Can I call you tonight?

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Alya's POV

Mi trovavo sull'aereo vistajet di Charles, diretta verso il circuito di Spielberg, in Austria.
Sarei stata sua ospite, in particolare ospite della scuderia Ferrari per l'intero weekend.

Già immagino le facce di tutti nel non vedermi in tenuta AlphaTauri, la faccia scioccata di Pierre e la delusione nei miei occhi a vedere il mio posto occupato da qualcun altro.

Correvano voci, già da una settimana, che Pierre avesse assunto un nuovo ingegnere.
Uno giovane, senza Master né specializzazione, per sostituirmi quest'anno.

Non so quale reazione potrei mai avere nel vedere la mia sedia occupata da un pivellino.
Non so se riuscirei a contenermi davanti a Pierre e davanti alle telecamere.

Questo weekend può andare a fuoco anche senza benzina.

Ero ancora arrabbiata con Pierre e lui era ancora arrabbiato con me.

Se ci incrociassimo, cosa probabile, nel paddock o se ci parlassimo solamente, potremmo attirare l'attenzione di tutti, creando un mega scandalo in tutti i tabloid.

Il mio licenziamento non era passato poco inosservato e i fan pensavano a così tante sciocche teorie, da farmi quasi vomitare.
C'è chi pensava che mi avesse licenziato perché ormai ero incinta e inutile nel mio lavoro, chi invece credeva fossi una spia e che il team mi avesse scoperto.

Insomma ne inventavano di tutti i colori, senza mai arrivare alla verità.

Fatto sta che altre teorie sarebbero nate, dal momento in cui mettevo piede nel paddock accanto a Charles Leclerc, con il badge Ferrari al collo e senza nessuna divisa.

Questo era importante nel mercato ingegneri, dal momento che un ingegnere viene licenziato, tutti i team hanno gli occhi sulla preda e non appena un team forte inizia a darti attenzioni, allora tutti ti vogliono avere a tutti i costi.

Io non volevo nessun team,non volevo la Mercedes né tantomeno la Ferrari in questo momento. Volevo tornare nel mio team di Faenza, con Tina, Pyry, Franz e con Pierre.

Volevo loro e nessun altro.

Per questo avevo in mente di parlare direttamente con il team principal per vedere se fosse disponibile qualsiasi posto per me nel team, anche se non ricopre le vesti da stratega.

Volevo il mio team.
Punto e basta.

Charles, invece, cercava di convincermi a guardarmi intorno e a farmi capire che forse era stato un bene il licenziamento, perché ora come ora potevo avere una scelta, potevo scegliere io un team e anche il ruolo da ricoprire.

Avevo una grande chance, ma momentaneamente non mi interessava coglierla.

L'AlphaTauri mi aveva accolta quando nessun altro voleva farlo. Mi ha dato l'opportunità di dimostrare chi fossi.
Devo tutto a loro ma soprattutto a Pierre, che mi ha sempre difesa davanti a tutti e non mi ha mai screditato o sottovalutato.

Con questo team ho creduto in me stessa e non riesco a vedermi momentaneamente con un altro colore addosso.

"Sei tesa?" Charles era seduto davanti a me, in tenuta Ferrari, per le interviste che lo aspettavano non appena fossimo arrivati.

"Un po'. Non so cosa aspettarmi."

"Andrà bene. Troverai un modo, poi lo sai, la Ferrari ti vuole a tutti i costi, quindi ci sarebbero altri piani B per te"

Box box// Pierre GaslyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora