14- Autopsia

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Avvertenza: In questo capitolo verrà eseguita un'autopsia.
Per chi è sensibile metterò questa emoji: "⚠️" all'inizio e alla fine della scena cercando di collegarle il più possibile quindi la qualità potrebbe un po' risentirne.
Enjoy

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Autopsia: Indagine sul cadavere eseguita mediante operazioni che consentono l'ispezione dei tessuti e degli organi interni, a scopi scientifici oppure didattici e, in medicina legale, per accertare le cause e il momento della morte.

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«Wow Grace hai proprio una brutta cera» nota Hank una volta messosi di fronte alla corvina.
«Dice, Tenente?» chiede ironica lei consapevole di avere due grandi occhiaie violacee sotto gli occhi date dalla mancanza di sonno della notte precedente.

I tre avevano la loro divisa ufficiale, obbligatoria per ciò che quel giorno avrebbero dovuto fare.

Grace non può far a meno di notare come Hank appaia in divisa, chissà da quanto non la metteva.

Infatti, come se le stesse leggendo nel pensiero, Hank si lamenta:
«La divisa l'avevo abbandonata tempo fa, prima di trovarla ho dovuto mettere a soqquadro l'intero armadio! Ma dico io, non si può presenziare senza?».

«È obbligatoria, Tenente» una voce piuttosto profonda che proviene da qualcuno seduto alla scrivania situata alle spalle dei due li fa voltare: é Connor; seduto sulla sedia blu, con i gomiti puntati sulla superficie della scrivania e le mani parallele ad essi che reggono la testa china su esse; l'espressione non riescono a vederla ma Grace già la immagina: triste.

I due tenenti si guardano negli occhi dispiaciuti; ad Hank dispiaceva che suo "figlio" fosse triste e malinconico, anche se non comprendeva molto bene perché.

Ieri sera Connor gliel'aveva raccontato, gli aveva parlato di ogni suo turbamento nel vedere quella donna così simile ad Amanda, la sua vecchia intelligenza artificiale, ma non era un sentimento di dolore verso la "morte" di essa; quanto più era stato un flash nel ricordarsi di quando lui si faceva dare ordini ed era una macchina, e questo fa male.

Male perché non si rendeva conto, o meglio non voleva rendersi conto, di chi fosse veramente, che anche lui fosse in grado di provare empatia, tristezza, affetto, attrazione e tutte queste emozioni così dannatamente umane.
È stato grazie ad Hank che lo capì, certo Markus è come se gli avesse assestato un colpo per fargli aprire gli occhi, ma il Tenente lo aveva istruito prima e guidato dopo aver scoperto che si, era un deviante e lo era sempre stato.

Ad ogni modo, a veder così Connor, Grace non ci sta e a passo deciso si dirige verso la sedia accanto al castano per poi sedersi e mettergli una mano sulla spalla, al che Connor alza leggermente la testa dalle mani e la guarda con un'espressione stanca.

Grace, a notare quanto il suo viso fosse vicino a quello di Connor, trattiene il fiato per pochi secondi osservando i dettagli del castano di fronte a lei; aveva qualche imperfezione, ovviamente voluta, qualche neo ed un ricciolo fuori posto, ma nel complesso era perfetto.

La corvina riprende a respirare e con tono dolce gli fa notare:
«Connor, non so cosa ti abbia suscitato quella donna», boccheggia un po' per continuare, «Ma in ogni caso, tutti noi abbiamo perso qualcuno, ma dobbiamo farci forza, ok?».
Connor annuisce e le sorride appena, dopodiché si alza dalla sedia e avanza verso la porta dell'ufficio sotto lo sguardo un po' sorpreso di Grace e di Hank, dopodiché si rivolge loro:
«Allora, scendiamo giù?».

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