Pyry era di fronte a noi, mentre io ero ancora in braccio a Pierre, con il petto nudo incastrato nel suo.
Cazzo cazzo cazzo.
"Oh... ehm.. scusate io, io avrei dovuto decisamente bussare" Pierre mi strinse di più, per nascondere la mia nudità a Pyry e fece cenno al suo amico di andarsene, almeno per rivestirci un attimo.
"Cazzo" non riuscivo a dire altro.
Che cosa stavamo facendo?
Che cosa stava pensando Pyry adesso?
Cazzo.Mi strinsi le braccia in petto per coprirmi il seno e Pierre con delicatezza mi mise giù, dopo avermi dato un leggero bacio sulla fronte.
"Non ti preoccupare, Pyry è innocuo, non dirà niente di quello che ha visto. Fidati ha visto cose peggiori" mi rise in faccia, come se questa affermazione fosse del tutto normale e gratificante.
Ottima mossa Pierre, sai sempre come scavarti una bella fossa da solo.
Lo guardai leggermente incazzata, incredula di quello che aveva appena detto.
Non mi dovevo preoccupare?
Come facevo quando un mio collega per poco non mi vedeva il seno nudo?È innocuo?
Ma se Pyry è una capera nata e ci racconta tutti gli inciuci del paddock.Ha visto di peggio?
Bene quindi ero un'altra stupida della sua lista.Grande Alya.
Mi allontanai da lui e raccolsi da terra il reggiseno e la maglietta di Charles.
Decisi di lasciare il reggiseno da parte, così infilai la maglia, abbastanza larga da non far vedere nulla.Sinceramente non avevo voglia nemmeno di arrotolarla per nascondere le iniziali di Charles, ero un attimo scioccata, arrabbiata e eccitata se dovevo essere sincera.
Sarei ipocrita se dicessi che questo bacio non mi ha trasmesso nulla.
Sarei ipocrita ad arrabbiarmi anche per una sua frase del genere."Torno a lavoro, ho troppe cose da sbrigare" lui mi squadrò, soffermandosi sulla maglietta.
"Hai intenzione di scendere così?"
"Non rompere" risposi secca, uscendo dalla stanza, non senza aver sbattuto la porta con violenza.
Avevo troppi pensieri in testa, pensieri che non potevano assolutamente prendere il sopravvento della mia mente.
Dovevo analizzare la macchina, catalogare i pezzi buoni e quelli da sostituire, dovevo rivedere tutti i dati e parlare con molti meccanici.Non avevo tempo per pensare a Pierre.
Entrai nel mio ufficio, leggermente affannata e mi guardai il polso, ricordandomi però che non c'era il mio orologio a monitorare il tutto.
Ormai ero diventata esperta a capire da sola quando qualcosa non andava.
E ora era esattamente quel momento.Dovevo riuscire a calmare i miei battiti, avevo bisogno di qualcosa/qualcuno che mi calmasse.
Così feci il numero dell'unica persona che in questo momento sapevo di potermi fidare, l'unico che conosceva la verità, l'unico che non mi faceva incazzare."Charles, puoi venire nel mio ufficio?"
"Che è successo?" Non riuscii a rispondergli, perché proprio in quel momento mi ricordai di aver saltato un farmaco nella mia tabella di marcia.
STAI LEGGENDO
Box box// Pierre Gasly
FanfictionAlya è un ingegnere strategico, appena arrivata in formula 1, pronta ad affiancare l'affascinante pilota francese Pierre Gasly. Lei è determinata e pronta a mettere in gioco tutte le sue carte per dimostrare quanto valga e perché si merita quel pos...