Alya è un ingegnere strategico, appena arrivata in formula 1, pronta ad affiancare l'affascinante pilota francese Pierre Gasly.
Lei è determinata e pronta a mettere in gioco tutte le sue carte per dimostrare quanto valga e perché si merita quel pos...
"Potevamo fare di più ma è un ottimo risultato per la squadra. Bravi tutti, domani puntiamo al grandino più alto."
La sessione di qualifiche era appena terminata, portando un grande risultato per il team. Le temperature qui in Bahrein erano elevate, situazione normale, trovandoci vicini al deserto.
Quest'ultima sessione di qualifiche è stata così entusiasmante fino all'ultimo giro, che non avevo notato che stavo gocciolando dal sudore, come tutti i presenti al muretto.
Lì le alte temperature si percepivano di più, trovandoci vicino sia ai box che alla pista.
Per tornare in hotel avrei dovuto aspettare Pierre che finisse tutte le interviste con i giornalisti. Stamattina avendo fatto tardi, avevo perso lo shuttle per arrivare in pista. Avevo incontrato Pierre nella hall dopo 3 giorni di assoluto silenzio fra di noi.
Ero ancora troppo imbarazzata e incazzata per quello che era successo in aereo. Da aggiungere anche al suo modo scorbutico nel chiedere informazioni del weekend davanti a tutti. Cercando un altro modo per mettermi di più in imbarazzo.
Mi aveva offerto un passaggio per il paddock, quando mi ha vista imprecare per aver perso l'ultimo shuttle della giornata. Nonostante fossi abbastanza orgogliosa, accettai. Più di tutto odiavo essere in ritardo.
Da lontano vidi arrivare Pierre e Charles insieme, che probabilmente stavano discutendo sulle sensazioni della pista, guardando i loro gesti buffi.
"Mi hai bruciato al 3 settore brutto stronzo" disse Pierre, fermandosi davanti al muretto, o più precisamente, davanti alla mia postazione.
"Alya" mi salutò Charles con il solito occhiolino "dovresti proprio mostrare a Pierre che l'ho bruciato su tutto il giro e non solo al terzo settore."
"Se questo lo fa incazzare, allora certo che lo farò" sorrisi, finendo di sistemare i miei appunti sulla macchina numero 10 e 22.
Pierre nel frattempo, mi guardò con uno sguardo di sfida.
"Comunque domani sera ci sei, vero?" Fu charles a rompere il gioco di sguardi tra me e Pierre, ponendo questa domanda altrettanto dubbiosa.
"Per?"
"Per il compleanno di Mick! Andremo tutti in discoteca a ballare. Ci saremo quasi tutti i piloti e credo che a Mick farebbe molto piacere ad averti li. Ceh in realtà è stato proprio lui a dirmi che avrebbe voluto che ci fossi anche tu. Quindi?"
