Capitolo speciale pt1

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* chibi=persona bassa *

Dazai's pov:

Sto tornando a casa da lavoro. È ormai sera e le strade sono isolate per via del freddo. Mi sono appena addentrato nella "strada degli alberi", come la chiama sempre il rosso, data la lunga via delimitata da alberi e lampioni. Quest'ultimi danno luce a quelle piante ormai prive di foglie, ma in compenso i pini rafforzano la loro corazza. Il percorso è sempre silenzioso, poche persone passano di qui. La nebbia gioca con la brina invernale e le foglie fanno a gara a chi si dissolve per prima. Il cielo emana una luce pallida, ma sicura di sé, mentre il sole fatica a mostrarsi.

"È la Vigilia di Natale" mi dico. Ogni Natale era come un giorno qualunque, fino a che il mio chibi ha iniziato a far parte della mia vita. Per quanto possa essere scorbutico, ama avvolgersi a me sul divano a guardare i classici film natalizi e ama le cose semplici e romantiche, come cucinare assieme dei biscotti o ricevere una rosa

"Non vedo l'ora di passare il Natale assieme al mio rosso".



"SONO A...casa" la mia voce perde di intensità alla vista del più basso. Si trova davanti a me, appoggiato al muro sorseggiando del vino rosso:

"Ben tornato Dazai" mi dice sottolineando il mio nome. Deglutisco a vuoto, mentre i miei occhi viaggiano per tutto il suo corpo, godendomi alla sua vista. Porta dei pantaloni a vita bassa, stile Babbo Natale, in completo con una giacchetta aperta. Ha il petto scoperto delineato da delle bretelle rosse e dalla linea di contorno delle mutande rosse acceso.

La mia mente smette di funzionare, "ma si rende conto di quanto è sexy?!" penso tra me e me. Non prolungo neanche un secondo di attesa. Mi lecco le labbra avanzando verso di lui:

"Beh, buon Natale a me" ridacchio togliendomi la giacca. Rimuovo completamente la cravatta mezza sfilata che avevo addosso e la cingo attorno ai fianchi del rosso. Passo le mani per ogni lineamento del suo corpo scoperto. Circondo il suo sedere con le mie mani "lo coprono tutto" mi dico sorridendo. Lo alzo, facendogli cingere le gambe alla mia vita, mentre le sue braccia attorno al mio collo. Mi guarda dall'alto in basso con aria soddisfatta "Ti è piaciuta la sorpresina?" ghigna

"Poi non lamentarti sé non riesci a camminare" gli rispondo all'orecchio.


⚠️SMUT⚠️

Una volta arrivati in camera lo butto delicatamente sul letto, ha gli occhi socchiusi, pieni di lussuria, e un sorriso provocatorio stampato in faccia. La patta dei miei pantaloni si stringe. Lo raggiungo pochi secondi dopo, trovandomi sopra di lui. La mia mano destra vaga per tutto il suo petto. Cambia le posizioni, trovandomi nuovamente sotto di lui. Mi guarda con fare altezzoso, ma desideroso del mio corpo. Passo il mio pollice sul suo labbro inferiore, schiudendogli leggermente la bocca. Ghigno avvicinandogli bruscamente il viso nella mia direzione. Siamo a pochi centimetri di distanza, con le bocche semiaperte, in attesa che qualcosa accada. 

Prendo l'iniziativa scambiando nuovamente le posizioni. Il rosso mi attira a sé, mordendomi il labbro inferiore con soddisfazione. Queste ultime si uniscono, un sorriso si propaga sulle labbra del più basso, mentre le mie mani sono intente ad abbassargli le bretelle. Spinge i fianchi contro i miei, premendo la sua intimità, già eretta, contro la mia.

"Dazai..." geme il rosso "...per favore fa qualcosa" mi prega all'orecchio, stringendo le braccia alla mia schiena, mentre la sua si inarca ulteriormente. Trattengo il respiro per un secondo, ghigno pronto a soddisfare la sua richiesta. Gli sfilo lentamente i pantaloni del completo, mostrando le mutande rosse.

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