Box box// Pierre Gasly

Alya week

Pierre's POV

Erano settimane che pensavo ad organizzare il compleanno di Alya.

Mesi fa avevo scoperto che il suo compleanno avrebbe coinciso con il weekend del Gp di Francia, quindi avevo un vantaggio in più per organizzarle una fantastica festa di compleanno.

E anche qualche sorpresina.

Dopo l'incidente, quest'attività aveva pienamente occupato le mie giornate e i miei pensieri.
Trovandomi a casa mia, conoscevo bar, ristoranti, discoteche e hotel perfetti per la festeggiata, la quale non era al corrente che il sottoscritto conosceva bene la data della sua nascita.

Il suo compleanno coincide con il venerdì delle prove libere, quindi è praticamente impossibile organizzare una serata in discoteca, se il giorno dopo avremmo avuto del lavoro da svolgere e le qualifiche da disputare, soprattutto dopo il weekend scorso.

Quindi avevo deciso di spostare la festa alla domenica sera, un'occasione per festeggiare non solo il suo compleanno, ma anche il vincitore del GP, ovvero io.

O almeno speravo sarei stato io.

Ovviamente mica potevo aspettare fino alla domenica per festeggiare?

Assolutamente no.

Avevo in tasca dei jolly da giocare, delle soprese da organizzare e soprattutto dei scherzi da farle.

Questo sarebbe stato "l'Alya week", la settimana del mio stratega preferito.

Avevo pensato a tutto. Alla torta di compleanno, ai cappellini da distribuire al team per la sua festicciola a sorpresa, le candeline e anche ai coriandoli.

I festeggiamenti sarebbero iniziati giovedì.

E qui c'è il bello, perché proprio giovedì?

Da buon cittadino francese, ma soprattutto da affascinante e talentuoso pilota di F1, avrei dovuto partecipare alla premiazione per l'assegnazione del Pallone d'oro.

Io e Esteban Ocon, i due piloti francesi della griglia, avremmo dovuto consegnare questo giovedì,  il pallone d'oro al miglior calciatore di quest'anno.

L'evento si svolgerà a Parigi e ovviamente, quale occasione migliore per invitare Alya e iniziare i festeggiamenti direttamente a mezzanotte.

Beh, il mio piano era perfetto. Peccato che lei non sapesse ancora di doversi preparare ad un evento di gala a soli due giorni di distanza.

Per un uomo è facile trovare il vestito e prepararsi in così poco tempo, ma per una donna?

Non credo che questa opzione sia possibile, ma mai dire mai.

So per certo che Alya mi può stupire e poi, se le lancio una sfida, è capace di essere pronta per il galà esattamente un giorno in anticipo.

Conosco il mio pollo ormai.

Essendo martedì, nessuno del team è ancora al circuito, ad eccezione dello staff che si occupa del montaggio dei box e della motorhome.

Quindi avrei dovuto invitarla direttamente via telefonica, un grosso vantaggio, così non avrebbe avuto la possibilità di picchiarmi, ma un grosso svantaggio perché senza un contatto visivo non avrei potuto convincerla al 100% a partecipare con me all'evento.

Non poteva non cedere al mio fascino.
Fino ad adesso non ci era riuscita, in parte.

La chiamai senza pensarci due volte e lei mi rispose poco dopo.

"Dimmi" disse, mentre in sottofondo sentivo della musica.

"Sei impegnata?"

"No, stavo solo lavando casa. Lo faccio sempre con la musica alta. Dimmi." Presi un bel respiro e sganciai la bomba.