Capitolo 18

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Bradley

Questa mattina dopo essere stato in azienda sono passato qui al ristorante per sistemare un po' di scartoffie burocratiche. È da oltre un ora che sono immerso tra le carte e oltre a sistemare i documenti sto anche aspettando l'arrivo di Eris, voglio parlare con lei di Danielle e voglio sapere cos'è successo ieri sera tra loro due in quel bagno. Quando ieri abbiamo lasciato la festa di compleanno e ho riportato Danielle a casa sua, lei non ha voluto dirmi cosa si sono dette, ma la sofferenza nel suo volto era così palese che mi ha fatto male.

Guardo l'orologio e lei è in ritardo di quasi mezz'ora ormai è quasi mezzogiorno, Eris è convinta di passare qui al ristorante per parlare di lavoro, crede che voglia modificare qualcosa nell'arredamento al cottage, ma si sbaglia di grosso. Il bussare lieve alla porta mi fa alzare il viso dai documenti, è arrivata penso tra me.

<<Avanti>> dico guardando la porta ed Eris fa capolinea nella stanza con la cartellina sotto braccio e un sorriso in volto.

<<Sei in ritardo>> le faccio subito presente.

<<Si lo so bene, devi scusarmi ma il mio capo mi ha trattenuta in ufficio>> si difende lei, per poi poggiare la cartellina sul divano sedendosi accavallando le gambe con gesto provocatorio. È tale e quale ad Ava penso subito tra me, mi guarda con desiderio e io spengo subito ogni sua fantasia.

<<Ti ho voluta qui perché voglio sapere che cosa hai detto a tua sorella ieri sera>> dico perentorio, e subito si mette sulla difensiva.

<<Non le ho detto niente di particolare è stato un bisticcio tra sorelle>> prova a sminuire la cosa.

<<Senti non è stato un bisticcio perché uscita da quel bagno Danielle era in lacrime.>>

<<Addirittura?>> Esclama beffarda, è proprio una stronza.

<<Mi spieghi questa tua cattiveria nei confronti di tua sorella da dove nasce?>> Per risposta Eris alza le spalle, ed io stringo la mascella innervosendomi di tutta questa sua strafottenza.

<<Sentimi bene Bradley quello che succede tra me e Danielle non sono affari tuoi>> mi risponde insolente alzandosi dal divano avvicinandosi a me.

<<Ed è qui che ti sbagli Eris, perché tutto quello che riguarda Danielle riguarda anche me, soprattutto se qualcuno le fa del male>> la metto in guardia con fare minaccioso.

Lei continua ad avvicinarsi a me che sono rimasto a sedere sulla mia sedia dietro la scrivania, e una volta di fronte si abbassa su di me e vicina al mio volto esclama:

<<Danielle non merita un uomo come te nella sua vita, accanto a me saresti molto più appagato>> dice con voce sensuale sedendosi sulle mie gambe.

<<Alzati immediatamente>> le ordino ma lei invece che alzarsi mi passa una mano tra i capelli, così decido di alzarmi e di conseguenza lo deve fare anche lei.

La guardo dritta nei suoi occhi celesti così simili a quelli di Danielle, ma così vuoti da mettere i brividi.

<<Danielle è la donna che io voglio e amo, lei e nessun altra sono stato abbastanza chiaro?>> Le intimo duramente.

<<È così eccitante quando ti arrabbi, sei così sexy, così macho>> dichiara sfilandosi rapidamente la maglia che indossa rimanendo in reggiseno davanti di me.

<<Tu non stai bene Eris, rivestiti e subito!>> Le ordino perentorio, ma lei mi guarda con aria di sfida mettendomi le braccia attorno al collo avvicinando pericolosamente la sua bocca alla mia.

I miei occhi nei tuoi   (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora