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Pierre's POV

Vincere a Miami è stato un vero e proprio toccasana.
Il weekend di gara mi era pesato sin dal primo giorno in cui avevo messo piedi a Miami.
Sapere che Alya mi aveva mentito, mi aveva rovinato l'umore.

Avevo preso il mio jet privato più incazzato che mai, con Pyry che mi guardava in maniera sospetta.

Sapevo benissimo che vederla in giro per il paddock avrebbe solamente peggiorato la situazione, così avevo indossato l'armatura da perfetto stronzo e spostato tutti gli appuntamenti in cui ci sarebbe stata anche lei.

Mettevo interviste quando c'erano le sue riunioni, prendevo l'entrata posteriore della motorhome per non incontrarla e tenevo sempre la porta dell'ufficio chiusa, pur di non intravederla dalla fessura.

Poi, Tina ci aveva chiuso dentro al mio ufficio e entrambi ci siamo sfogati.

In realtà la questione non era proprio risolta.

Non ero d'accordo con la sua frequentazione con Mick e mi mandava in bestia sapere che lui la corteggiava continuamente, con i fiori del suo colore degli occhi, le occhiate fugaci ...

Avevo deciso, però, di risolvere parzialmente la nostra questione, per potermi finalmente rilassare e concentrare al massimo sulla gara.

E così è stato.

La gara di oggi è stata al limite. Giro dopo giro sentivo la pressone di Charles alle mie spalle, ogni tanto sbagliavo il punto di corda delle curve, ero deconcentrato e perdevo il posteriori, avevo terribilmente paura di perdere la gara per un mio stupido errore dopo il grandissimo lavoro del team.

Poi Alya aveva iniziato a parlarmi via radio e in qualche modo mi sono rilassato e goduto i giri finali.

Vincere è sempre qualcosa di speciale. E' diverso rispetto a vincere nelle altre categorie minori, qui capisci quanto sia grande e fantastico questo sport e, se vinci, sei davvero il numero uno in tutto il mondo.

E io voglio essere il numero 1. Io voglio far parte della storia della Formula 1 ed essere ricordato, in onore anche del mio amico Anthoine.

Dopo la gara, ho svolto le solite sessioni di interviste con Tina e svolto la mia routine post-gara con Pyry.

Durante una gara si perdono circa 3kg di massa corporea. Per questo motivo l'alimentazione e l'allenamento di resistenza sono mirati ad assicurare un basso livello di grasso corporeo.
La nostra dieta, infatti, ha due obiettivi principali: mantenere elevata la glicemia in modo costante e favorire un breve tempo di digestione.

Da non sottovalutare è l'idratazione.

La temperatura media nell'abitacolo è di circa 40/50 c° per via del motore e dell'equipaggiamento, è quindi necessario un giusto apporto di idratazione e sali minerali per contrastare l'eccessiva sudorazione. Per questo motivo la monoposto è fornita di una borraccia termica di 1,5 litri, contenente acqua e sali.

Ma, a volte, può capitare che non funzioni, quindi è fondamentale l'idratazione prima della gara.

L'alimentazione durante il weekend di gara è estremamente rigida soprattutto per quanto riguarda gli orari.
I cinque pasti che vengono consumati hanno delle tabelle precise da rispettare, come ad esempio succede per il pranzo, che deve essere servito un'ora e mezza prima dell'inizio del gran premio.

Per soddisfare i due obiettivi principali la dieta si compone in prevalenza di carboidrati come pasta o riso integrale perché hanno un assorbimento più dilazionato, permettendo quindi il lento rilascio di zuccheri ed energie per tutta la sessione di qualifiche e della gara.

Box box// Pierre GaslyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora