Capitolo 27:

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Dazai's pov:

Sono le otto di mattina. Mi trovo assieme a Chuuya, Akutagawa e Atsushi nello stesso bar dei mesi scorsi, "ormai è diventato il nostro punto di incontro". Il luogo è leggermente freddo, ma pian piano sta prendendo vita. Negli mesi scorsi infatti, ci siamo mobilitati a fare pulizie e comprare gli oggetti fondamentali per fare colazione o pranzi veloci. Il pavimento non è più ricoperto di polvere e sporcizia e i muri hanno ripreso un colore più vivido.

"Allora ragazzi" introduco il piano di oggi, sorseggiando un caffè "io e Chuuya abbiamo pensato di dividerci i compiti. Oggi ci concentreremo principalmente sui membri di cui abbiamo meno informazioni" passo la parola a Chuuya

"Akutagawa e Atsushi, voi vi concentrerete su Lucy, dovrebbe stare nei pressi della sala giochi del centro sud della città. Entro sta sera voglio un rapporto completo sul suo conto. Dovete sapere tutto: abilità, vita, quanto è importante all'interno dell'organizzazione, livello di forza e con chi è in contatto principalmente all'interno del gruppo. Se riuscite a trovare qualche altro membro avvisate"

"So che Chuuya è un po' esigente, ma il tempo stringe e dobbiamo muoverci. Vorremmo ottenere tutte le informazioni dell'organizzazione entro fine mese e come ve ne sarete accorti non manca molto tempo"

"Per qualsiasi cosa ci teniamo in contatto, io e Dazai ci concentreremo su Mark Twein e, se riusciamo, sull'accompagnatore sconosciuto di John, il ragazzo biondo delle piante. Ci ritroviamo domani mattina alla stessa ora, mentre a fine mese faremo il punto della situazione anche con Mori e Fukuzawa".

Akutagawa e Atsushi ci mandano un cenno di conferma e si avviano verso la posizione prestabilita. Io e Chuuya invece iniziamo a mettere tutto apposto, per poi avviarci a nostra volta.


Akutagawa's pov:

Sto camminando accanto ad Atsushi e in tutto il tragitto non faccio altro che osservarlo. La città è un sottofondo che risalta l'immagine del grigio. I suoi capelli sono fini e lisci "chissà se sono morbidi" penso tra me e me. È poco più basso di me, con un corpo magro e delineato da delle curve morbide. Ha una personalità solare, ma i suoi occhi bicolore trasportano molta tristezza. Non so molto sul suo conto, non parla di lui come io non parlo di me, anche se il suo portamento e la sua ansia delle piccole cose raccontano molto sul suo conto. Non l'ho visto numerose volte in azione, ma in quelle poche volte, ho notato il modo in cui sprigiona la sua forte. In quel momento tutto se stesso cambia e un'enorme sicurezza si libera a lui. Non sembra molto in pace con la sua abilità, anche se quasi invincibile. Credo che neanche si renda conto della potenza che ha tra le mani. La tigre che è in lui ha paura di superare il limite, ma schiacciando così le sue potenzialità. Non è solo l'agilità o la capacità curativa, ma è proprio un fatto di principio, nel senso-

"AKUTAGAWAA CI SEI?" mi risveglio dai miei pensieri, quando la voce del grigio propaga nella mia testa

"Che c'è?" chiedo secco

"Sarà la quinta volta che ti chiamo, sembri totalmente perso nel tuo mondo... vabbè, comunque secondo le indicazioni siamo arrivati" alzo la testa aprendo la vista su una vetrata. È una piccola sala giochi: i colori dei muri sono leggermente scoloriti e i giochi esterni sono coperti da una presenza di ruggine ai lati. L'aria è calma, non ci sono molte persone, sono per lo più bambini con i genitori. Ci guardiamo e ci introduciamo all'interno della struttura. Analizzo ogni centimetro dello spazio circostante fino a intravedere una testa rossa accanto al mini basket. Sta guardando dei bambini concentrati sulla ruota della fortuna, mentre scherzano e sperano di vincere il jackpot. I suoi occhi sono fissi e tristi, mentre un leggero sorriso evidenzia una nostalgia immotivata.

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