte di lui molto diversa da quella che mostra."

"E sei felice?"

"Sì."

"Credo di non dover sapere altro. Anche se Scott pensa ci sia qualcosa che devi sapere e probabilmente anche io."

"Non ho davvero idea di cosa parli."

"Lo scoprirai. Domani mattina vado a lavoro presto. Vi lascio la colazione in cucina."

Stiles abbraccia suo padre. "Grazie" dice. E non si riferisce alla colazione.

Stiles nonostante l'agitazione crolla sfinito e si sveglia che il sole è alto e Derek è seduto sulla sedia in fianco al letto. Stiles non se ne stupisce. Sorride allungando una mano. "Buongiorno. Vieni qua?"

"Dobbiamo parlare."

"Lo so. Però prima ho bisogno di abbracciarti."

Derek si sistema nel letto di Stiles permettendo al ragazzo di stendersi sopra di lui e sfregare il naso nel collo del mannaro. "Ha tentato davvero di ammazzarti?"

"Diciamo che ha provato ad approfittare delle mie condizioni ma non gli è andata molto bene."

"Gli hai fatto tanto male?"

"È già guarito."

"Bene."

"Stiles..."

"Prima che tu dica qualsiasi cosa sappi che non sono spaventato e nemmeno preoccupato."

"E perché odori di ansia?"

"Ho paura che tu mi voglia lasciare per qualche stupida paranoia che ti stai facendo."

Derek sospira. "Anche se lo volessi, non sarebbe così semplice."

Stiles si puntella sui gomiti per poterlo guardare in faccia. "Perché?"

Derek distoglie lo sguardo da lui. "L'ultima volta che abbiamo fatto l'amore ho perso il controllo e ti ho inavvertitamente marchiato" sussurra.

Stiles resta senza parole e non sa bene come sentirsi, un vortice di pensieri ad affollargli il cervello. Derek lo osserva di sottecchi. "A cosa stai pensando?" trova il coraggio di chiedergli.

"Davvero abbiamo fatto l'amore?"

Derek alza gli occhi al cielo. "Ti ho appena confessato di aver perso il controllo e averti marchiato e tu ti soffermi su quello."

"Io... sono felice, okay. Perché non credevo di poterti piacere così tanto. E non mi interessa se hai perso il controllo perché il tuo lupo non mi fa paura. Per il marchio invece ho bisogno di un pò di tempo per capire cosa comporta però okay. A parte il fatto che dovrai stare più attento perché non è stato piacevole il risveglio di stanotte. E sto straparlando perché ho così tante cose che mi frullano per la testa che non so bene cosa dire."

Derek gli accarezza la guancia. "Davvero non sei arrabbiato?"

"So che dovrei ma no, non lo sono. So che sei spaventato e ti senti in colpa per chissà quale motivo. È per questo che non me lo hai detto subito, vero?"

"Speravo di avere più tempo prima che il legame si formasse e trovare tutte le informazioni necessarie per poterti spiegare bene cosa stava succedendo."

Stiles intreccia le dita con quelle di Derek. "Capiremo insieme quello che sta succedendo. Va bene?"

Derek sorride. "Va bene. Cosa ne dici se facciamo colazione e poi cominciamo le ricerche?"

"Cosa ne dici se prima mi svegli come si deve e poi facciamo tutto il reso?" ribatte ammiccando Stiles.

Derek non risponde, sbuffa una risata e lo bacia.

Neon Signes - Writober 2022Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora