Capitolo 2:

302 14 0
                                    



Esco, fa freddo, non ci penso. Lo ritrovo a fumare tranquillamente poggiato al muro,

"Ei" provo

"che vuoi?" risponde,

"che caratterino, interessante" e istintivamente nasce un piccolo ghigno sul mio viso;

lui si innervosisce e tenta di attivare la sua abilità, ma sono più veloce e gli prendo il braccio, lui mi guarda confuso, più per lui che per la mia azione; "MA CHE-", si interrompe guardandomi, alla fine decide semplicemente di ignorarmi. Finisce la sigaretta e rientra, lasciandomi al freddo, "che tipo strano".


Una volta tornato a casa mi butto sul letto "che stanchezza". Mi prendo un bicchiere di acqua, mi cambio e non si sa il perché della vita mi ritorna in mente lui. Sembra davvero interessante e il suo carattere potrebbe essere un bell'ammazza noia. Ok, è vero, non è il massimo come primo approccio, ma questo non mi stopperà nel conoscerlo. "e da quando ti interessa conoscere qualcuno?", scaccio via l'ennesima domanda della mia testa e mi metto nel letto, "riuscirò a dormire?".



"Sono le 5:30 e una nuova notte insonne è passata" dico tra me e me. Mi preparo ed esco, stranamente oggi sono un po' più interessato ad andare a lavoro, o meglio, di rivederlo. Tra le strade sempre isolate continuo a pensarlo e farmi mille domande sul suo conto e prima di rendermene conto sono già alla base. 

Salgo al primo piano e noto subito una piccola figura rossa, sorrido istintivamente, il perché non si sa, ma decido lo stesso di avvicinarmi:

"Buongiorno Chuuya~" dico con un ghigno in faccia

"ancora tu? Cosa vuoi?!"

"eieiei calmo, vengo in pace ahah; volevo solo ricordarti che dovrai calcolarmi visto che lavoreremo assieme, quindi... se me lo permetti... ti presento ai nostri sottoposti" continuo il discorso facendo cenno con la mano verso il luogo prestabilito per l'incontro

"ahhh e va bene, ma non aspettarti che sia gentile con te", annuisco con un sorriso e ci avviamo.


Non so come sia possibile, ma è arrivata l'ora di pranzo, "e mo'? che faccio?". Esco dal mio ufficio e inizio a vagare per la struttura e senza una ragione apparente mi avvio verso l'ufficio di Chuuya "teoricamente dovrebbe essere in una di queste stanze", ne ho conferma una volta sentita la solita incazzatura proveniente dalla bocca del rosso.

Sono un po' incerto, ma alla fine entro lo stesso nel suo ufficio "Ei chuuya, ti va di mangiare qualcosa?"

"Non ho fame" risponde secco, ma il rumore proveniente dal suo stomaco dice il contrario; ci guardiamo "bah, va bene, ma solo per sta volta".

Eppure per quanto lo avesse ripetuto, quella non era di certo l'ultima volta, difatti i giorni passavano e ci ritrovavamo a stare insieme per la maggior parte del tempo e di conseguenza ci sopportavamo (come dice lui) anche in quei momenti di pausa. 

The action will have consequencesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora