Guasto d'amore

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Alya's POV

La cazzata dell'anno l'avevo appena fatta.

Avevo detto a Pierre e a Fabio che ero impegnata, ma non mi ero presa il lusso di inventare un nome qualsiasi, nono. Avevo detto il nome dell'ultimo uomo che avrei dovuto dire in assoluto. L'avversario in pista del mio pilota, colui che avremmo dovuto battere, il migliore amico del francese.

Avevo detto di essere impegnata con Charles Leclerc.

La bugia più grande e stupida del secolo.

La mia fantasia era davvero limitata a questo punto, non c'erano spiegazioni.

Ma come diavolo mi è saltato in mente di dire sta grande stronzata, ma soprattutto come avrei fatto a mantenere il gioco? Avrei dovuto sicuramente coinvolgere Charles, dirgli la verità, per quale scopo? Tenere alla larga Pierre?

Mi era venuto il panico quando parlavamo di uscire con Fabio e, per stroncare il tutto, avevo detto la bugia più grande di sempre: ESSERE IMPEGNATA.

Pierre ci era rimasto alla notizia, non se l'aspettava proprio e, quando avevo detto il nome Charles, è come se in lui si fossero collegati tutti i pezzi del puzzle e avesse capito tutto.

Ma non c'era nulla da capire, io sono solo una cogliona e basta.

Non c'era nessun Charles ed io, nessun uomo nella mia vita.

Zero.

Avevo inventato una palla, solo per prendere le distanze da Pierre, per mettere in chiaro, per la milionesima volta, il nostro rapporto prettamente lavorativo.

Non avrei mai pensato, però, di ritrovarmelo ubriaco alla cena con il PSG.

Dopo la mia falsa notizia, ci eravamo recati agli spogliatoi del team, mentre il catering preparava tutto il necessario.

Fabio mi aveva presentato subito dei calciatori, tra cui Mbappé e Neymar, mentre Pierre era rimasto accanto a noi in silenzio, annuendo di tanto in tanto quando veniva interpellato.

Avevo sbagliato a dire il nome del suo migliore amico, ora io stavo mettendo a rischio la loro amicizia, potevo davvero creare guai e litigi e tutto questo, solo perché sono una grande codarda.

Durante la cena, fu offerto molto vino e Pierre se ne versò si e no 7 bicchieri, incominciando a dire cose poco consone ad un contesto del genere.

Per tutto il tempo aveva flirtato con una biondina dello staff e, ovviamente, lei ricambiava felicemente alle sue avance.

Io mi ero limitata a conversare con Mbappé al mio fianco, mentre Fabio aveva abbandonato la cena poco dopo, per riposarsi in vista della gara di domani.

Insomma ero rimasta sola, ma in tutti i sensi, perché dopo aver finito una conversazione sugli artisti preferiti di Kylian, mi ero voltata alla mia destra, scoprendo che Pierre se ne era andato e, altrettanto, la biondina.

Mi aveva lasciata sola.

Bene.

Non solo lui mi aveva convinta e, se posso dire, quasi obbligata a venire, ma tra l'altro si era preso il lusso di lasciarmi da sola con delle persone sconosciute, ad una cena di un certo livello.

Che gran pezzo di bastardo!

Giustamente, non sapevo come tornarmene in albergo e, dal parcheggio, notai che la Honda di Pierre era ancora lì, quindi o stava ancora nei paraggi, oppure aveva optato per un taxi, essendo troppo ubriaco per guidare.

Ero sul punto di scassinare la macchina di Pierre e rovinargliela con una chiave, quando Mbappé si offrì di darmi un passaggio, dato che sia lui che Neymar, erano diretti nella stessa direzione.

Box box// Pierre GaslyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora