23- Specchio

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And now it's clear as this promise
That we're makin'
Two reflections into one
'Cause it's like you're my mirror
~Mirror -Justin Timberlake

🔵🔵🔵

Grace e Connor stanno camminando da circa dieci minuti ormai, entrambi si guardano intorno per poter trovare un locale dove consumare la loro bevanda calda; non che manchino bar in zona, semplicemente volevano trovare un locale più confortevole al posto del classico squallido bar od una caffetteria affollata.

Entrambi hanno lo stesso desiderio, ma per motivi diversi: Grace preferirebbe consumare una bevanda in tranquillità, odia da sempre i posti molto affollati e tutta quella gente, complice anche l'occasione non proprio allegra, non hanno del tutto giovato alla sua già precaria salute mentale; invece Connor vuole semplicemente assaporare ciò che gli umani chiamano "tranquillità", cosa che lui ha vissuto ancora poco in generale, ma mai in quella situazione.

E poi, in verità, c'è anche un altro motivo: entrambi vogliono conoscersi meglio, essere semplicemente più in confidenza fra loro.

Nulla di male, no?

«Connor» arresta il passo Grace attirando l'attenzione dell'androide, quest'ultimo la trova assorta a guardare avanti a sé, perciò gira il capo e legge l'insegna di una tea room chiamata "Caporal's tea".

«Entriamo?» propone Grace voltandosi verso Connor che, senza distogliere lo sguardo dall'insegna, annuisce.

Grace avanza per prima, seguita da Connor dietro di lei, e spinge la porta del locale facendo suonare il sonaglio che avverte il personale della loro presenza.

Chiusa la porta, Grace già percepisce il calore di quel posto: non è dato solo dai riscaldamenti accesi, ma già l'atmosfera che si respira lì dentro è un abbraccio al cuore; lo stesso Connor si perde ad analizzare il posto: le pareti hanno il motivo di un bugnato sui toni del rossiccio, i pavimenti sono in legno scuro, i tavolini rotondi con una sola gamba al centro e le sedie sono dello stesso legno del pavimento, il bancone è sui toni del rosa con una lastra di marmo grigia, e dietro di esso vi è una parete ricolma di scaffali con dentro contenitori di innumerevoli bustine da the, di ogni tipo e colore: uno spettacolo.

I due si tolgono i loro capispalla e li appendono sull'appendiabiti del locale, non passano inosservati vista l'eleganza del loro vestiario firmato.

Una volta sistemati, una ragazza molto giovane dai capelli rossicci legati in una coda e dagli occhi castani, con indosso una camicia a maniche lunghe, pantaloni larghi beige ed un grembiule bianco legato in vita, si dirige verso di loro;
«Buongiorno, prego. Accomodatevi. Benvenuti al "Caporal's tea"».

Grace e Connor, a loro agio, seguono la cameriera verso un tavolo posizionato adiacente ad una finestra a muro che dà sulla strada.

«Prego, accomodatevi» la ragazza indica con la mano loro il tavolo di legno con due sedie poste una di fronte all'altra, sopra di esso vi è un porta tovagliolini e vengono aggiunti due menù dalla cameriera.

I due si siedono in silenzio sorridendo alla cameriera, poi impugnano il menù e, dopo che Grace inforca gli occhiali, prendono le loro ordinazioni guardando la donna allontanarsi.

«Certo che è proprio un bel locale questo» nota Connor guardandosi intorno meravigliato, esplorando con lo sguardo ogni dettaglio, «Lo conoscevi già?» chiede voltandosi verso Grace che scuote la testa:
«In verità è la prima volta che vengo qui, e probabilmente anche che passo per questa zona» spiega posando il gomito sul tavolo e gesticolando, poi chiede a sua volta:
«Tu ci sei mai stato?»,
«No, ma ogni tanto ci sono passato davanti con Hank; sai quando veniamo in zona» gli racconta lui ed il suo led lampeggia di giallo mentre analizza l'espressione sorpresa di Grace.

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