6- Wonder

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Wonder: Un sentimento di stupore, causato da qualcosa di bellissimo o, come verbo, sentimento di curiosità

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I giorni liberi, a volte, sembrano quasi un miraggio se si lavora nella polizia.
È vero che si ha diritto ad uno o due giorni liberi a settimana ma è anche vero che essere poliziotto vuol dire essere sempre disponibile, anche nei giorni di riposo.
O meglio, soprattutto.

Ad ogni modo, la mattina a casa Anderson è trascorsa tranquilla.

Hank e Connor hanno fatto colazione con uova strapazzate e bacon, per la prima volta Connor ha assaggiato quella ricetta tipica e non gli è affatto dispiaciuta.

Dopo pranzo entrambi siedono sul divano a guardare la TV con Sumo ai piedi del Tenente.

Hank guarda distrattamente un film western, probabilmente datato prima di quando la sua esistenza fosse una vana idea; mentre Connor invece presta molta attenzione ai frame che scorrono sullo schermo.

«Come s'intitola questo film Tenente?» chiede l'androide curioso, Hank fa spallucce
«Che ne so» risponde scorbutico.

Due minuti dopo parte un'altra domanda,
«Perchè lo stiamo guardando allora?»,
«Cazzo ne so Connor, Dio mio».

«Tenente gli attori sono vestiti in maniera davvero singolare»,
«Lo so Connor, una volta si vestivano così in America»,
«Lei c'era Tenente?»,
«Non sono così vecchio Connor. E ora cos'è questa moda di chiamarmi "Tenente"? Ti ho detto di chiamarmi Hank fuori servizio!» risponde spazientito Hank a Connor, voleva solo seguire quel film in pace.

«Ok Hank, c'è qualcosa da fare?» chiede Connor annoiato, Sumo gli si avvicina e scodinzola guardandolo, al che Connor lo accarezza e il cane gioisce al suo tocco.

«Mh?» china la testa Hank verso i due perdendosi fissandoli, accenna un sorriso sotto la barba folta, quell'androide gli ricorda proprio il figlio.

Si riprende dai suoi pensieri ed esordisce con «Se vuoi puoi portare fuori Sumo, credo gradirà», Connor si gira a guardare per poi voltarsi verso Sumo che sembra aver capito ed inizia a fare le feste posando le sue possenti zampe sulle ginocchia di Connor per dargli una leccata sulla guancia.
«Si, credo gradirebbe».

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Connor prima di uscire si fissa allo specchio: indossa un cappello di lana che gli copre le orecchie, inoltre ha indosso un cappotto imbottito che nasconde un maglioncino, scendendo indossa dei pantaloni della tuta felpati e calze pesanti con sopra degli scarponcini sempre imbottiti; il tutto sotto la guida di Hank.

«Sei pronto Connor?» lo chiama Hank dall'ingresso di casa, Connor non risponde ma si dirige verso di lui, afferra il guinzaglio con Sumo attaccato ad esso che stava sostenendo Hank ed esce di casa, non prima di aver salutato Hank ovviamente.

L'aria pungente di Gennaio pizzica le guance ed il naso di Connor facendogli assumere un leggero colorito blu, il freddo non era proprio il massimo e nonostante Connor potesse disattivare la funzione che gli permetteva di subirlo lui non voleva: ciò lo rendeva umano.

Sumo non tira molto al guinzaglio, probabilmente data l'avanzata età, ma comunque si fa sentire la sua presenza.

La camminata procede tranquilla, Sumo ignora ogni cane che gli abbaia isterico, non ha di certo né la voglia né l'età per iniziare una lotta.

Legame - Detroit Become Human Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora