1-Novità

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Novità: Quanto venga presentato o riferito come cosa nuova (per lo più con una sfumatura di originalità o imprevedibilità)

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Prima di conoscere Connor non era una novità che il Tenente Hank arrivasse verso le 12 in ufficio; vuoi che avesse passato la notte a bere al Jimmy's o vuoi che avesse bevuto a casa, tardava spesso e volentieri.

Da quando Connor vive con lui, invece, ogni mattina sono puntuali.

Connor entra alle prime luci dell'alba nella stanza dell'egocentrico Tenente, apre le tende facendo penetrare i timidi raggi solari dell'alba per poi beccarsi qualche insulto da un Hank addormentato.

Come ogni mattina la storia si ripete: Connor finisce di vestirsi, sistemacon cura i capelli con il suo solito ciuffo di capelli al lato, esce dalla sua stanza per entrare in quella di Hank, apre le tende e sente sussurrare un: «Giuro che domani ti rottamo».

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«Buongiorno Connor,dove hai lasciato il tuo vecchio amico?»
«Salve Fowler, Hank si è beccato il virus influenzale ed è rimasto a casa».

Esatto, quella mattina Hank uscì dalla sua stanza avendo due occhi gonfi e lucidi, Connor vedendolo così gli ha imposto di stare a casa e di riposare, solo lui sarebbe andato al dipartimento; Hank non se lo è fatto ripetere due volte, è tornato in stanza e si è messo beatamente a dormire.

«Capisco, bhe dai credo tu possa cominciare a compilare dei rapporti» Indica Fowler, per poi ricordarsi «Comunque ci saranno alcune novità, sistema la scrivania e più tardi ti chiamo nel mio ufficio» lo informa per poi varcare l'ingresso della sala dai vetri azzurrini; Connor annuisce semplicemente e si volta verso la scrivania: un vero disastro.

L'androide si cimenta nel riordinare quella superficie che condivideva con Anderson; il disordine non lo sopportava proprio a differenza del Tenente, che principalmente ignorava la cosa.

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Sistemati anche gli ultimi rapporti compilati da Hank, Connor si siede sulla sua comoda sedia di spugna nera; finalmente potrà iniziare a lavorare ai propri rapporti che non aveva potuto compilare vista la sua assenza.

Ma proprio mentre scrutava il primo ecco che un rumore di passi lo distrae e gli fa portare il suo sguardo oltre il monitor.
Una ragazza dai capelli color pece raccolti in una crocchia disordinata, pelle chiara, occhiali da una montatura spessa inforcati sul naso e una ventiquattrore a tracolla, entra nella stanza; si guarda attorno spaesata per poi avvicinarsi a Connor.

L'androide, dapprima curioso e leggermente divertito dalla scena, ora iniziava ad essere teso e il suo led lampeggia giallo due volte.

La ragazza si piazza davanti a lui così da osservarne meglio i dettagli:
I suoi tratti erano asiatici, i suoi occhi erano neri e di forma allungata, con lunghe ciglia, le sue labbra leggermente carnose e rosee, aveva un leggero filo di trucco,il collo e le spalle magri, le mani erano fine e vi erano delle cicatrici nella zona dei polsi e nel dorso di entrambe, le cosce ed i fianchi sono più robusti, e dal suo punto di vista sembrava di altezza media.
Guardandola meglio un dettaglio salta agli occhi di Connor: ha una matita infilata dei capelli proprio dietro l'orecchio destro, quasi a tenerla sempre a portata di mano.

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