Capitolo 32

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Danielle

Sto stendendo la biancheria che ho appena preso dalla lavatrice quando sento la porta di casa aprirsi.

<<Jane sei già di ritorno?>> Urlo dal terrazzo di casa.

<<Si tesoro>> la sento rispondermi per poi poco dopo palesarsi in terrazza assieme a me.

<<Sono passata a casa a prenderti>> dichiara con un sorriso luminoso, e io la guardo con una maglietta in mano non capendo.

<<Dove dovrei venire scusa?>>

<<A casa di Adam>> dice diretta.

<<E perché dovrei venire con te a casa del tuo ragazzo?>> Domando riprendendo a stendere i panni.

<<Perché dobbiamo dirti una cosa molto importante, e dobbiamo farlo assieme>> dice gioiosa.

<<Okay>> rispondo non indagando oltre, sicuramente avranno da dirmi che hanno deciso di vivere assieme, oh qualcosa del genere ipotizzo.

<<Vatti a cambiare fiorellino e fallo in fretta, qui finisco io>> mi ordina perentoria spingendomi dentro casa.

<<Quanta fretta>> le dico lasciandola mentre sparisco andando in camera a cambiarmi.

Mezz'ora dopo siamo nella cucina di Adam, che da bravo padrone di casa ha preparato una caraffa di spremuta fresca. Mentre beviamo l'ottima spremuta di arancia, limone e pompelmo seduti sulla penisola, Jane ci racconta che se tutto va come pensa, il vice direttore dell'azienda dolciaria per cui lavora se ne andrà in pensione tra circa due mesi, e da voci di corridoio lei è la maggior candidata a prendere il suo posto. Io e Adam la supportiamo subito con commenti positivi e fiduciosi, ben conoscendo la sua dedizione al lavoro, e nel mezzo della piacevole chiacchierata suonano il campanello di casa. Noto che Adam si scambia uno sguardo con Jane che non comprendo, per poi alzarsi e andare alla porta d'ingresso. Subito dopo sento la voce di Bradley salutare Adam, e il mio corpo si irrigidisce all'istante, portandomi a guardare Jane di traverso.

<<Me ne vado!>> Esclamo alzandomi dallo sgabello avviandomi alla porta della cucina dove vado letteralmente a finire tra le braccia di Bradley. Ci sbattiamo addosso e i nostri occhi si specchiano gli uni negli altri, si fissano, si amano, si odiano.

<<Che ci fai tu qui? Sei loro complice di questo appuntamento al buio?>> Chiedo aggredendolo, anche se in realtà quello che vorrei davvero fare è baciarlo, e riassaporare quelle bellissime labbra che mi mancano da morire.

<<Se sapevo che eri qui anche tu credimi che non sarei affatto venuto>> ribatte sconcertato quanto me nel vedermi.

<<Prima che scaldiate ancora di più gli animi e finiate per litigare, vi abbiamo fatto venire qui perché Adam ha scoperto una cosa molto importante. Be' non proprio lui, ma è grazie al suo impegno nella ricerca della verità che saprete come sono andate le cose>> ci dice Jane guardandoci.

Entrambi rivolgiamo lo sguardo sullo Chef che è rimasto dietro di Bradley, e che senza indugio passa in mezzo a noi e va a prendere una busta da sopra la credenza della cucina.

<<La dovete leggere insieme perché riguarda entrambi>> ordina Adam.

<<Scusa ma di che si tratta?>> Domando in apprensione.

<<C'è la verità sulla sera del tuo incidente stradale>> dichiara, mi irrigidisco di nuovo e il mio cuore inizia a pompare più velocemente.

<<Avete letto il contenuto?>> Chiedo rivolta ai miei amici che annuiscono entrambi.

<<E cosa dice?>> Domando sempre più agitata.

<<Dovete leggerlo da voi>> ci esorta Jane, ma io scuoto la testa.

<<Sono troppo agitata in questo momento per leggere>> poi guardo Bradley e dalla sua postura e da come stringe la mascella, so che è agitato e in apprensione tanto quanto lo sono io. Ci mettiamo seduti tutti e quattro attorno al tavolo e Adam inizia ad esporci quello che Mac ha scoperto.

<<La sera dell'incidente erano coinvolte tre auto non due>> esordisce il biondo sorprendendo entrambi.

<<Tre auto?>> Domando sbalordita, e lui annuisce proseguendo il racconto.

<<La terza auto in pratica è quella che ha provocato l'incidente stradale>> dice fermandosi nuovamente, per fare in modo che possiamo entrambi assimilare le notizie man mano che ce le racconta.

<<La terza auto seguiva te Danielle, e ti ha tamponato di proposito mandandoti fuori dalla carreggiata, andando inevitabilmente ad impattare contro l'auto dei genitori di Bradley>> io e lui ci guardiamo subito, e siamo ambedue sconvolti.

<<Chi era alla guida di quella macchina? Chi ha cercato di uccidermi?>> Domando ad Adam, che prima di rispondere si scambia un occhiata con Jane in cerca della sua approvazione.

<<L'auto era intestata al signor Connor Benton>> ci dice.

<<Il padre di Philip>> esclamo ad alta voce.

<<Si, ma non era Philip a guidare la macchina, ma era tua sorella Eris>> finisce di dire Adam guardandomi con compassione.

I miei occhi tornano a cercare quelli di Bradley che come me è scioccato. Siamo sorpresi delle parole forti pronunciate da Adam, tanto che cala il silenzio nella stanza, e poi Bradley si alza da tavola apre la porta finestra ed esce fuori in giardino, io invece ammutolita rimango a fissare il vuoto davanti di me, mentre le lacrime scendono copiose, nemmeno Jane in questo momento sa cosa dire.
Essere venuta a conoscenza che mia sorella ha tentato di uccidermi è incomprensibile, terribile, tutto avrei creduto ma non che arrivasse a tanto. Dopo un tempo indefinito Bradley rientra in casa e si rimette a sedere, mi asciugo con le mani le lacrime che segnano il mio viso, e Jane ci guarda con affetto e compassione.

<<Possiamo lasciarvi da soli se volete>> Bradley e io ci scambiamo uno sguardo ed entrambi annuiamo, e rimasti soli ci osserviamo ancora una volta.

<<Dobbiamo parlare con tua sorella>> esordisce fissandomi.

<<Sarà difficile farlo, soprattutto capire il perché lo abbia fatto>> ammetto.

<<La pagherà Danielle, ho delle conoscenze nella corte suprema e farò avere loro i documenti di Adam, Eris non resterà ancora impunita e non mi importa quante teste dovranno saltare, chi è complice la pagherà come lei>> sentenzia duramente, e io annuisco ricominciando a piangere per il dolore che ancora una volta mi strazia cuore e anima.

Mentre piango sommessamente sento le sue braccia forti e confortevoli avvolgermi con dolcezza, infondendomi calore, amore e protezione. Mi lascio andare a quell'abbraccio di cui ora più che mai sento davvero il bisogno, non servono altre parole in questo momento serve solo il perdono e l'amore.

Nota autrice

Ebbene i sospetti di Adam erano fondati

Ed ora i nostri tesorini faranno finalmente la pace?

A mercoledì con il nuovo capitolo ormai siamo agli ultimi

Come sempre un grandissimo grazie per i commenti e i vostri voti ⭐😘😘😘😘😘

I miei occhi nei tuoi   (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora