Il giorno era arrivato. Sono le 6 del mattino e la mia sveglia sarebbe suonata solo tra mezz'ora, ma ero troppo entusiasta per stare un altro minuto nel letto. Oggi sarei partita per l'Australia, per il mio primo GP come ingegnere strategico dell'Alpha Tauri. Sognavo questo giorno da quando avevo 15 anni e oggi sarebbe stato l'inizio della mia nuova avventura, di una nuova vita tra un circuito e un altro.
Dopo 7 anni di studio ero finalmente riuscita ad avere un posto in formula 1, in una scuderia che mi piaceva tantissimo e che tra l'altro si trovava non poco lontano da dove abitavo io. Avevo mandato il mio curriculum a tutte le scuderie, sperando in un'ottima riposta dalla Ferrari, ma l'unica disposta ad ospitarmi era l'Alpha Tauri e senza pensarci due volte, accettai.
Ero l'ingegnere di Pierre Gasly, un pilota francese che avevo conosciuto alla cena di inizio anno a Faenza. Non parlammo molto, avrei voluto che ci conoscessimo, dato che avremmo dovuto condividere la maggior parte del tempo insieme, fra strategie, meeting e briefing. In realtà quella sera era stato molto taciturno, si era presentato e congratulato con me per il mio nuovo lavoro, ma niente di più e niente di meno. Ci rimasi un po' male, ma sapevo che avrei avuto altre occasioni per conoscerlo e creare un ottimo duo insieme.
Mi feci una doccia veloce e indossai la maglietta del team con dei pantaloni bianchi della tuta, dato che avrei dovuto fare un viaggio di 24h per arrivare a Melbourne. Il team partiva la domenica, per arrivare il lunedì e fare un briefing tra gli ingegneri. Pierre e Yuki sarebbero arrivati il martedì sera, avendo un aereo proprio e impegni vari a Milano.
Feci una colazione veloce, riempii la valigia con le ultime cose rimaste fuori e la chiusi, pronta a dirigermi all'aeroporto. Lì mi aspettavano Jack e Valentina, due ragazzi che avevo conosciuto alla cena e che lavoravano nel team da due anni. Erano stati molto dolci con me e subito abbiamo iniziato a scriverci su iMessage e ad organizzarci insieme per la partenza.
Jack era un meccanico, front man per le gomme posteriori della monoposto, infatti è molto palestrato e forte, nonché incaricato di portare l'enorme valigia di Valentina, un hospitality manager della scuderia, che si occupava delle visite e dell'accoglienza dei vari ospiti presenti nel paddock e soprattutto degli sponsor. Valentina era proprio socievole, capace di far parlare anche il più timido del mondo, proprio per questo era perfetta nel suo lavoro.
"Guarda un po' chi si rivede, la nostra stratega preferita! Hai fatto colazione? Io sto morendo dalla fame, andiamo subito a fare il check-in e poi ci fermiamo al bar"
"Buongiorno anche a te Valentina" dissi abbracciandola e salutando Jack con la mano mentre era occupato a parlare a telefono. "Si ho fatto colazione, ma mi andrebbe un bel cornetto lo stesso."
"Alya! È Pierre, vuole parlare con te." Mi urla Jack da lontano.
Vi starete chiedendo che razza di nome io abbia, beh Alya è un nome arabo che significa "celeste", nome scelto da mia mamma, profondamente innamorata della cultura araba e tra l'altro nome scelto per i miei occhi celesti come il mare.
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Box box// Pierre Gasly
FanfictionAlya è un ingegnere strategico, appena arrivata in formula 1, pronta ad affiancare l'affascinante pilota francese Pierre Gasly. Lei è determinata e pronta a mettere in gioco tutte le sue carte per dimostrare quanto valga e perché si merita quel pos...