Legame - Detroit Become Human

17- Dolce Paura

Ed è più dolce la paura se mi tieni in un tuo abbraccio
Riesco a sentire anche il profumo della notte
~Una finestra tra le stelle

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Hank, Connor e Grace hanno preferito dividersi i vari compiti: Grace aveva ricevuto la scheda di memoria della fotocamera di Josh per sviluppare le foto e ha passato tutto il resto giornata nell'ufficio di Fowler per poterle sviluppare; Hank e Connor invece avevano lavorato insieme al caso sistemando le varie prove, appuntando ciò che avevano visto a New Jericho e caricando i vari file della memoria recente di John per poterne usufruire in futuro.
Purtroppo, finché Markus non avesse trovato il documento non avrebbero potuto ideare un piano, perciò restava che aspettare.

A Grace avevano accennato gli eventi accaduti a New Jericho ma hanno preferito non incaricarla ulteriormente e coinvolgerla, almeno per quella giornata, nella ricerca della banda criminale che avevano scoperto nel loro database chiamarsi WAP: Washington Android Production.

Restava solo da capire se "Washington" stia per la città, Washington DC, lo Stato oppure per un cognome.

Ad ogni modo quella giornata era finita: Fowler li ha congedati due ore prima, aveva passato il caso alle pattuglie poiché i tre per quella giornata non avrebbero più potuto fare nulla e il riposo era meritatissimo dopo giorni a lavorare anche fuori servizio.

Così, al tramonto, si sono messi tutti e tre in macchina di Hank con Connor alla guida decidendo sul da farsi; optando poi per portare passare a casa Anderson, lasciare Hank lì, che avrebbe fatto uscire un po' Sumo, e nel frattempo Connor avrebbe accompagnato Grace a casa perché Hank non si fidava a lasciarla andare in taxi da sola visto il suo svenimento.

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«Mi raccomando Connor, portala a casa e se c'è bisogno sta con lei, torna quando vuoi» si raccomanda Hank affacciandosi al finestrino della macchina dall'esterno, Connor annuisce e lo sguardo di Hank si posa su Grace appisolata nel sedile posteriore, seduta composta con le mani unite poggiare sulle cosce, testa appoggiata al finestrino e sul suo viso è dipinta un'espressione di pace.
Osservandola dallo specchietto Connor deve trattenere un sorrisino per quanto la trovi carina: non sembrerebbe il momento adatto a ciò.
«Va bene, io vado» saluta Hank con la mano e si allontana.
Appena lo vede rientrare, Connor gira la chiave nella toppa avviando così il motore per dirigersi a casa Nakajima.

Nel mezzo del tragitto, circa 5 minuti di distanza da casa di Hank, Grace apre lentamente gli occhi:
«Dove siamo?» chiede con la voce assonnata, Connor sorride lasciando intravedere i denti, divertito dalla tenerezza della Tenente che ha scoperto avere una reputazione alquanto diversa da quella che si potrebbe dire in quel momento: tutti la vedono come una donna rispettosa e diligente, severa, non molto amichevole ma decisamente gentile, disponibile, generosa e soprattutto modesta, mantenente sempre un basso profilo, ma è anche famosa per rifiutare qualunque collega volesse avvicinarsi; però Connor ha sempre sentito queste voci da colleghi che, da quanto sa, con Grace hanno interagito poco e niente, ma non può negare di certo la sua diligenza e severità sul luogo di lavoro ma al di fuori, a differenza da come la descrivono in Dipartimento, appare decisamente imperfetta, umana.

«Connor?» lo chiama Grace, non udendo risposta, sbattendo le palpebre un paio di volte per svegliarsi,
«Si scusa, comunque stiamo arrivando verso il parco qui in zona, siamo a Midtown» le spiega, Grace chiude gli occhi e con voce impastata richiede:
«Possiamo passare al minimarket? Devo fare un po' di spesa», Connor annuisce, d'altronde anche a lui toccherebbe fare un po' di compere.