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TRIGGER WARNING: ARMI DA FUOCO, SUICIDIO, TENTATO OMICIDIO, SANGUE.
⚠️Scelta: In filosofia, atto della volontà per cui si preferisce una decisione tra tante possibili.
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Grace punta i suoi gomiti sulle ginocchia e poggia la testa sulle mani mentre osserva il prigioniero seduto davanti a lei, ovviamente ammanettato, e con la classica divisa arancione.
I due poliziotti indossano la divisa ed un giubbotto antiproiettile pesante, nella loro cintura vi è una fondina con una 44 Magnum, in caso di necessità; invece, le due guardie carcerarie hanno con loro un fucile pesante che tendono costantemente in mano.
Il fondo stradale tortuoso fa sobbalzare tutti i passeggeri, qualcuno sbuffa e qualcuno perde l'equilibrio; non aiuta certamente all'aria tesa e viziata in quel piccolo vagone.
Il pullman che li stava trasportando si ferma e dopo pochi minuti altre due guardie ne aprono le porte posteriori per far uscire chi vi sedeva.
A Grace quel viaggio è sembrato interminabile: sino a pochi secondi prima l'unico spiraglio di luce (e di aria) veniva da una finestrella sbarrata, posizionata in alto su un lato del furgone.
La donna, una volta messi i piedi a terra, butta lo sguardo sull'entrata del pronto soccorso per pochi secondi trovandolo affollato, salvo poi tornare concentrata sull'uomo ammanettato per scortarlo, ovviamente in compagnia degli altri tre, sino alla stanza d'ospedale allestita appositamente per lui.
I loro passi vengono scanditi uno ad uno dal silenzio del corridoio candido dell'ospedale; Grace può giurare di sentirsi ancora addosso le occhiate, lanciate da medici e non, di sorpresa ma soprattutto di timore; e con questa sensazione addosso Grace è la prima a varcare la porta della stanza, praticamente spoglia se non per l'attrezzatura medica, verso cui erano diretti.
Infatti, secondo alcune procedure di sicurezza, ogni mobile doveva esser svuotato dal metallo come maniglie o cinghie, i cassetti sono smontati per non permettere nessun nascondiglio per sostanze o armi; l'unico comfort sembra essere un divanetto dove i poliziotti si sarebbero potuti sedere.
Il carcerato, entrato, si stende sul lettino per poi venir ammanettato dai quattro poliziotti; l'uomo non oppone resistenza, anzi borbotta qualcosa sull' "espiare le proprie colpe".
«Vai ad avvisare il primario di chirurgia, dì lui che abbiamo terminato» ordina Gavin a Grace, lei annuisce ed esce dalla stanza per cercare il primario, sentendosi meglio appena messo un piede fuori dalla camera.
Dopo essersi allontanata per pochi metri però Grace si sente dispersa, non ha minimamente idea di dove possa trovarsi l'ufficio di un primario di chirurgia, in verità non sa nemmeno se effettivamente ci sia un ufficio lì intorno.
Si guarda intorno cercando di ristabilire la calma, osserva bene i muri bianchi in cerca di una mappa, guarda il pavimento color acquamarina nella speranza ci siano delle indicazioni, girovaga trovando vari ascensori dai pulsanti blu, ma di un'indicazione nemmeno l'ombra.
Poi, l'illuminazione.
In lontananza scorge un gruppo di tre persone, tutte vestite con la divisa acquamarina con sopra un camice, che si sta avvicinando a lei; Grace va loro incontro e fa la piacevole scoperta che, in quel gruppo di medici che la stavano cercando, ci fosse proprio Rie Brooke, sua sorella!
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Legame - Detroit Become Human
FanfictionDal dizionario italiano: Legame:Mezzo di unione, congiunzione, chiusura. C'è chi, per sfuggire da una realtà diversa dalle altre, si rifugia in qualcosa: nell'alcol, nel lavoro, nei pensieri. A volte ci si perde così tanto che la vita scorre e nessu...